La Cannabis è il nuovo tema di scontro all’interno del governo gialloverde. Da una parte c’è il Movimento 5 Stelle, che vorrebbe la liberazione della droga leggera, dall’altra, la ferma posizione della Lega, che invece considera la Cannabis al pari di eroina e cocaina e che di conseguenza è assolutamente contraria alla sua vendita libera. Lo ha spiegato più volte il ministro dell’interno, Matteo Salvini, e lo ha ribadito anche in una diretta Facebook nelle scorse ore: «Non passerà mai e non è nel contratto di governo. Se dobbiamo sconfiggere davvero la criminalità togliamo dalle strade la prostituzione a cielo aperto – aggiunge – come fanno in altri Paesi. Pensiamo a questo piuttosto che pensare a legalizzare le canne. Qualche parlamentare – conclude – si preoccupa di legalizzare le canne, non c’è nel contratto e non penso sia priorità di questo Paese». Dura la replica di Matteo Mantero, senatore M5S nonché firmatario del ddl sulla legalizzazione della cannabis: «Dal ministro dell’Interno mi aspetterei un po’ di attenzione, visto che la Direzione distrettuale antimafia da anni dice che il contrasto alle droghe leggere è inefficace e che la legalizzazione infliggerebbe un enorme colpo alla criminalità organizzata». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CANNABIS LEGALIZZATA: PD DALLA PARTE DELLA LEGA

Non capita spesso che Pd e Lega la pensino nello stesso modo, eppure il M5s riesce anche in questa impresa: nel momento di massima distanza e crisi tra le due forze di Governo, la proposta del Ddl Mantero sulla Cannabis libera ottiene la durissima replica di Salvini e molte opposizioni schierate col Carroccio contro la legge grillina. Per il dem Stefano Pedica, «in parlamento ci sarebbe la maggioranza per approvare la legalizzazione della cannabis? Non è sufficiente. Su una proposta così delicata deve decidere tutto il Paese e non solo la politica. Non ci sono droghe di serie A e B. Sono tutte pericolose e su un tema cosi’ importante non ci si può limitare a un dibattito parlamentare, serve un referendum. Dietro il proibizionismo non c’è nessuna ipocrisia. Bisogna solo pensare alla salute. E per una volta, ben vengano le parole di Salvini che ha messo un freno alla proposta dei 5 stelle». Per la forzista Annagrazia Calabria la tutela dei giovani dalle dipendenze deve essere un impegno che tutto il quadro politico dovrebbe condividere, «Ecco perché siamo fermamente contrari ala legalizzazione proposta dal M5s e tanto superficialmente caldeggiato dallo stesso Beppe Grillo». (agg. di Niccolò Magnani)



LA REPLICA DI MANTERO: “NON TUTTI SONO CONTRARI“

La proposta del Movimento 5 Stelle sulla Dll Cannabis libera in realtà era doppia: non solo la parte del senatore Mantero, ma anche una seconda composta da un altro senatore M5s Lello Ciampolillo. Nel primo provvedimento in esame, si studia la possibilità di coltivare fino a 3 piante in casa propria per detenere fino a 15 grammi in casa (e 5 grammi fuori): Ciampolillo invece ha depositate due diversi Ddl che autorizzano la coltivazione della Cannabis in 4 piante, uno per uso terapeutico e l’altro ricreativo. «Il fiore di cannabis, al contrario di alcool e tabacco, non ha mai fatto del male a nessuno», rilancia poco fa sul blog di Beppe Grillo. Davanti alla netta replica di Salvini e di parte del Centrodestra, Mantero prova a replicare – spegnendo le voci di possibili scontri divisivi nel Governo – «Non tutti i rappresentanti della Lega sono così contrari, molti colleghi con cui ho parlato la pensano diversamente». (agg. di Niccolò Magnani)



LA PROPOSTA DI MATTEO MANTERO

Dopo migranti, Tav e trivelle, un altro tema che mette contro Movimento 5 Stelle e Lega: la cannabis libera. La bufera è scoppiata nella giornata di ieri, con il pentastellato Matteo Mantero che ha depositato in Senato un disegno di legge per legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati. Un’iniziativa per consentire l’autoproduzione e l’uso ricreativo della droga leggera, che non è affatto piaciuta al Carroccio. Ecco le parole del grillino: «In molti sono d’accordo che sia insensato perseguire chi si fuma uno spinello, visto che la marijuana non fa male come invece l’alcool e il tabacco. Anzi, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Scientific Reports”, affiliata di Nature, l’alcool ha un indice di pericolosità 114 volte superiore alla cannabis, seguito da eroina, cocaina e tabacco. Storicamente non è mai stata registrata alcuna morte dovuta all’uso di derivati della canapa». Ha aggiunto Mantero: «Oltre il 70% degli italiani sarebbe concorde a legalizzare l’utilizzo di questa sostanza, come storicamente hanno fatto o stanno facendo molti stati come l’Olanda, la Spagna, il Canada e diversi membri degli Stati Uniti d’America, a cui si è aggiunta, dal 1° gennaio 2019, anche la California. La loro esperienza per altro dimostra che il numero di utilizzatori non cresce dopo la legalizzazione ma porta anzi ad un lieve calo».

DDL CANNABIS LIBERA, SALVINI DURO: “NON PASSERA MAI'”

Non è tardata ad arrivare la presa di posizione della Lega e del suo massimo esponente, ovvero il segretario federale Matteo Salvini: «Non passerà mai e non è nel Contratto di governo», le parole del ministro dell’Interno a margine dell’inaugurazione della sede dell’Ugl a Milano. Anche il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana si è schierato contro il disegno di legge M5s, spiegando che non è nel contratto di governo: «Le proposte sulla legalizzazione della cannabis non sono concordate. Si tratta di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell’agenda del Carroccio. Ci sorprende quindi che vengano presentati disegni di legge che sembrano più provocazioni che altro», riporta Tg Com 24. Forza Italia si schiera con il Carroccio, ecco il commento del vicepresidente dei deputati azzurri Stefano Mugnai: «La proposta sulla legalizzazione della cannabis, che prevede anche l’autoproduzione a scopo ricreativo, è l’ennesima follia grillina. Mi auguro vivamente che questa dissennata proposta di legge non veda mai la luce. Il senatore Mantero gioca su un terreno scivolosissimo che riguarda la salute dei cittadini e dei nostri giovani in particolare».