Matteo Salvini protagonista del mondo politico nostrano nelle ultime ore. Dopo essersi scagliato contro l’Unione Europea sul tema migranti, con un vivace botta e risposta col premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Interno ha rilasciato nuove dichiarazioni dalla Polonia sul reddito di cittadinanza e le distanze con il Movimento 5 Stelle: «Sentirò Di Maio, noi il reddito di cittadinanza senza la parte sulle pensioni d’invalidità non lo votiamo. Spero che manchi qualche tabella…», le sue parole riportate dal Corriere della Sera. E il Carroccio non ha alcuna intenzione di fare passi indietro, come testimoniato da Alex Bazzaro, deputato veneziano leghista, su Twitter: «Buongiorno amici, verso Roma per Commissioni e Aula con due pensieri: Sull’immigrazione non arretriamo di un millimetro e nel reddito di cittadinanza devono esserci i soldi per disabili e famiglie numerose». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CONTE RASSICURA SALVINI
Se uno dei due vicepremier del Governo gialloverde, Matteo Salvini, alza la voce sul reddito di cittadinanza, la risposta del Presidente del Consiglio non si fa attendere. Salvini ha avvisato la controparte del Movimento 5 Stella sulla possibilità di non votare in parlamento il Reddito di Cittadinanza così come è stato concepito, se per realizzarlo saranno deviati fondi riguardanti il sostegno ai disabili e le famiglie più povere. Giuseppe Conte, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, ha risposto in maniera perentoria: “Abbiamo aumentato fondi ai disabili: c’è una legge delega su un nuovo codice sui diritti dei disabili Mi faccia tornare al lavoro: nel reddito di cittadinanza c’è già un’attenzione ai disabili, ma se ci sono suggerimenti li analizzeremo, ci metteremo intorno a un tavolo e anche questa volta risolveremo la situazione.” Si attende la controreplica di Salvini per capire se la bufera sia già rientrata tra le fila dell’esecutivo. (agg. di Fabio Belli)
SALVINI: “CONTROLLEREMO TUTTO”
L’ultima dichiarazione del Ministro Salvini sul Reddito di Cittadinanza, va detto, andrebbe letta nell’ottica di un discorso molto più ampio che comprende le ultime “schermaglie” interne al Governo specie sul fronte migranti. Dopo le dichiarazioni del Premier Conte e del vice Di Maio, l’altro leader dei gialloverdi mette i puntini sulle “i”: «ognuno si prenda la responsabilità delle sue scelte, ogni ministro si occupi delle sue competenze altrimenti..» spiega sibillino su Facebook, quasi a voler scatenare una crisi dell’esecutivo se non dovessero esserci sviluppi importanti sui vari temi scottanti dell’agenda di Governo. In particolare sul Reddito, Salvini spiega «Andremo ad approfondire tutto: sono in fase di elaborazione i decreti attuativi sia per quota cento che per il reddito cittadinanza: io conto che sia contenuto tutto quello che era previsto, compresi i fondi per i disabili». Insomma, un avviso neanche tanto discreto lanciato dal leader della Lega ai compagni di Governo grillini: novità in vista? (agg. di Niccolò Magnani)
CROTONE CAPITALE DEL SUSSIDIO
Governo al lavoro per trovare un’intesa sui capitoli immigrati-rom, con Lega e Movimento 5 Stelle che studiano gli ultimi dettagli per rendere operativo il reddito di cittadinanza. Come analizzato da Il Sole 24 Ore, sarà Crotone la capitale del sussidio: nella provincia calabrese una famiglia su quattro ha un Isee sotto i 9 mila euro. Come sottolineato nelle scorse settimane, la maggiore incidenza del reddito di cittadinanza è in 34 province del Sud e isole: una famiglia su cinque a Napoli, Palermo e Caltanissetta. Discorso diverso per quanto riguarda il Nord Italia, con Bolzano fanalino di coda di questa speciale classifica: il sussidio riguarderà una famiglia su quaranta. Lo studio, fatto sugli Isee ordinari presentati nel 2016 e monitorati dal ministero del Lavoro, ha scatenato numerose polemiche, in particolare nel nord tradizionalmente leghista. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SUSSIDIO SPETTA ANCHE A 26 MILA ROM
Nuova grana per il Governo gialloverde dopo quella, non del tutto risolta, dell’accesso di numerosi stranieri immigrati alla misura prodotta e proposta dal Movimento 5 Stelle: secondo il presidente dell’Associazione 21 luglio (attenti a minoranze, discriminazioni e supporto agli stranieri) Carlo Stasolla «il reddito di cittadinanza spetta anche a circa 26mila rom che vivono nelle baraccopoli in Italia». L’intervento all’interno del programma radiofonico, “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, rileva un fattore ancora non affrontato all’interno delle forti discussioni sulla praticabilità o meno della misura per combattere la povertà e la mancanza di lavoro: «tra i 5 milioni poveri ci sono anche 26mila rom che vivono nelle baraccopoli italiane – spiega ancora Stasolla – Considerando che la Costituzione prevede che non possano essere escluse dal welfare categorie su base etnica, circa il 40% potrebbe rientrare nei criteri previsti dal reddito di cittadinanza, dato che molti sono cittadini italiani e altri lungo soggiornanti». Il problema poi si sposterebbe anche sulle migliaia di persone che vivono in quartieri popolari monoetnici e sono anch’essi cittadini italiani: «tecnicamente non è assolutamente possibile escludere i rom da questo sussidio», conclude il presidente di Associazione 21 luglio. (agg. di Niccolò Magnani)
GLI 8 REQUISITI NECESSARI
Spuntano nuovi aggiornamenti sul reddito di cittadinanza, con il governo Lega-Movimento 5 Stelle al lavoro sul decreto collegato alla Legge di Bilancio. Come riporta Il Messaggero, con l’ultima versione del dl si delinea meglio la platea e l’entità del sussidio: lo strumento potrà essere richiesto da tutti gli italiani o gli extracomunitari con permesso di soggiorno nel nostro Paese da almeno dieci anni. Per quanto riguarda i requisiti, ogni nucleo familiare deve avere un reddito Isee entro i 9.360 euro (entro i 6.000 euro per i single), un patrimonio immobiliare non superiore ai 30.000 euro al netto della prima casa e rendite finanziare non superiori ai 6.000 euro, che diventano 10.000 euro con almeno due figli a carico. E ancora: il divieto di possedere auto sopra i 1.600 cc o barche, i figli a carico devono avere meno di 26 anni. Come già segnalato in precedenza, viene escluso chi si è dimesso volontariamente, i detenuti e i degenti di lungo corso in strutture pubbliche.
REDDITO DI CITTADINANZA, LE ULTIME NOTIZIE
La platea per il reddito di cittadinanza è stata rivista al ribasso: 1.700.000 famiglie beneficiare, per 4.900.000 percettori totali. Il provvedimento bandiera dei pentastellati dovrebbe partire da aprile, con l’economista grillino Cominardi che ai microfoni de L’aria che tira ha parlato di «primavera». Il Messaggero riporta che il sussidio va scomposto tra una componente massima di 500 euro a famiglia modulabile in relazione all’Isee e 280 euro per l’affitto e, secondo i primi calcoli, andranno in media 391 euro a famiglia e 198 euro per il singolo disoccupato. Vi abbiamo già raccontato nel dettaglio chi può prenderlo e come ottenerlo, ma segnaliamo che ogni lavoratore, assistito dai navigator, deve accettare un’offerta congrua entro 18 mesi: nei primi sei mesi la distanza non può superare i 100 chilometri di distanza dalla residenza, dopo passa i 250 chilometri, quindi anche fuori regione.