Ora il caso Bonafede esce dal “teatro” dei social e inizia a prendere la forma di qualcosa di ben più serio: la Camera Penale di Roma è pronta a presentare un esposto, una denuncia, proprio per il video postato dal Ministro della Giustizia “dedicato” alla cattura di Cesare Battisti. Per il sindacato dei penalisti – presieduto da Cesare Placanica – si tratta di una iniziativa ufficiale che potrebbe configurare diversi reati: tra quali citati, quello previsto dall’articolo 114 del codice di procedura che vieta «la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica» ma anche quello prevista dall’articolo 42 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede che «nelle traduzioni sono adottate le opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità». Nel video infatti si vedrebbe rivelata l’identità di un agente, problema non da poco che si somma alle pratiche “al limite” come il mostrare le procedure di fotosegnalamento e delle impronte digitali presi all’ex latitante Cesare Battisti. Il caso-Bonafede, come si può vedere, non è destinato a “spegnersi” tanto facilmente..
GARANTE DEI DETENUTI: “EVITARE LA SPETTACOLARIZZAZIONE”
Anche il Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma si schiera contro il video del guardasigilli Alfonso Bonafede sulla cattura di Cesare Battisti. Ecco le sue parole ai microfoni dell’Ansa: «Nei confronti di Battisti è stato eseguito un decreto di estradizione ed è stata compiuta una azione di giustizia doverosa da parte dello Stato, alla quale plaudo. Mi riservo poi di verificare, e di valutare un intervento, se ci siano stati elementi di spettacolarizzazione e se in sede istituzionale sia stato usato un linguaggio aderente alla Costituzione». Prosegue Palma: «Vorrei che le istituzioni conoscessero bene la Costituzione e non usassero un linguaggio che non le appartiene: ‘marcire in carcere’, per esempio, non appartiene alla Costituzione». A proposito di possibili visite del Garante nel carcere di Oristano, «al momento non sono in programma. Ne abbiamo fatte due in quella struttura e abbiamo appena pubblicato un rapporto sugli istituti della Sardegna, quindi allo stato attuale non abbiamo in programma nell’immediato altri interventi in quella zona». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CASALINO: “NON SAPEVO NULLA”
Le ore passano ma la bufera non si spegne: non solo i social, che restano scatenati contro il Ministro Bonafede, ma anche le stesse forze di Governo restano imbarazzate per il tentativo, alquanto maldestro, di “inseguire” Salvini sul tema della comunicazione mediatica. Non solo il video su Battisti ma anche la stessa foto con la giacca della Polizia Penitenziaria ha attirato sul Ministro della Giustizia ironie e sberleffi davvero evitabili per chi dovrebbe invece garantire la giustizia e il rispetto della comunità: si pensava in un primo momento che il video confezionato da Bonafede fosse stato preparato dallo staff M5s e invece il Corriere della Sera ha contattato il “lider maximo” dei Cinque Stelle in campo media, Rocco Casalino, che ha smentito il tutto. «Non ne sapevo niente; improvvisato, cinico e malfatto», sarebbe stato il commento tutt’altro che positivo del portavoce del Premier Conte: «Sarebbe bastato metterci il logo della Polizia penitenziaria, visto che lo hanno montato loro», conclude Casalino. Forza Italia denuncia «la giustizia trasformata in un b-movie» mentre i penalisti che si sono espressi sono piuttosto unanimi nel definire il video sulla cattura di Cesare Battisti come un «trofeo di caccia esposto».
IL MINISTRO SI DIFENDE: “SOLO UN TRIBUTO ALLA POLIZIA”
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede deve fare i conti con la miriade di critiche social e non solo per il video pubblicato ieri e riguardante l’arresto di Cesare Battisti. Il guardasigilli si è difeso così ai microfoni di Repubblica: «Nessuno spot ma un video per onorare il lavoro della Polizia penitenziaria. In tutta questa vicenda ho sempre avuto un approccio inequivocabile. Mi sembra che si continui a far polemica sul nulla dimenticando l’importante risultato raggiunto». Ma gli attacchi non si placano, ecco le parole di Alessia Morani del Partito Democratico: «Presenterò un esposto al garante nazionale per i detenuti per il video fatto da Bonafede in cui Cesare Battisti viene esibito come un trofeo di caccia. Sono state violate numerose norme penali a garanzia dei detenuti e a garanzia della sicurezza della polizia penitenziaria». Questo il commento del dem Matteo Richetti: «Una vergogna per le istituzioni italiane. Il video-spot di Bonafede su Cesare Battisti, un inquietante filmino matrimoniale». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
VIDEO CATTURA BATTISTI, CRITICHE A BONAFEDE
Circola da diverse ore un video sulla pagina ufficiale Facebook di Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia, che ritrae in 3.53 di immagini la cattura di Cesare Battisti avvenuta ieri con l’arrivo all’aeroporto di Roma Ciampino dell’ex latitante da 37 anni fuori dall’Italia: e così invece che ridursi la polemica per lo “show mediatico” di cui sono stati accusati tutto ieri i Ministri Salvini e Bonafede, il video dell’esponente M5s non fa che gettare benzina sul fuoco della querelle politica. Un video con pezzi montati, parole sfumate, addirittura la musica di sottofondo come nei (peggiori) servizi di cronaca nera che affollano la tv nostrana: tutto questo è il video postato dalla comunicazione M5s (c’è lo zampino di Rocco Casalino?) sulla pagina del Ministro Bonafede, presente col titolare del Viminale ieri ad “accogliere” il terrorista ex PAC dopo la cattura in Bolivia.
BUFERA SUL MINISTRO BONAFEDE
Guardando qualche commento sotto il video su Facebook, pare che l’operazione mediatica del M5s non sia proprio funzionata alla perfezione: «Che squallore davvero. Uno dei punti più bassi della Repubblica. Siete riuscite a dare il palcoscenico ad un assassino che non si meritava tutta questa pubblicità», si legge poco più sopra di un altro passaggio alquanto polemico «Rispetto per la dignità pari a zero. Io non posso ancora credere che lei abbia postato questo video», ma ancora «Mi sembra il trailer di un poliziesco TV senza qualità. Una pagliacciata che offende le persone e le istituzioni». Medesimi i commenti di alcuni giornalisti come Marco Castelnuovo (Corriere della Sera) o anche del bravo Mattia Feltri, «Penso sia il video più nauseabondo io abbia mai visto». La spettacolarizzazione di un detenuto, l’esplicita sottolineatura, forzata, di un successo che è invece quantomeno da condividere con Brasile e Bolivia: tutto questo viene contestato a Bonafede e al M5s, che invece si limitano al titolo del video «Il racconto di una giornata che difficilmente dimenticheremo!». E sotto, un diluvio di contestazioni, tra cui ne scegliamo un’altra piuttosto significativa: «Questo montaggio con musica emozionale è da subumani. Rispetto per la dignità delle persone, non siamo al ritorno in studio dalla Playa dell’Isola dei famosi! Vergogna».