Matteo Renzi contro Lega e Movimento 5 Stelle: l’ex premier attacca il Governo nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Oggi e ripercorre anche la sua esperienza dal presidente del Consiglio. A proposito degli errori commessi: «L’elenco degli errori di chi sta tanto tempo al governo non si fa in un minuto. Penso di aver sbagliato a sottovalutare la vergognosa mole di fake news, fango e bugie che ci hanno buttato addosso. Era qualcosa da combattere in modo professionale. Ho avuto l’arroganza di pensare che la verità di ciò che io ero e che noi eravamo si imponesse rispetto alle bugie e alle fake news. Detto questo sono molto soddisfatto e molto tranquillo». Prosegue il senatore di Rignano: «Gli italiani hanno scelto di andare con questi e io spero che vadano bene. Perché sono italiano e spero che i risultati li portino a casa. Bugia? Ho detto che lo spero per l’Italia. Io penso che loro siano dei cialtroni». E il termine cialtroneria ha un valore ben preciso: «La volontà di non risolvere i problemi ma di utilizzare i problemi per far crescere il consenso personale. Esempio: non mi preoccupo di far sì che una cosa accada, mi preoccupo che su Facebook crescano i miei follower». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“DI BATTISTA SI FACCIA VEDERE DA UNO BRAVO”

Matteo Renzi non solo irrompe di nuovo sulla scena politica, ma pure rilancia giurando che non vuole fondare un nuovo partito ma che è pure pronto a tornare, prima o poi, al Governo (e i l sottinteso dovrebbe essere: ancora col Pd). La recente intervista concessa dall’ex premier dem al settimanale Oggi è destinata a far rumore anche perché il senatore di Rignano conferma di non voler mollare “nemmeno un centimetro” e di non voler lasciare il futuro a coloro che sono attualmente al Governo. E il progetto di uscire dal Pd per dare vita a una nuovo forza politica per l’ex segretario del Pd è solamente “fantapolitica” anche se a onor del vero nel corso degli ultimi mesi delle indiscrezioni in tal senso sono arrivate anche da opinionisti e organi di stampa particolarmente vicini allo stesso Renzi. Il quale, rivendicando ancora una volta i risultati raggiunti nei suoi oltre mille giorni di Governo, trova il tempo per riaprire la disputa con Alessandro Di Battista, tornato in Italia negli ultimi giorni e in odore di dare nuovamente una mano in maniera attiva al Movimento 5 Stelle: “Dibba ha detto che Obama è un golpista? Ho replicato che si deve far vedere da uno bravo, ma molto bravo…” è la punzecchiatura di Renzi che ricorda pure come Salvini sia intervenuto per ben tre volte sul suo documentario “Firenze secondo me”, polemizzando poi per le frequentazioni ultras dell’attuale Ministro degli Interni. (agg. di R. G. Flore)



“POSSO ANCHE TORNARE AL GOVERNO”

Matteo Renzi: “Posso anche tornare al Governo”. Anno nuovo e l’ex Presidente del Consiglio si guadagna subito i riflettori tornando a parlare in una intervista concessa al settimanale Oggi, nel corso della quale rivela come non veda affatto come remota l’ipotesi di un suo ritorno a Palazzo Chigi, nonostante al momento continui la luna di miele dell’esecutivo giallo-verde con gli italiani e molti parlino di una imminente scissione del Partito Democratico proprio per seguire il senatore toscano in una formazione di stampo macroniana. “Sono orgoglioso di aver fatto il premier per più di mille giorni e sono fiero di quello che ho fatto” spiega Renzi, rivendicando alcuni dei risultati conseguiti dal suo Governo, dicendosi pure “contento anche degli errori e dei miei limiti” in una professione di modestia che il suo elettorato ha imparato ad apprezzare e i suoi oppositori a evidenziare in più di un’occasione.



RENZI, “NUOVO PARTITO? FANTAPOLITICA…”

L’intervista rilasciata al magazine Oggi da Matteo Renzi è stata insomma l’occasione non solo per fare il punto sulla attuale scena politica con l’avvento del 2019 e la contestata approvazione della Legge di Bilancio a fine dicembre, ma pure per rilanciarsi: “Non mollo e non lascio il futuro a chi contesta i vaccini e fa i condoni” incalza l’ex segretario dem che quindi fa capire come quella televisiva sia stata solo una parentesi e che al Congresso del Pd lui sarà come al solito il convitato di pietra, pur non occupando il palcoscenico. “Ho fatto il Presidente del Consiglio e il segretario del partito politico che ha avuto il miglior risultato degli ultimi 60 anni” è il mantra del senatore di Rignano che lancia la sfida quando dice che “ho avuto un ruolo e forse lo riavrò, vedremo”. E sul Governo guidato da Lega e Movimento 5 Stelle: “Gli italiani hanno scelto di andare con questi e spero che vadano bene, perché sono italiano e spero portino a casa dei risultati, ma io penso che sono dei cialtroni…”. E infine una battuta su quello che sarà uno dei temi politici del nuovo anno, vale a dire la nascita di un nuovo soggetto politico al centro e di cui lui sarà il leader: “Non è all’ordine del giorno, roba da addetti ai lavori” taglia corto Renzi come già era capitato di recente e che quindi per (per adesso) bolla come “fantapolitica” una uscita dal Pd.