Da lunedì 7 gennaio si è aperto ufficialmente il Congresso del Pd con le convenzioni di circolo, prima fase di voto destinata agli iscritti, che indicherà i tre candidati che si sfideranno alle primarie aperte del 3 marzo. Secondo i dati forniti da YouTrend, dopo circa 5000 voti – dunque un campione più che parziale – provenienti in gran parte da Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Liguria, è Nicola Zingaretti il primo classificato nella corsa alla carica di nuovo segretario del Partito Democratico. Il governatore del Lazio, dopo i primi 150 circoli, ha ottenuto infatti 2.300 voti, pari al 48,8% nazionale. Alle sue spalle Maurizio Martina sembra riuscire a fare meglio dei sondaggi, attestandosi al 36,1% davanti al ticket Giachetti-Ascani al 12,8%. Sotto l’1% gli altri tre candidati: Maria Saladino stacca di una manciata di voti Corallo e Boccia.
PRIMARIE PD, ZINGARETTI AL 48%: MANCANO I VOTI DEL LAZIO
Detto che 5000 voti non possono essere un campione indicativo per capire che vento tira nei circoli Pd, YouTrend precisa che “buona parte della differenza a favore di Zingaretti proviene dalle due regioni dalle quali sono arrivati più voti: Emilia Romagna e Toscana“. Dal Lazio del governatore, inoltre, sono arrivati i voti di soli 6 circoli. Martina è in testa in Liguria e in Lombardia, ma ha fatto segnare dei risultati positivi anche in provincia di Bologna. Giachetti è primo in Piemonte e sembra destinato a raccogliere un buon risultato anche in Lombardia. Tra le note di colore sottolineate da YouTrend quelle che riguardanti i numeri del circolo Pd di Rignano sull’Arno, il paese dell’ex segretario Matteo Renzi. A fare man bassa di consensi è stato proprio il renziano Roberto Giachetti con l’83% dei voti, su 100 votanti. Affluenza in calo rispetto al congresso del 2017, dove a votare furono 120 iscritti.
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