Italia come Russia e Turchia per quanto riguarda la libertà di stampa: questo quanto sottolineato dal rapporto del Consiglio d’Europa intitolato Democrazia a rischio: minacce e attacchi contro la libertà dei media in Europa. Governo Movimento 5 Stelle-Lega nel mirino, con 13 segnalazioni in tutto il 2018: il triplo rispetto all’anno precedenti. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jaglandl ha tenuto a precisare: «La libertà di espressione è fondamentale per la realizzazione di ogni altro diritto umano e merita la massima attenzione da parte dei nostri Stati membri. Il rapporto può fungere da base per un dialogo con gli Stati membri su come migliorare la situazione nel settore della libertà dei media». Salvini e Di Maio sotto osservazione per i loro attacchi ai giornalisti: attese le repliche dei diretti interessati. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“LIBERTA’ DI STAMPA A RISCHIO IN ITALIA”
Non è certo la prima volta che in uno Stato viene evidenziato un possibile problema-conflitto con la libertà di stampa ma in questo caso il Consiglio d’Europa ci è andato giù in maniera pesante (ed è dir poco): l’organo da non confondere con Consiglio Europeo e Consiglio dell’Unione Europea (astenersi commenti, ndr) si occupa di tutela dei diritti umani e ha riportato, come ogni anno, un’indagine su diversi Paesi per la situazione di stampa e libertà di espressione negli stessi membri Ue. «La libertà di stampa e la sicurezza dei cronisti in Italia sono chiaramente deteriorati nell’ultimo anno», denuncia il Consiglio (che non fa parte dell’Ue, va sempre specificato) tramite un rapporto commissione a 12 organizzazioni che gestiscono la piattaforma dell’Assemblea per la Protezione del Giornalismo. «Democrazia a rischio: minacce e attacchi contro la libertà dei media in Europa», questo il titolo del rapporto stilato dal Consiglio d’Europa dove l’Italia non viene esattamente visto come “esempio cui guardare”. Giusto per capire il tenore della denuncia contro il Governo italiano nella seconda parte del 2018 (dove vengono calcolati i maggior rischi in aumento per i giornalisti italiani), l’Italia è uno dei quattro stati con una sezione dedicata in stile “alert”: gli altri sono Russia, Turchia e Ungheria.
CONSIGLIO D’EUROPA CONTRO IL GOVERNO
Nel rapporto sulla situazione italiana, vengono anche stilati nomi e cognomi di chi sarebbe all’origine di questi aumentati problemi di libertà di stampa: «i due vice presidenti del Consiglio, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, usano regolarmente sui social media una retorica particolarmente ostile nei confronti dei media e dei giornalisti». In particolare, vengo citati due casi su tutti per esprimere il pericolo che i giornalisti italiani “correrebbero” con l’attuale governo gialloverde: «Salvini ha minacciato di togliere la scorta al giornalista Roberto Saviano, nonostante siano note le minacce di morte che ha ricevuto da parte delle organizzazioni criminali», mentre Di Maio «ha insultato i giornalisti dopo il processo al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e ha dato inizio a una politica per abolire i fondi pubblici alla stampa». Per questo motivo l’Italia ha ricevuto il più alto numero di segnalazioni nel 2018 per minacce ai giornalisti e attacchi, «13, come in Russia».