In Consiglio dei Ministri, nonostante l’approvazione al DDL “Spazza Corrotti”, come ribattezzato dal vicepremier Di Maio, spicca l’assenza dell’altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini. “Assenza giustificata”, si è affrettato a specificare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma per alcuni non è stato un caso. Il DDL Anticorruzione è infatti un cavallo di battaglia, e lo è stato anche in campagna elettorale, del Movimento 5 Stelle e non certo della Lega, che ha espresso perplessità sul fatto che le nuove norme più che un giro di vite sulla corruzione, possano dare il via a veri e propri processi sommari. E l’assenza di Salvini viene ritenuta una mossa per prendere le distanze da un DDL di cui gli esponenti pentastellati sono chiamati a prendersi la responsabilità in toto. (agg. di Fabio Belli)



DASPO PER PENE SOPRA I 2 ANNI

È arrivato il via libera in Consiglio dei Ministri al ddl Anticorruzione che da giorni i Ministri Di Maio e Bonafede mettevano a punto, arrivando anche a qualche attrito-frizione con la componente leghista del Governo. «Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl anticorruzione che contiene una serie di misure, come il Daspo per i corrotti e l’impiego dell’agente sotto copertura», ha spiegato il Premier Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi, sottolineando come il provvedimento sia uno dei più «particolarmente significativi e qualificanti delle iniziative di governo. E’ un provvedimento che si inquadra nell’ambito delle riforme strutturali che servono al Paese». In questo modo, il Governo Lega-M5s punta «a restituire al nostro Paese competitività. L’Italia ha risorse culturali, economiche e sociali: bisogna cercare di realizzare le condizioni perchè queste potenzialità si sviluppino». Di Maio e Bonafede, introducendo le norme principali, hanno spiegato che «Se una persona è condannata in via definitiva per corruzione (e 8 nuovi reati sono stati inseriti) non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione. Per condanne fino a due anni, il Daspo può durare da 5 a 7 anni. Quando invece la condanna è superiore a 2 anni il Daspo è a vita, scritto nero su bianco. Il mio messaggio è che da ora in poi non se la cava più nessuno». (agg. di Niccolò Magnani)



SALVINI “FRENA” DI MAIO

Come previsto, il ddl anticorruzione arriva oggi in Consiglio dei Ministri, con il vicepremier che ha già fatto sapere di credere molto nella legge “Spazza Corrotti” tanto da «portarlo a casa entro il prossimo mese e mezzo, prima della sessione di bilancio». Eppure, dal fronte Lega qualche punto di domanda si presenta, con le parole di Salvini (che trovate qui sotto, ndr) che dimostrano come il timore del Carroccio sia quello di giungere alle estreme conseguenze con “processi sommari” e perdita dello stato civile del nostro sistema giudiziario. Sul tema, è intervenuto anche il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha spiegato «Se contrastiamo la corruzione, abbiamo più risorse, più merito ed un Paese che ha più fiducia per cominciare a spendere». Nel ddl anticorruzione, tra le misure approntate, ci saranno anche contrasto a mazzette, tangenti, favori oltre all’utilizzo di agenti sottocopertura, «procedibilità d’ufficio per appropriazione indebita aggravata, e pene più alte per i colletti bianchi che lucrano sugli appalti, oltre all’arma del Daspo a vita per i corrotti». (agg. di Niccolò Magnani)



DI MAIO LANCIA LA “SPAZZA CORROTTI”

Di Maio, ecco lo Spazza Corrotti: “non vedranno più lo Stato”: il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha presentato il ddl anti-corruzione che verrà presentato “entro la settimana”. Corrotti e corruttori non vedranno più lo Stato, sottolinea il capo politico del Movimento 5 Stelle, che ha analizzato ai microfoni di Radio Radicale: “La normativa prevede anche poliziotti infiltrati e sotto copertura: i primi a chiedermelo sono stati gli imprenditori, che vogliono che un prenditore disonesto non debba più mettere mano negli appalti statali”. Il provvedimento, voluto fortemente anche dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede, prevede anche il daspo a vita per i corrotti: “Sono leggi di civiltà, la lotta alla corruzione ci permette anche di risparmiare soldi per un Paese che perde decine di miliardi di euro l’anno su questo capitolo: se in Italia non c’è merito è anche perché c’è corruzione”.

SALVINI RISPONDE A DI MAIO

Dopo le parole di Luigi Di Maio, è giunto il commento del collega vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il segretario federale della Lega ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io ed a proposito dello Spazza Corrotti ha sottolineato: “Stiamo leggendo e rileggendo il testo: la lotta senza quartiere ai corrotti e alla corruzione è una priorità, come la lotta alle mafie. Contro le mafie nel pacchetto sicurezza a cui sto lavorando ci sarà un’ulteriore stretta”. Salvini poi mette in guardia Di Maio: “Bisogna stare attenti a garantire che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti: i processi sommari non sono da Paese civile. Chi corrompe nella pubblica amministrazione deve pagare di più perché lo fa a spese degli italiani”.