C’è da registrare una nuova svolta nel regolamento del MoVimento 5 Stelle: con una deroga alla norma dello statuto M5s è stato eliminato il divieto che impedisce di candidarsi alle elezioni a chi in precedenza ha corso con partiti concorrenti. Si tratta di un cambio di passo importante soprattutto al livello simbolico, dal momento che si ammettono di fatto “contaminazioni” da quei partiti che per anni sono finiti nel loro mirino con accuse molto pesanti. Come riportato da La Repubblica, il Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle che ha approvato questa deroga ha comunque precisato che questa nuova regola varrà “esclusivamente per i portavoce uscenti ed eletti con il Movimento 5 Stelle, in virtù del ruolo di portavoce che rivestono o hanno rivestito”. Il Comitato dei Garanti, secondo lo Statuto M5s esprima il parere sulle candidature a cariche elettive.



SVOLTA NELLO STATUTO M5S

In un periodo molto complicato all’interno del M5s, dove i malumori della base sono all’ordine del giorno e i dissidenti aumentano per via dei temi che spaccano il governo, dal Comitato di Garanzia arriva una puntualizzazione che sembra avere l’intento di placare eventuali frizioni. Secondo l’organismo previsto dallo Statuto del Movimento, infatti, la deroga allo Statuto che prevede la possibilità di candidare anche chi in passato ha corso contro il M5s varrà soltanto in presenza di portavoce uscenti. Per loro la candidatura sarà “ammissibile anche se in precedenza abbiano partecipato ad elezioni in liste civiche contro il Movimento 5 Stelle”. Giancarlo Cancelleri, uno dei garanti, ha precisato che la decisione è stata presa per sanare i casi di alcuni esponenti M5s, quali alcuni consiglieri uscenti del Movimento, eletti quando ancora non era stata introdotta la regola del divieto di candidatura in partiti avversari. I suddetti portavoce si troverebbero ora impossibilitati a ripresentarsi per un secondo mandato, spiega La Repubblica, “a causa di una regola intervenuta dopo la loro prima elezione”.

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