Visto da molti come l’anti-Salvini alle elezioni Europee e reduce dal lancio della lista “Siamo Europei”, Carlo Calenda protagonista de “L’Intervista” di Maria Latella a Sky Tg 24. L’esponente del Partito Democratico ha parlato della possibile crisi di governo: «Il Movimento 5 Stelle non farà mai cadere questo governo: hanno la regola dei due mandati, se facessero cadere il governo Di Maio tornerebbe a fare ciò che faceva prima, cioè nulla». L’ex ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico poi sottolinea: «Sarei molto tranquillo su ciò che faranno i 5 Stelle, non so la Lega invece». Una battuta sulla richiesta a procedere contro Matteo Salvini del Tribunale dei ministri di Catania: «Nella mia vita politica non ho mai commentato un’indagine della magistratura, quindi non ho alcuna intenzione di commentare: se fossi un parlamentare, guarderei le carte. La questione deve restare assolutamente fuori dallo scontro politico: l’idea di fare delle battaglie politiche utilizzando il lavoro della magistratura mi fa ripugnanza».
CARLO CALENDA SUL CAPITOLO MIGRANTI
Carlo Calenda poi si sofferma sul tema migranti dopo il caso Sea Watch 3: «Io li farei sbarcare, pur condividendo il pensiero di Salvini sul fatto che l’Italia ha fatto più degli altri. Ma prevale la necessità di dare soccorso in mare alle persone in difficoltà. Io non penso che sia possibile dire che le frontiere italiane siano aperte a tutti, non possiamo dire all’Africa “chi vuole venga”, è una follia e spaventa la maggioranza degli italiani». L’ex numero uno del MISE però evidenzia: «Se c’è un disastro marittimo, a cui risponde una Ong, il diritto del mare prevede che gli si dia una mano: in termini di numeri queste battaglie di Salvini valgono meno di zero, non si affronta in questo modo il problema dell’immigrazione ma il modo in cui si fa campagna elettorale». Una battuta su Lino Banfi all’Unesco: «E’ passato un messaggio pessimo».