Luigi Di Maio ha parlato anche del caso Diciotti a “Non è L’Arena” su La7. «Il governo italiano si oppose allo sbarco finché l’Europa non avesse detto dove dovessero andare le persone a bordo. Fu una decisione di tutto il governo». Il vicepremier ha dichiarato che il collega Matteo Salvini ha detto che vuole farsi processare, quindi il Movimento 5 Stelle non gli «farà dispetto» e voterà quindi sì alla richiesta di autorizzazione a procedere. E al processo testimonierà che «fu una decisione del governo». Di Maio ha poi rilanciato: «Si sta provando a scardinare il M5S dalla Lega e far cadere il governo, è il gioco che si fa ogni giorno». Nel pomeriggio l’ex deputato Alessandro Di Battista aveva detto a Domenica Live: «Salvini rinunci all’immunità, fermo restando che quell’azione sulla Diciotti è stata di tutto il governo. Se ci sarà un processo sul caso Diciotti verrà assolto. Dovrebbe rinunciare all’immunità e si risolve tutto». E poi ha aggiunto: «Io credo che un sacco di persone che vogliono contrastare politicamente Salvini gli stiano facendo un favore». (agg. di Silvana Palazzo)



“PRENDETE LE ARANCE SE VADO A SAN VITTORE”

Matteo Salvini a Milano scherza con i sostenitori della Lega sull’indagine per il caso Diciotti. Il Tribunale dei Ministri di Catania chiede di processarlo e lui risponde con ironia: «Prendete le arance perché se mi portano a San Vittore…». Si attende la decisione del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti, ma intanto parla di una «evidente invasione di campo di qualche giudice di sinistra che vuol fare politica», rievocando la vecchia espressione usata da Silvio Berlusconi nelle sue battaglie giudiziarie. Il ministro dell’Interno, parlando dai gazebo del Carroccio a Milano, dice di avere il cellulare pieno di messaggi di magistrati, avvocati, giudici e perfino uomini di chiesa che definisce «liberi». Quindi rilancia: «Andiamo avanti a testa alta con coraggio ed onestà». Si definisce «tranquillo» e a domanda diretta nel merito, cioè se vuole farsi processare, Salvini ha preferito non esprimersi. Lascia la parola a Palazzo Madama: «Decida il Senato». Nessuna indicazione neppure sulla linea della Lega quando bisognerà votare: «Il Senato è libero, il Parlamento lo è».



DICIOTTI, SALVINI COME BERLUSCONI “GIUDICI DI SINISTRA”

«Gli italiani sono un popolo libero. Giudichino se sto facendo bene il ministro o se ho commesso un reato». Così ha proseguito Matteo Salvini in merito al caso Diciotti. Il ministro dell’Interno ha ribadito la sua linea: «Io in piena coscienza penso di lavorare ogni giorno per difendere i confini, le leggi, le regole e la sicurezza del mio Paese». Per il leader della Lega questa vicenda comunque non avrà effetti sugli equilibri del governo: «Abbiamo così tante cose da fare al governo. Di crisi di governo non ne voglio sentir parlare». E questo nonostante il Movimento 5 Stelle abbia già espresso l’intenzione di esprimersi a favore del processo. Carlo Sibilia, sottosegretario al Viminale ed esponente M5s, a proposito dell’opportunità di dire sì alla richiesta di processare Salvini per sequestro di persona nell’ambito della vicenda Diciotti ha spiegato, come riportato da Repubblica, che «la linea del Movimento 5 Stelle è chiara e credo che faccia bene a tutti, anche a Salvini, andare fino in fondo in questa storia».

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