Il Governo M5s-Lega ha raggiunto l’intesa sul Decretone, sono state infatti trovate le risorse per quota 100 e reddito di cittadinanza, ma nel vertice di questa mattina non è stato affrontato il tema presidente Consob. Uno dei dossier sul tavolo del premier Giuseppe Conte riguarda il sostituto del dimissionario Mario Nava, con l’ala ortodossa del Movimento 5 Stelle in pressing per l’ex assessore di Virginia Raggi Marcello Minenna. Ma sul suo nome si sollevano i dubbi dei vari livelli istituzionali cui spetta la nomina, riporta Agi. La nomina del nuovo vertice della Commissione nazionale per le società e la Borsa è tra i temi più caldi, ma nonostante ciò non figura nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri in programma alle ore 18.00.



PRESIDENTE CONSOB, L’IRA DI ELIO LANNUTTI

E monta l’ira in casa M5s. Intervenuto a Adnkronos, il senatore Elio Lannutti ha commentato: «La vicenda Consob sta diventando una farsa, bisogna nominare Minenna il prima possibile. Spero che Conte giochi un ruolo per l’interesse del Paese e dei mercati e non per la conservazione o per l’interesse della signora Anna Genovese, presidente vicario della Consob…». Prosegue Lannutti: «A chi giova una Consob azzoppata, monca e in evidente conflitto di interesse? Non certo a risparmiatori e banche. Non si capiscono questi ritardi. Se sono dovuti ai soliti manutengoli del potere, per un governo del cambiamento questo è inaccettabile». Al fianco di Minenna, dimessosi nel 2016 dalla giunta Raggi, si era schierato anche il leader pentastellato Luigi Di Maio: «E’ Marcello Minenna il nome del M5S e della Lega alla presidenza Consob».

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