Non solo Matteo Salvini ma anche Silvio Berlusconi ieri e Daniela Santanchè (Fratelli d’Italia) oggi hanno provato a lanciare la “volata” di Marsilio Presidente d’Abruzzo con messaggi di invito al voto sui social nonostante il silenzio elettorale vigente. «Oggi, come sempre, votare è importante. Non perdete questa opportunità, amici dell’#Abruzzo. Abbiamo tante sfide da vincere insieme. Forza, #Marsilio! #fdi #fratelliditalia #elezioni #elezioniAbruzzo»: ha rilanciato la senatrice ex FI ora in quota Meloni. La legge come vi abbiamo spiegato ha dei punti “lacunosi” ma fino a queste ultime Regionali non erano mai sorti esempi così lampanti di invito al voto in pieno svolgimento del voto. A far da corredo ai tanti tweet in Salvini, ci ha pensato anche il suo uomo-ombra Luca Morisi a scrivere sui proprio canali social, con una battuta ironica sul recente vincitore di Sanremo «Oggi Abruzzooooo! Avete messaggiato o chiamato i vostri amici e parenti che votano lí? C’è tempo fino alle 23! P.s. Viva Mahmood!».



TWEET “OGGI VOTA LEGA” NEL GIORNO DELLE ELEZIONI

Mentre sono in corso le votazioni per le Elezioni Regionali in Abruzzo, una polemica su tutte sta tenendo banco in queste ore e riguarda, manco a dirlo, il Ministro degli Interni Matteo Salvini: dopo una profonda campagna elettorale condotta nelle ultime settimane per rilanciare il favorito Marsilio e per iniziare ad affermare la propria potenza elettorale in vista delle Elezioni Europee, il leader della Lega stamane ha messo mano ai propri canali social (sempre in condivisione con il suo responsabile della comunicazione Luca Morisi) lanciando diversi Tweet «vota Lega!» e quant’altro. Immediata l’ira delle opposizioni, con l’accusa di aver violato il silenzio elettorale in piena votazione (urne aperte dalle 7 alle 23 di questa sera, ndr): non è la prima volta certo, ma colpisce per l’evidenza e ripetizione dell’invito elettorale da parte non di un semplice leader ma del vicepremier e Ministro degli Interni. «Oggi in Abruzzo, dalle 7 alle 23, vota Lega!#oggivotolega», scrive in prima mattinata, aggiungendo subito dopo un altro messaggio «Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega». Infine il terzo messaggio social, con sempre Salvini a scrivere «io ce l’ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo. Una croce sul simbolo Lega e vinciamo. #primagliitaliani».



SALVINI HA VERAMENTE VIOLATO IL SILENZIO ELETTORALE?

Polemiche a non finire, con il candidato segretario alle prossime Primarie Pd Nicola Zingaretti che commenta «Oggi si vota in Abruzzo e il ministro degli Interni Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l’Italia. L’arroganza e l’incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa». A fargli eco è l’ex premier Paolo Gentiloni che su Twitter rincara la dose, «In una domenica elettorale il ministro dell’Interno non deve fare propaganda. Punto». Ma Salvini ha veramente violato il silenzio elettorale con questi Tweet? La domanda sorge spontanea, anche perché la legge che regola le campagne elettorali proibisce effettivamente di fare propaganda durante il giorno del voto e nel giorno precedente. «Nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico», recita l’articolo 9, che aggiunge «la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda» fino alle emittenti radiotelevisive private. Ecco, non vi sarà sfuggito che manca ogni accenno a social network e internet in generale: Salvini si è dunque mosso “sul filo” e al momento non sembra aver violato ufficialmente alcuna regola. La pratica, intendiamoci, non è “esclusiva” della Lega: a urne aperte anche la candidata Presidente dell’Abruzzo Sara Marcozzi (M5s) ha twittato contro il suo avversario Marco Marsilio «Il candidato di centrodestra (Lega, Fi, Fdi e Udc), non potrà votare perché non ha neanche la residenza in Abruzzo. Ma vi rendete conto?».

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