Salvare il M5s o il governo: questo il dilemma che si trova davanti Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e leader politico grillino. Il Giornale evidenzia che il politico di Pomigliano si sente in trappola e deve fare i conti con un partito in subbuglio dopo la debacle alle elezioni regionali in Abruzzo: «E’ la Lega che sta diventando il vero problema», la presa di posizione del sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, con l’ala che fa capo al presidente della Camera Roberto Fico in pressing. 5 Stelle in difficoltà a individuare una risposta comune a una sconfitta elettorale vissuta da molti come un ridimensionamento irreversibile. Si fa largo anche l’opzione scissione, mentre Matteo Salvini punta a preservare l’attuale equilibrio politico che lo favorisce: «Molto dipenderà dagli alleati con cui ha vinto le elezioni in Abruzzo, cioè dal resto di centrodestra», ma Augusto Minzolini sottolinea che «se lo asseconderanno, rischieranno anch’essi di essere risucchiati dall’avanzata leghista». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“COSI’ NON SI PUO’ ANDARE AVANTI”

«Così non si può andare avanti»: malumore nel M5S dopo la disfatta alle elezioni regionali in Abruzzo, con la candidata presidente Sara Marcozzi che è arrivata terza dietro Marco Marsilio e Giovanni Legnini. Come riporta l’Huffington Post, un alto dirigente grillino ha evidenziato: «Così non va bene al di là delle locali dove andiamo sempre peggio non possiamo non nasconderci dietro un dito. Era un voto amministrativo anche per la Lega, e loro hanno raddoppiato i consensi in una Regione dove storicamente non esistevano». Gianluca Vacca, sottosegretario ai Beni culturali, ha analizzato su Facebook: «Si tratta di un voto locale, e non ha dunque senso generalizzare o parlare di equilibri di governo, ma sarà opportuno nei prossimi mesi riflettere tutti insieme, in maniera pacata e costruttiva, per capire come e dove migliorarci. Ci siamo comunque ritrovati a combattere una battaglia impari, contro coalizioni ‘artificiali’, veri e propri carrozzoni elettorali (e nonostante questo eleggiamo più consiglieri del centrosinistra)». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



TONINELLI: “UN PO’ DI DELUSIONE C’E'”

Caos in casa M5s dopo la debacle alle elezioni regionali in Abruzzo. La ‘ribelle’ Elena Fattori ha criticato la linea politica intrapresa negli ultimi tempi e si apre il dibattito. Così il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «Certamente c’è un pò di delusione perchè se avessimo vinto avremmo dato una enorme mano a quella popolazione». Daniela Donno su Facebook ha analizzato: «Breve riflessione personale: meglio non leggere un dato politico nel voto degli Abruzzesi, ma pensare che siamo popolo dissociato ed autolesionista». Dura la presa di posizione di Giorgio Trizzino: «La Lega di Salvini, oggi forte del consenso imprenditoriale del nord e di vaste fasce di popolazione del centro e del sud e della propria struttura organizzativa, ha puntato scientificamente fin dal primo momento a indebolire ideologicamente e politicamente il movimento 5s, con il chiaro obiettivo di usarlo fino in fondo prima di gettarlo via». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ELENA FATTORI: “TRADIRE IDENTITA’ NON PAGA”

Riflessioni in casa M5s dopo il flop alle elezioni regionali in Abruzzo: Marco Marsilio del Centrodestra eletto nuovo presidente con oltre il 48 per cento, la candidata pentastellata Sara Marcozzi si è fermata al 20,20 per cento. Elena Fattori, esponente dell’ala dura grillina, ha commentato ai microfoni di Adnkronos: «Purtroppo tradire la propria identità non paga. Spero fortemente che ci sia uno scatto di orgoglio da parte del mondo 5 Stelle prima delle europee per non lasciare che abbiano la meglio le peggiori destre sovraniste. La sovranità che proponeva il Movimento era un approccio diverso». Prosegue la senatrice 5 Stelle: «Sicuramente occorre un ripensamento delle modalità usate sin qui che hanno avuto un effetto devastante sulla natura profonda e sulla fiducia nel Movimento. Purtroppo chi lo aveva capito sin dall’inizio non solo non è stato ascoltato ma emarginato nelle azioni politiche reali. Non è ancora troppo tardi ma rischia di essere tardi molto presto».

GALATINO: “CHE CI SERVA DA LEZIONE”

Una riflessione richiesta anche da Davide Galantino, con il deputato che ha commentato sui social sull’onda delle parole di Elena Fattori: «Questi risultati devono portarci a riflettere tutti! Al di là dei meccanismi delle elezioni regionali abbiamo perso 20 punti rispetto alle ultime politiche nonostante ci fossero meno liste in corsa. Ostentare risultati e alimentare troppe speranze non paga. Bisogna essere sinceri e soprattutto saper chiedere scusa quando non puoi mantenere fede a tutte le promesse fatte in campagna elettorale». E aggiunge: «Che ci serva di lezione! Il vero cambiamento arriverà quando ogni cittadino italiano potrà essere orgoglioso dei suoi rappresentanti. Il popolo abruzzese ha scelto e va rispettato per le sue scelte». Duro il commento del senatore grillino Gianluigi Paragone: «Il risultato in Abruzzo ci dice che i cittadini abruzzesi hanno gradito il modo in cui in questi anni sono state gestite le cose e quindi non avevano intenzione di cambiare. Evidentemente gli abruzzesi sono soddisfatti della gestione del centrosinistra e di quella del centrodestra nel recente passato. Il voto delle amministrative è marginale», riporta TgCom24.