Entrato in vigore il Decretone con anche il Reddito di Cittadinanza, sono cominciate le domande sul portale Inps per la richiesta delle pensioni tramite Quota 100, Ape Social e Opzione Donna: «si comunicano le modalità di presentazione delle relative domande di pensione. Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (cioè il Pinrilasciato dallo stesso Inps, lo Spid o la Carta nazionale de servizi) può compilare e inviare la domanda di accesso alla pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito www.inps.it, nella sezione ‘Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci». Una volta fatto l’accesso e scelta l’opzione “Nuova Domanda” ogni richiedente dovrà selezionare la propria sequenza pensionistica: Quota 100, Pensione Anticipata, Opzione Donna. Ricordiamo che le modalità di presentazioni delle domande è fruibile solo per i lavoratori «iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi», riporta sempre l’Inps.



QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA IN VIGORE DA OGGI

Con la firma ieri di Mattarella sul Decretone che contiene le due misure bandiera del Governo Lega-M5s, dalla mezzanotte di oggi sono in vigore ufficialmente Quota 100 e Reddito di Cittadinanza: da questo momento, ci sono 60 giorni di tempo per il Parlamento per convertire il testo in legge vera e propria, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale già avvenuta ieri sera. «Bentornato Stato sociale», ha esordito così su Facebook oggi il vicepremier Luigi Di Maio, esultando per l’avvio ufficiale delle due misure sulle quali l’esecutivo gialloverde punta tutto in vista delle Europee. Ora però, affinché RdC e Quota 100 possano diventare effettivamente operative, serviranno – dopo il passaggio in Parlamento – ben 24 misure attuative tra decreti, atti ministeriali e regolamenti. In particolare, Di Maio ha stabilito i prossimi tre step in accordo con il Governo: «La settimana prossima sarà online un sito che spiegherà tutti i documenti da preparare nel mese di febbraio, a marzo si sbloccherà la domanda: se non si vuole usare internet si va alle Poste, non al centro per l’impiego. Dal 27 di aprile verranno liquidati i primi redditi di cittadinanza».



LE TAPPE PRINCIPALI

Per quanto riguarda la Quota 100 e la riforma delle pensioni, sono due i principali provvedimenti attesi per i prossimi due mesi: in primis, un’intesa tra ministeri del Lavoro, dell’Economia, della Pubblica Amministrazione e Abi per il finanziamento bancario per poter regolare l’anticipo del trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici che lasceranno il lavoro proprio sfruttando Quota 100. In secondo luogo, servirà un Decreto del Presidente del Consiglio con le specifiche modalità attuative della riforma: per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza invece, sono ben 5 le date da cerchiare sul calendario secondo l’ottimo focus fornito stamattina da Repubblica. Il 28 febbraio dovrà prendere corpo il modello da compilare per richiedere il Reddito, e spetterà all’Inps predisporlo dopo contatti col Ministero del Lavoro. Entro il 31 marzo invece dovrà entrare in scena la norma specifica per le aziende: «Stabilirà come le imprese accederanno al credito d’imposta per chi ha esaurito gli esoneri contributivi». Entro il 29 aprile, terza data cruciale, i Ministeri di Lavoro ed Economia dovranno decidere le dirette modalità di controllo delle spese tramite card Poste mentre la scenda del 29 luglio prevede la diretta modalità di erogazione del Reddito di cittadinanza ai richiedenti con giusti requisiti. Da ultimo, è ancora entro fine luglio che i Comuni dovranno istituire quei «progetti di pubblica utilità» contenuti e previsti dal Decretone per tutti i beneficiari del reddito che dovranno svolgere mentre percepiscono il sussidio e attendono le proposte di lavoro.



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