La Lega punta a reintrodurre il servizio civile obbligatorio. Il Carroccio lo ha inserito in un emendamento del maxi decreto presentato in commissione al senato, e la norma prevede un anno di servizio civile obbligatorio per coloro che richiedono il reddito di cittadinanza e che abbiano compiuto i 18 anni di età, ma che non ne abbiano più di 28. Una novità che si applicherebbe solamente nei confronti di coloro che non abbiano già svolto il servizio civile universale, come ricorda l’edizione online di Tgcom24.it, e che richiederebbe una presenza obbligatoria a settimana di almeno 25 ore. A gestire il servizio civile obbligatorio per i richiedenti il reddito di cittadinanza sarebbe il dipartimento per i Giovani alle regioni, mentre il controllo dello stesso spetterebbe ai centri per l’impiego. Si tratta di una novità che potrebbe anticipare la reintroduzione della leva obbligatoria, questione che ormai da tempo viene dibattuta in seno al governo, e che avrebbe trovato accoglimento da più parti nel tempo.
SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO PER CHI CHIEDE IL REDDITO DI CITTADINANZA
Per quanto riguarda le altre novità più significative del decretone, la Lega vorrebbe introdurre una serie di paletti per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, prevedendo un apposito requisito per beneficiare del sussidio, ovvero, che si “abbia corrisposto, nei dieci anni precedenti, imposte e contributi da lavoro, in un qualsiasi importo e per almeno 24 mesi, anche non continuativi”, questo per almeno uno dei due coniugi che richiedono il reddito di cittadinanza. Inoltre, il Carroccio vorrebbe una stretta sul reddito agli stranieri, escludendo la possibilità di richiedere il sussidio da parte di chi è semplicemente provvisto di un permesso di soggiorno, stabilendo invece l’obbligo di certificazione della composizione del nucleo famigliare. Infine, per quanto riguarda i divorziati, per ottenere il reddito bisognerà dimostrare di non risiedere più nella stessa casa con “apposito verbale della polizia municipale”. In tale modo si mira a contrastare le finte separazioni.