L’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, ha parlato in esclusiva in una intervista a TeleNord con il direttore Giuseppe Sciortino e che sarà trasmessa in forma integrale questa sera 11 gennaio nell’ambito della trasmissione “Il Potere”. “Non vedo l’ora che Di Maio faccia una commissione d’inchiesta che vada a fondo sul serio perché i gufi hanno nome e cognome”, ha commentato Berneschi che ammette di avere tanto da dire. Intanto, sostiene di non poter essere definito lui la causa di tutti i mali della Banca e rivela: “Vorrei parlare dell’ispezione della Banca d’Italia che a mio giudizio è stata ispirata da qualcuno, senza contraddittorio. Voglio parlare dello Ior, della Fondazione com’era retta prima, quanto ci ha rimesso. E infine voglio parlare del fatto che hanno violato la riservatezza”. Ma c’è spazio anche per le questioni più prettamente personali. Secondo l’ex presidente di Carige, infatti, sarebbe stata violata la riservatezza provocando un grave danno alla sua famiglia. “Sono stato rapinato, picchiato, malmenato. Mi auguro che Di Maio sia serio e faccia la commissione d’inchiesta”, ha ribadito, tornando sulla sua richiesta iniziale.



BANCA CARIGE: PARLA L’EX PRESIDENTE GIOVANNI BERNESCHI

Il banchiere Berneschi, nell’ambito della medesima intervista trasmessa integralmente solo nella prima serata odierna, si è poi espresso anche sul management attuale dando un suo giudizio più che positivo. I tre commissari li ha definiti “persone serie, responsabili e di mestiere”, nonché, sempre a suo dire, “le persone più qualificate per risanare anche autonomamente la banca”. Carige ha intentato in’azione di responsabilità per danni di immagine e patrimoniale per circa 138milioni all’ex presidente dell’istituto bancario, Giovanni Berneschi ed all’ex presidente del comparto assicurativo Ferdinando Menconi. Berneschi riuscì sotto la sua gestione a portare Banca Carige ad essere tra i cinque istituti bancari più importanti d’Italia ma al tempo stesso lo appesantì di crediti irrecuperabili. Ad aver appesantito la banca, in particolare, ci sarebbero i 90 milioni agli industriali della frutta Orsero, ma anche le operazioni in perdita con lo Ior, i milioni elargiti ad Andrea Nucera,  i prestiti al presidente del Genoa Enrico Preziosi solo per citarne alcuni. Il prossimo 19 marzo si terrà la prima udienza, nel medesimo periodo in cui la Cassazione si esprimerà con l’ultimo verdetto penale su Berneschi e Menconi e gli altri indagati.

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