DEMOS (28 GENNAIO): 58% VUOLE LEADER FORTE
Uno dei sondaggi politici più “controcorrente” rispetto a quello che negli ultimi anni è stato spiegato in più occasioni da stuoli di studiosi e politologi dopo le sconfitte elettorali di Renzi nel Referendum e Berlusconi, ancora prima, alle Politiche: “basta uomini forti al potere, gli italiani scelgono per la democrazia”. Ecco, i sondaggi espressi il 28 gennaio scorso da Demos Demetra dicono però tutt’altro con un forte ritorno dell’uomo forte al potere: il 58% ritiene che il Paese abbia bisogno di un essere guidato da un leader forte. Una figura “alla Salvini”, il politico che più di tutti in questo anno ha rappresentato tale figura: per il 32% invece i leader forti sono un pericolo per la democrazia e per il Paese. Il 10% non sa cosa rispondere, ma la stragrande maggioranza preferisce ancora – e i sondaggi sulla Lega, seppur registrando qualche calo ultimamente, lo confermano – un leader forte che possa traghettare il Governo verso le riforme necessarie per uscire dal pantano della crisi.
EMG ACQUA (28 GENNAIO): LE INTENZIONI DI VOTO
In merito alle specifiche intenzioni di voto, i sondaggi politici espressi da Emg Acqua registrano un calo importante della Lega nel periodo di massima tensione interna al Governo tra i vari “casi” Tav, Tap, Decretone, migranti e processo Diciotti. Il Carroccio registra un calo di 0,5% fermandosi al 30, 6%, mentre il Movimento 5 Stelle non va oltre il 26,6% su scala nazionale: per quanto riguarda le opposizioni di Centrodestra, Forza Italia non supera quota 10% e rimane ancorato con Berlusconi al 8,8%, mentre Fratelli d’Italia è data in netta crescita al 4,4%. Per il Pd, il 18,5% rappresenta un ennesimo stallo da mesi mentre +Europa, pur dopo il congresso fondativo che ha eletto Benedetto Della Vedova nuovo segretario, non si va oltre il 2,1%. Chiudono i vari partiti di Sinistra (Mdp, SI, PSI, Verdi, Civica Popolare, Svp) al 4,2% complessivo, mentre Potere al Popolo non supera quota 1,8%.