Tensione al governo tra Lega e M5s sulla Tav, i pentastellati hanno replicato all’apertura netta di Matteo Salvini. Come riporta Repubblica, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino si è espresso così sulla Torino-Lione e sulle parole del ministro dell’Interno: «Buona visita, magari se riesce porti pure il suo collega Toninelli, così si rende conto della situazione. Soprattutto la prossima settimana, se ricordo bene il 28, alla Camera si discuterà la mozione Pd che chiede al governo di dare il via libera ai bandi di gara per continuare i lavori della Tav: votino a favore, così non ci saranno più dubbi. Basta parole, servono fatti!». La Lega tira dritto, ecco il commento del sottosegretario agli esteri Guglielmo Picchi a Omnibus: «Noi troveremo l’accordo: non siamo di fronte a niente, tutti i governi di coalizione nel corso degli anni hanno avuto delle discussione sui temi. Noi spiegheremo bene al M5s che la Tav è un’opera che deve andare avanti. Credo che questo sia buon senso e ciò che avverrà: si sono ricreduti di fronte all’evidenza su tante questioni, apprezziamo il loro approccio rigoroso sull’analisi costi-benefici. Noi facciamo tutte le verifiche del caso, dopo di che mi sembra di capire che sulla Tav ci siamo: ci costerebbe di più tornare indietro che andare avanti, noi insisteremo e l’opera si farà». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “LA TAV VA FATTA”
Tra l’attesa per il responso dell’analisi costi-benefici e l’ipotesi referendum, sulla Tav si abbatte il ciclone Matteo Salvini. Intervenuto a Povera Patria, il ministro dell’Interno ha spiegato: «Nei prossimi giorni sarò a Chiomonte dove le forze dell’ordine vivono, da mesi, per difendere un cantiere della Tav spesso oggetto di violenze». Il capo del Viminale non nutre alcun tipo di dubbio sulla Torino-Lione, ma per la prima volta va dritto al sodo senza troppi giri di parole: «La Tav va assolutamente fatta, anche perché costa più non farla che farla. Sto ancora aspettando questa benedetta analisi costi-benefici, di cui non ho ancora visto una pagina». Parole che non sono passate inosservate al Movimento 5 Stelle, che ha tenuto a precisare poco dopo: «Se i costi saranno superiori ai benefici, la Tav non si farà. Non per fare il dispetto a qualcuno, ma per fare gli interessi di tutti gli italiani», riporta Il Giornale.
TENSIONE LEGA-M5S
«Abbiamo il dovere di utilizzare i soldi dei cittadini con la diligenza del buon padre di famiglia», ha poi aggiunto il M5s, storicamente contro l’Alta Velocità. I due partiti di maggioranza hanno vedute diverse, come testimoniato dalla presenza della Lega alla manifestazione di Torino pro-Tav, e ora Salvini sembra volersi imporre. Ma Danilo Toninelli è chiaro: «Sulla Tav stiamo facendo l’analisi costi benefici per evitare che vengano sprecati soldi, del referendum si parlerà esclusivamente dopo l’analisi costi benefici. L’analisi è stata lunga e difficile perché prima la faceva lo stesso oste che dava il vino ai clienti quindi era facile e veloce: ora sono arrivate persone perbene e serie che non rubano e l’abbiamo fatta per bene, ma abbiamo anche un accordo internazionale», riporta l’Ansa, con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha ribadito che la Torino-Lione «è sottoposta a un accordo internazionale con la Francia e prima di rendere pubblica l’analisi io e i miei tecnici andremo a Bruxelles per parlare con la responsabile dei Trasporti e con la ministra francese ai Trasporti».