Trivelle, tutti contro Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle dopo la denuncia dei Verdi: secondo Angelo Borrelli il Ministero dello Sviluppo Economico avrebbe dato il via libera per la ricerca del petrolio nel mar Ionio. I pentastellati hanno smentito, con il vice premier e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che hanno categoricamente detto no agli scavi. Sul tema è intervenuto anche Beppe Grillo sul suo blog con un articolo a firma di Patty L’Abbate: «Visto il tema scottante delle trivellazioni di questi giorni, vorrei affrontare il problema dell’utilizzo di energia fossile da un punto di vista scientifico, con un’analisi dei costi. In uno dei rapporti del Bloomberg New Energy Finance (Bnef), contenente i dati sui costi dell’elettricità delle principali tecnologie elettriche, si osserva come i combustibili fossili stiano vivendo una sfida senza precedenti a confronto con le energie rinnovabili. Lo studio del Bnef calcola i costi per ciascuna tecnologia, tenendo conto di tutte le variabili: i costi delle attrezzature, di costruzione e di finanziamento, le spese di funzionamento e manutenzione fino alle ore medie di lavoro degli impianti».
TRIVELLE IL COMMENTO DI BEPPE GRILLO
Continua l’ex garante del Movimento 5 Stelle: «I risultati ottenuti mostrano che nei primi mesi del 2018, l’energia eolica è arrivata a 55 dollari/MWh, dato in calo del 18% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Nei costi di produzione dell’energia solare si ritrova all’incirca la stessa percentuale di riduzione, circa 70 dollari/MWh. Il rapporto annuale del National Renewable Energy Laboratory, del Dipartimento Statunitense dell’Energia riporta le proiezioni dei costi di produzione delle fonti di generazione elettrica, e conferma che il fotovoltaico, sarà una delle tecnologie a richiedere minori investimenti in conto capitale nel medio periodo. Nel 2030, la tecnologia solare sarà quella ad avere il Capex (ovvero spese per capitale) più basso in assoluto, e nello specifico: il fv industriale avrà un capex di 1.041 dollari/kW, il fv commerciale è previsto a 1.487 dollari/kW, e quello residenziale di circa 1.270 dollari /kW. Molti mercati quindi mostrano il sorpasso delle rinnovabili su quello delle fonti fossili, ossia costerà sempre meno produrre elettricità da energia rinnovabile». E c’è sintonia con Di Maio e Costa, evidenzia il comico: «Il programma energetico e di sviluppo del Governo del cambiamento è in perfetta sintonia con il mainstream, per questo riconfermo il mio personale No alla ricerca di petrolio sul nostro territorio in sintonia con quanto affermato dal Ministro Sergio Costa e del vicepremier Luigi Di Maio, sono già in atto 7 iter di rigetto per i permessi di ricerca nell’Adriatico e nel canale di Sicilia e 3 per la terraferma: Carisio, Tozzona, Masseria la Rocca».