Il Premier Conte torna a parlare pubblicamente, dopo il vertice di questa mattina, e stavolta utilizza Facebook per scrivere come «Nei prossimi giorni, oltre alle consuete riunioni e agli appuntamenti qui a Palazzo Chigi per portare avanti il lavoro sulla manovra economica, sarò impegnato in alcuni eventi tra Campania, Puglia e Lombardia», chiudendo il tutto con l’intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio, sabato prossimo. Intanto sul fronte Manovra, è importante l’appoggio che arriva oggi da Confindustria con il Presidente Vincenzo Boccia ha per la prima volta commentato positivamente l’indicazione del Governo sul fronte crescita e stabilità. «Le dichiarazioni di apertura di Salvini fanno bene sperare. Salvini apre a una dimensione di responsabilità, con un’attenzione al cuneo fiscale e alla crescita e alla competitività, e a non distruggere quanto di buono fatto fino adesso». 



LA COESIONE DI LEGA-M5S CON TRIA

Una manovra all’insegna della “coesione” con il Mef: per ora i due vicepremier abbassano i toni e “giurano” davanti a Conte che non vi saranno strappi “eccessivi” contro l’Ue e contro lo stesso Contratto di Governo nella Manovra d’autunno. Non solo, vi sarà un sostanziale lavoro in team con il ministro Tria, nonostante le “frizioni” delle scorse settimane su tetto deficit/Pil e reddito di cittadinanza. «Non c’è contrapposizione con il ministro Tria, c’è lavoro di squadra», ha spiegato ancora oggi il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, non prima di confermare una manovra che sarà al di sotto del tetto 2% come vuole il Ministro dell’Economia, «Faremo una manovra che ridarà il sorriso agli italiani. Stiamo facendo i conti che servono, il nostro obiettivo è realizzare le misure economiche, non sfidare l’Europa sui conti.». Niente contrapposizione, conclude Di Maio, tra Lega e M5s: «a noi tocca realizzare dei punti programmatici, quali saranno i parametri economici lo stiamo decidendo e definendo in queste riunioni che ci permettono di fare un gioco di squadra per arrivare a un obiettivo comune». 



LE MISURE DEL TESTO

Vertice di maggioranza tra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. A Palazzo Chigi si è discusso della manovra economica insieme al ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, quello dell’Economia, Giovanni Tria, e degli Affari Europei, Paolo Savona. Il presidente del Consiglio ha annunciato che domani tutti si aggiorneranno. Interessante comunque la convergenza all’interno del governo tra temi che hanno diverse “paternità”. C’è Matteo Salvini che apre ufficialmente al reddito di cittadinanza: «Il reddito di cittadinanza è una battaglia degli amici del Movimento 5 stelle che ci stanno lavorando, non entro nei campi altrui. Ma sarà nella manovra». Luigi Di Maio conferma la flat tax: «La flat tax è argomento da contratto di governo, deve aiutare i più deboli e se favorisce i ricchi non va bene». C’è dunque sintonia, almeno di intenti, all’interno della maggioranza. (agg. di Silvana Palazzo)



“MANOVRA CALMERÀ MERCATI E FAMIGLIE”

Mercati ma anche famiglie. Riforme strutturali ma con conti in ordine per i tetti Ue. Deficit protetto ma possibilità di sforare per sicurezza e rilancio economico. La Manovra del Governo Conte, al momento, vive di tante promesse che dovranno essere verificate nei prossimi mesi, dopo che l’accordo tra Salvini, Di Maio e Tria troverà il modo di essere inserito in una Legge di Bilancio che lo stesso leader M5s ha definito «coraggiosa ma che rassicurerà famiglie e mercati». In una intervista a Radio Radicale che segue il vertice con Conte a Palazzo Chigi, Di Maio aggiunge «Entro fine anno potremmo avere una rivoluzione copernicana nello spendere i soldi degli italiani. Ovvero tutte le risorse disponibili si cominciano a spendere per un paese che per anni ha visto andare i soldi alle banche e invece adesso si comincia a spendere per gli italiani». 

CONTE TORNA E RILANCIA LA MANOVRA

Il premier Conte è tornato: dopo qualche giorno di pausa per ferie, il Presidente del Consiglio ha tenuto un vertice di maggioranza con Salvini e Di Maio per rilanciare i principali piani e priorità sulla Manovra economica di autunno. Uscendo da Palazzo Chigi, il premier ha spiegato che nell’incontro di questa mattina «abbiamo continuato a lavorare alla manovra economica e ci aggiorneremo anche domani. Stiamo approfondendo tutti i dettagli per varare un piano finanziario che tenga i conti in ordine e che consenta al Paese di perseguire un pieno rilancio sul piano economico-sociale: la nostra sarà una manovra nel segno della crescita nella stabilità». Non solo, Conte spiega anche il lavoro fatto dal governo punta a riforme strutturali «a favore della competitività del sistema-paese che saranno parte qualificante del Piano nazionale Riforme e, quindi, parte integrante della manovra economica». Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha poi aggiunto in un’altra dichiarazione che la prossima manovra «manterrà i conti in ordine ma sarà coraggiosa. Rassicurerà i mercati ma anche le famiglie che hanno bisogno, i cui figli non trovano lavoro».

IL VERTICE CON SALVINI E DI MAIO

I tre punti chiave sono sempre quelli e Conte non li ha esclusi: si tratta di Flat Tax, Reddito di Cittadinanza e rivoluzione della Legge Fornero, con introduzione della Quota 100. Ebbene, secondo i vertici del Governo gialloverde «reddito e flat non sono alternativi. Il nostro obiettivo è decidere come spendere al meglio le tasse degli italiani e vedere come tagliarle, tutto a favore della vita dei cittadini. Ed è possibile farlo», ha detto il vicepremier, Luigi Di Maio dopo il vertice con Conte e Salvini. Il leader leghista ha poi confermato anche lui come il Reddito si farà senza però “sconvolgere” i piani di bilancio che l’Italia deve rispettare anche in chiave europea, «Non è un mistero che vogliamo smantellare la legge Fornero, introdurre la flat tax con l’aliquota unica, che vogliamo togliere redditometri e studi di settore. Se riusciremo a farlo rispettando tutti i vincoli, faremo la cosa migliore». All’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi, erano presenti anche il Ministro dell’Economia Giovanni Tria e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.