Lo “scandalo” esploso questa mattina – con il reportage di Repubblica sul Consiglio Superiore di Sanità – travolge il Ministro della Salute Giulia Grillo, ma in realtà l’intero gruppo parlamentare del M5s che avrebbe compiuto delle “schedature” in base ad orientamenti politici per gli scienziati e i medici poi “epurati” dal Consiglio. Si tratta di una vera e proprio inchiesta compiuta dai deputati Cinque Stelle nelle settimane precedenti in merito dei trenta membri del Consiglio Superiore di Sanità, poi azzerati lo scorso 3 dicembre dalla mossa molto criticata della stessa Ministro della Salute. Gli scienziati sono stati allontanati dopo lo scioglimento del Consiglio, con la Grillo che sottolineava «Siamo il governo del cambiamento, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli». Le accuse invece formulate da Repubblica trattano di un vero e proprio “spoil system” molto poco chiaro da parte del Movimento 5 Stelle sull’istituto primario della Sanità italiana: tale dossier, che raccoglie informazioni su medici e scienziati compresi dettagli su passate attività politiche loro e dei familiari, è stato antecedente all’azzeramento del Consiglio Superiore e per questo motivo ora è scandalo su quanto preparato e compiuto dal M5s.
CONSIGLIO SUPERIORE NELLA BUFERA: NOMINATO COMMISSARIO SILVIO BRUSAFERRO
Nel dossier venivano identificate in 6 le persone “scomode” in virtù dei loro passati, recenti o meno, vicini al mondo del centrodestra (ad esempio c’era un medico che aveva operato Berlusconi, questo bastava per essere inserito nella “schedatura” M5s, ndr): «Nessun dossier per schedare le opinioni politiche dei componenti uscenti del Consiglio Superiore di Sanità (Css), ma un appunto del tutto informale che ho chiesto in chat ai miei colleghi parlamentari dopo aver sciolto la commissione», ha provato a difendersi la Ministro Grillo questo pomeriggio. «Leggo dichiarazioni di fuoco da parte delle opposizioni: è il gioco delle parti. Accusare di epurazione e fascismo, di ‘allarme per la democrazia’, un ministro che legittimamente si informa sul profilo ripeto pubblico di membri di una commissione è semplicemente assurdo e fuori dalla realtà dei fatti che vi presento per quello che sono», ha continuato ancora la titolare della Sanità sempre più criticata dopo le non chiarissime politiche anti no-Vax dei mesi passati. In tutto questo clima di fuoco, è stato da poco nominato il nuovo Commissario del Istituto Superiore di Sanità, il professor Silvio Brusaferro: «Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva e Direttore del Dipartimento Area Medica dell’Università degli Studi di Udine, Brusaferro, nato a Udine l’8 aprile 1960, è anche direttore SOC accreditamento, gestione del rischio clinico e valutazione delle performance dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine». La nomina segue le dimissioni del Presidente Walter Ricciardi e si inserisce nel mare magnum di polemiche contro la gestione della Sanità del Governo gialloverde.