Giovanni Tria ha fatto il punto della situazione sulla situazione economica italiana da Washington, con il titolare del Tesoro che si è soffermato sul progetto europeo del governo gialloverde e sulla situazione del debito pubblico. Il ministro si è soffermato sul livello dello spread, spiegando come a suo avviso «questo sia un problema di fiducia, e non c’è alcuna ragione economica per giustificare questo livello». Tornando sul capitolo banche, l’economista ha commentato: «La situazione patrimoniale delle nostre banche è solida e la discesa dello spread rafforzerà questa situazione. Certo, la situazione delle banche risente anche dell’economia reale, speriamo di non entrare in una recessione». E c’è fiducia, ribadisce Tria: «Il nostro livello di debito non è meno sostenibile che in passato. Anche se è un peso che rallenta la crescita dell’economia». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“L’ITALIA VUOLE RESTARE NELL’UE E NELL’EURO”

L’Italia vuole restare nell’Unione Europea e nell’euro, forte di un sistema bancario solido: è netto il giudizio del ministro dell’Economia Giovanni Tria, intervenuto al Peterson Institute di Washington. L’economista ha ribadito la posizione del Governo M5s-Lega: «Vogliamo contribuire al cambiamento dell’Europa, ma l’Italia ha l’intenzione di restare nell’Ue e nella moneta unica». Tria si è poi soffermato sulla situazione del debito: «L’elevato debito pubblico è un’eredità del secolo scorso: noi siamo determinati a ridurlo in maniera costante e progressiva. Gli investimenti e l’inclusione sociale sono i pilastri della nostra strategia: ripongo fiducia nel fatto che i mercati realizzeranno che il governo italiano vuole combinare stabilità finanziaria e sociale».



TRIA: “SISTEMA BANCARIO SOLIDO”

Giovanni Tria ha aggiunto: «Non vedo la necessità di adottare una politica di bilancio più stringente o più espansiva in questo momento: non dobbiamo cambiare i nostri obiettivi ma dobbiamo mantenerli, soprattutto perché le stime sono abbastanza prudenti». Il ministro dell’Economia ha poi commentato il capitolo banche: «Non vedo problemi sistemici per il nostro sistema bancario: abbiamo avuto qualche problema isolato di gestione, ma il sistema bancario è solido. Non vedo grandi problemi ma monitoriamo la situazione». Infine, un accenno alle dichiarazioni del presidente della BCE Mario Draghi: «Concordo che il debito pubblico diminuisca la sovranità di un Paese perché si chiedono prestiti all’estero, ma ciò non significa che l’Italia corra dei rischi».

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