Lega in pressing per la Tav, ira M5s. Anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si è schierato a favore della Torino-Lione, ecco le sue parole a L’Intervista: «Io sono convinto che sia necessaria, così come sono necessarie tutte le infrastrutture che possono migliorare la comunicazione nel sistema Paese. L’Alta Velocità cambia in meglio la vita delle persone, va fatta con attenzione: la Torino-Lione è lì e andrebbe completata». E a Parigi tifano Matteo Salvini. Il ministro dei trasporti francese Elizabeth Borne ha assistito alla posa del cemento armato che dà la forma e protegge dal peso della montagna la galleria dove passeranno i treni dell’altà velocità a Saint-Martin-La-Porte: «Il cantiere esiste e si vede. La fresa sta lavorando su una sezione del tunnel di base. La posizione della Francia è chiara ed è stata già espressa dal presidente Macron: sulla Tav si deve andare fino in fondo. Il motivo? C’è un trattato internazionale ratificato dai due Parlamenti». E il messaggio è chiaro: Roma deve decidere e deve farlo in fretta. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FRANCIA E UE SONO CON SALVINI
La Tav Torino-Lione continua ad essere al centro del dibattito e a dividere il governo: da una parte la Lega, convinta che il treno ad alta velocità vada fatto, dall’altra il Movimento 5 Stelle, invece contrario perché troppo costosa e dagli scarsi benefici. Ieri Matteo Salvini si è recato presso il cantiere di Chiomonte, ribadendo il proprio pensiero. In sintesi il ministro dell’interno ha sottolineato che la tav deve essere completata e che si potrebbe comunque rivedere il progetto per renderlo meno dispendioso. A complicare i piani dei grillini ci si è messa anche la Francia, che proprio nella giornata di ieri ha fatto sapere l’intenzione di completare il proprio tratto di gallerie, per terminare appunto l’opera. La sensazione circolante è che il Movimento 5 Stelle sia ormai con le spalle al muro, e anche l’Unione Europea potrebbe mettersi di traverso ai pentastellati, “favorendo” la costruzione della grande opera. Nel contempo il compromesso fra le due ali dello stesso governo sembrerebbe davvero complicato… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TAV, SALVINI A CHIOMONTE: LE PAROLE DI DI STEFANO
Il sottosegretario grillino Manlio Di Stefano torna a parlare della Tav ai microfoni del Tg La7 e ribadisce la linea M5s sulla Torino-Lione: «E’ la posizione del M5s storicamente: siamo abituati a ragionare sui dati e non sulle parole soltanto. Salvini oggi è andato a visitare non il buco della Tav, ma il buco fatto per capire se la montagna è adatta ad essere perforata. Di quell’opera ci sono 5 metri ed anche concettualmente è assurda: pensata 30 anni fa e da realizzare in altri 20 anni». Posizione contrapposta a quella della Lega, dunque: «E’ importante dimostrare agli italiani che non è una presa di posizione solamente politica, ma è sostenuta dai dati. Noi vogliamo fare la stagione dei cantieri nel 2019, ma dei cantieri utili: questa opera costa 20 miliardi e si possono fare la Napoli-Bari, l’Alta Velocità in Sicilia e la Metropolitana a Torino. Queste sono le nostre priorità». E evidenzia: «Parliamo di un’opera che fa risparmiare a una mozzarella 20 minuti da Torino in Francia e costa 20 miliardi a tutti gli italiani, da Palermo fino a Torino. E’ una follia totale». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA FRANCIA CHIARISCE: “VOGLIAMO COMPLETARLA”
In Italia è bagarre sulla Tav Torino-Lione, in Francia hanno le idee chiare: l’Alta Velocità va completata, parola di Elisabeth Borne. Il ministro dei trasporti transalpino oggi ha fatto visita al tunnel di Saint Martin La Porte, base che si sta scavando sul versante francese ed ha spiegato che la sua visita è un segnale «per testimoniare la volontà della Francia di completare la Torino-Lione: abbiamo già fatto una parte del lavoro, la Francia ha già investito molti soldi». La Borne ha evidenziato: «La Francia considera il tunnel di base della Tav un’alternativa ambientalmente sostenibile al trasporto su gomma». «Ci aspettiamo una risposta rapida da parte dell’Italia», sottolinea il ministro: «Capiamo l’importanza di avere un parere tecnico sulla questione come l’analisi costi-benefici, ma a questo punto è importante avere una risposta in tempi brevi perché ci sono vincoli precisi per i finanziamenti previsti per quest’opera». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PREMIER CONTE: “PROGETTO COMPLESSO”
Anche Giuseppe Conte ha detto la sua sulla Torino-Lione. Il premier, intervenuto all’assemblea dell’Alleanza Cooperative italiane, ha spiegato: «La Tav Torino-Lione? Il dibattito pubblico è incentrato su quest’opera, ma i cantieri non si sono interrotti. La Tav è un progetto complesso, ma non possiamo fermarci qui. Stiamo lavorando a tanti altri cantieri: abbiamo sbloccato il Tap, il Terzo valico, stanno continuando i cantieri». E il Movimento 5 Stelle non ha alcuna intenzione di assecondare Salvini, ecco l’analisi dell’europarlamentare grillino Ignazio Corrao: «La Tav non è un’opera prioritaria per il Paese. Lo dimostrano le condizioni di abbandono di strade, ferrovie e ponti nel Centro-Sud Italia che meritano l’attenzione del governo. Anziché spendere miliardi per un’opera inutile che riduce di appena 20 minuti la distanza Torino a Lione, bisogna investire nelle infrastrutture che servono tutti i giorni ai cittadini. Prima di prendere una decisione definitiva aspettiamo i risultati dell’analisi costo/benefici, ma è evidente a tutti che le priorità dell’Italia sono altre. Il Centro-Sud Italia ha fame di investimenti e noi non possiamo sprecare risorse per opere non utili al Paese». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LE REAZIONI
E’ bufera sulla Tav, Salvini contro M5s: le polemiche non si placano. Il grillino Manlio Di Stefano ha annunciato che la Torino-Lione «non si farà», rispondendo direttamente al ministro dell’Interno: «Basta chiacchiere». Pentastellati compatti contro l’Alta Velocità, ecco il commento di Luca Carabetta: «I lavori definitivi non sono avviati. Salvini ha visitato il cantiere geognostico di Chiomonte, tutti i 25km scavati non sono del tunnel di base ma di opere simili. Il contratto prevede la ridiscussione integrale della TO-LY che sarà fatta valutando costi/benefici». Forza Italia si schiera al fianco della Lega, le parole di Alessandro Cattaneo: «Finalmente c’è vita su Marte e Salvini pone la questione Tav. Adesso si inizia a fare sul serio, usciranno tutte le divergenze interne al governo su temi seri, non di facciata. Sì Tav o No Tav? È una scelta di sostanza. Diteci diteci, che siamo curiosi…». Divergenze rilanciate anche da Deborah Bergamini: «Salvini dice che la Tav si farà, il Movimento 5 Stelle continua a sostenere che non si farà, adducendo motivazioni incomprensibili. La verità è che hanno posizioni incompatibili ritardando un’opera che il sistema produttivo attende da decenni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LEGHISTA TENDE LA MANO A DI MAIO
Nuovo scontro all’interno del governo per la questione Tav. Questa mattina il vice-presidente del consiglio, Matteo Salvini, si è presentato presso il cantiere di Chiomonte, sfidando il freddo e la neve, per ribadire per l’ennesima volta il proprio pensiero e del suo partito, in merito alla questione dell’alta velocità Lione-Torino: «Sono già stati scavati 25 chilometri di galleria, io dico che ha più senso spender altri soldi per unire i tunnel piuttosto che per chiuderli». Il leader del carroccio ha quindi aggiunto: «Questa è un’opera che ha rispettato tempi e costi senza incidenti né infiltrazioni. Auspico che i lavori ripartano il prima possibile. Siamo disponibili a ragionare sul come, l’unica cosa non immaginabile è che il lavoro degli operai sia vano, e che si spendano i soldi degli italiani per tornare indietro anziché per andare avanti. Sarebbe demenziale». Di Maio aveva proferito stamane che non sarebbe andato a Chiomonte perché il cantiere non esiste, ma al collega ha replicato lo stesso Salvini: «Come si fa a dire che il cantiere non c’è. C’è eccome, e deve proseguire per il bene dell’economia e dell’ambiente. Possiamo togliere un milione di Tir dalle strade e respirare meglio tutti». Quindi la mano tesa al Movimento 5 Stelle: «Ora ci metteremo a discutere: hanno ragione, il progetto va rivisto, si possono tagliare spese per un miliardo. Ci sono opere che possono essere modificate, come la grande stazione di Susa. I costi per l’Italia possono scendere da 4 a 3 miliardi. Ma non possiamo fermarci. Saremmo gli unici». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TAV, SALVINI A CHIOMONTE
La visita di Matteo Salvini al cantiere della Tav Torino-Lione di Chiomonte rischia di creare una crepa ancora più profonda nel governo, diviso sull’opportunità di proseguire o meno con i lavori dell’Alta Velocità. Al ministro dell’Interno, che oggi ha dichiarato:”I 5 stelle hanno ragione, il progetto è partito probabilmente sovrastimato, ma ci sono 25 chilometri già scavati nella montagna: ritengo più utile completarli anziché riempire i buchi”, ha risposto poco fa il grillino Manlio Di Stefano. Il sottosegretario M5s agli Affari Esteri, infatti, c’è andato giù pesante:”Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno”. Arriverà la contro-replica della Lega e in particolare di Salvini? Quel che è certo è che le posizioni dei due alleati di governo sul tema appaiono ad oggi inconciliabili…(agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI A CHIOMONTE
Il Ministro degli Interni Matteo Salvini è atteso questa mattina al cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte, una visita “lampo” per procedere all’offensiva della Lega sulle Grandi Opere non a caso il giorno dopo dell’entrata ufficiale in recessione tecnica della nostra economia: il Ministro Tria e Confindustria – ma non solo – spingono affinché il Governo intraprenda la via degli investimenti pubblici proprio a cominciare da quelle grandi opere che il M5s invece continua nell’ostinata battaglia contraria. La Tav è un simbolo, forse il più importante, e la Lega di Salvini vuole ribadirlo ad ogni costo: «L’Italia ha bisogno di viaggiare di più, ha bisogno di opere. Vado al cantiere di Chiomonte anche per portare la solidarietà ai poliziotti». Arrivando poi davanti al cantiere, il vicepremier ha aggiunto «non sono qui per dividere ma per costruire. Il Governo è una squadra, questa è un’opera utile che serve all’Italia per risparmio di tempo, di inquinamento e soldi, quindi serve anche se va rivista come spieghiamo nel contratto con il M5s». Salvini poi invoca un tavolo distensivo tra il Governo francese, quello italiano e Bruxelles, auspicando anche nuovi fondi in arrivo dall’Ue per far concludere la Tav Torino-Lione.
ATTIMI DI TENSIONE IN VAL DI SUSA PRIMA DELL’ARRIVO DI SALVINI
Inevitabili e prevedibili gli attimi di tensioni tra i manifestanti No Tav e la Polizia, con spintoni e proteste contro l’arrivo del Ministro Salvini: sul posto la polizia in assetto antisommossa ha reagito ad alcune provocazioni con qualche manganellata. Lo scontro sul luogo fa da “parallelo” allo scontro politico, anche se le prime parole di Salvini sono state più distensive che altro: Di Maio da Roma rilancia «io in Val di Susa non ci vado, lì non è stato scavato ancora un solo centimetro, c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un’opera incompiuta ma una mai iniziata». Chiaro che l’arrivo di Salvini abbia un forte connotato politico e per questo Di Maio non intende lasciare l’unicità dello spazio al collega-rivale, specie sul fronte Tav: «La spesa della Tav può essere benissimo dirottata sulla metropolitana di Torino o sull’autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie», ribadisce il vicepremier grillino.