Le Elezioni Europee non sono poi così lontane: le ultime intenzioni di voto inserite nei sondaggi politici di Emg Acqua danno ancora la sensazione di un Governo a guida leghista che trascina in alto i gialloverdi e sempre più in “stallo” le opposizioni. Di mezzo però tanti ostacoli politici – il caso Diciotti, la Tav, l’economia in recessione – potrebbero portare nuovi o ulteriori strappi tra Lega e M5s, favorendo l’uno piuttosto che l’altro in vista delle cruciali Elezioni di maggio. Sul fronte numeri, Salvini domina ancora con il 30,3% davanti al Movimento 5 Stelle che invece insegue ancora staccato al 25,8%: l’opposizione di Centrodestra, oggi unita alla Lega nelle Elezioni Regionali d’Abruzzo, non sfonda quota 15% tramite una Forza Italia al 9,2% e un Fratelli d’Italia al 4,5% (Noi con l’Italia allo 0,8%). Il Pd, assieme alle altre forze di Centrosinistra, non brilla eppure riesce a pareggiare per la prima volta da mesi i voti dei grillini: Pd (18,2%), +Europa (3%), e le altre liste della galassia Csx (Mdp, SI, SUE-Rosa, Verdi-italia in Comune, Civica Popolare, Svp) al 4,3%, danno un totale quasi pari a quello stesso consenso di Luigi Di Maio (25,2%).
EMG (7 FEBBRAIO): TAV SÌ/NO, VINCE LA LEGA
Gli scontri però sono tanti nella maggioranza e anche per la Lega, nonostante l’attuale momento di flessione del M5s, non è “immune” da possibili cambi scenari nei prossimi sondaggi politici verso le Europee. Uno dei terreni di certo più scivolosi, per l’elettorato rispettivo, è il caso-Tav che riassume l’intero progetto di Grandi Opere che il programma di Salvini sosteneva con forza e che si vede invece ridimensionato dalla presenza al Governo del M5s. Alla domanda «sulla Tav, Lega-M5s sono su posizioni opposte. Secondo lei alla fine l’opera sarà conclusa o no», il sondaggio di Emg Acqua mostra una risposta alquanto netta per gli elettori. Il 61% è convito che alla fine il braccio di ferro lo vincerà la Lega (68% dei legisti, 49% dei grillini e 60% di elettori Pd) mentre il No-Tav prevale solo al 26% (25% Lega, 48% M5s, 17% dem). Una convinzione e un augurio: se però alla fine dovesse spuntarla Di Maio con Di Battista, come la prenderebbero gli elettori della Lega che sulla Tav ci hanno “costruito” una buona fetta di credibilità delle promesse di Salvini?