Quella di oggi sarà un’altra giornata importante in merito al caso Diciotti e alla richiesta del tribunale dei ministri di Catania di processare Matteo Salvini. Nelle prossime ore si chiuderà la discussione in Giunta, e poi, fra martedì e mercoledì prossimi, arriverà il voto. Ieri il presidente Maurizio Gasparri ha proposto il “no” nei confronti della volontà di processare il ministro dell’Interno, e anche il Movimento 5 Stelle sembrerebbe ormai orientato verso questa linea di pensiero, magari anticipato da un voto online. Rispetto alla posizione di inizio vicenda, con i grillini schierati compatti verso il “Sì” per una questione di regolamento interno, i pentastellati hanno deciso di affiancare il leader del Carroccio, così come fatto capire anche dal capogruppo in Giunta Mario Michele Giarrusso, pronto appunto ad allinearsi all’idea di Gasparri. Ovviamente non mancano i pareri contrari alla proposta del presidente della giunta, a cominciare dall’opposizione, capitanata dal Partito Democratico: «Alla fine la colpa sembra non essere di Salvini – le parole del senatore del Pd, De Falco – ma del povero Giuseppe Conte, che da burattino diventa scudo umano». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DICIOTTI, M5S “PRESTO NOVITA’”

Dopo che nella giornata di oggi il senatore Maurizio Gasparri, presidente della Giunta per le immunità a Palazzo Madama, ha proposto di non concedere al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, in merito al caso della nave Diciotti, adesso gli occhi sono tutti puntati sul Movimento 5 Stelle e quale dovesse essere la sua presa di posizione. Il senatore Michele Giarrusso, come già accaduto in passato, ha spiegato che il Movimento non derogherà ai suoi ideali e ai giornalisti ha promesso che “avrete presto novità” ma non appare chiaro che i parlamentari pentastellati abbiano trovato una sintesi comune. Più interessante quanto dichiarato invece dal suo collega Gianluigi Paragone che ha proposto di coinvolgere gli iscritti online alla piattaforma Rousseau per avere una indicazione precisa su come procedere, pur sottolineando che oramai la vicenda non riguarda più solo il leader leghista ma anche tutto il Governo che “si è auto-incolpato e quindi anche noi del M5s dobbiamo capire che adesso si rischia di esporre tutta la catena”. (agg. di R. G. Flore)



M5S IN GIUNTA, “NO IMBARAZZI”

«La decisione del presidente Gasparri non ci imbarazza. Noi terremo sempre fede ai valori del Movimento»: è la prima replica dal membro M5s in Giunta per le Immunità dopo le comunicazioni e richieste del Presidente sul caso Diciotti. Mario Michele Giarrusso, però, l’iter che ora i grillini seguiranno in Giunta come in Senato, non viene svelato né anticipato dimostrando come forse proprio tra base, parlamentari e “direttorio” pentastellato non vi sia reale simbiosi su come agire sullo spinoso caso Salvini-Diciotti. Intanto un altro membro della Giunta, Pietro Grasso (LeU) critica la posizione posta dal Presidente Gasparri «Il fine, definito politico di governo non prevede alcuna valutazione sui mezzi per raggiungere quel fine. Questa è una deriva, che può costituire un precedente pericoloso». Si dice del tutto d’accordo anche il ribelle espulso da Di Maio, l’ex comandante De Falco «Affermare questo principio significa fare coincidere il governo con lo Stato e l’immedesimazione poi attraverso una persona del governo e dello Stato è molto grave», conclude il senatore oggi nel Gruppo Misto.



CASO DICIOTTI, “SALVINI NON VA PROCESSATO”

Due novità, importanti, nell’iter in Giunta per le Immunità al Senato sul caso Diciotti: in primis, il Presidente Maurizio Gasparri ha proposto di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro degli Interni Matteo Salvini. Dopo aver visionato tutta la documentazione, il Presidente della Giunta intende confermare la non fattibilità di un procedere penale contro il Ministro per le accuse sollevate dal Tribunale dei Ministri di Catania: ovviamente servirà nei prossimi giorni un voto della Giunta che a sua volta porterà in Senato il risultato dell’iter parlamentare, in attesa del voto decisivo di Palazzo Madama. La seconda novità però, questa più a sorpresa, è il fatto che lo stesso Gasparri abbia accolto la richiesta del membro in Giunta Pietro Grasso sui documenti firmati da Conte, Di Maio e Toninelli sul caso dei migranti tenuti “ostaggio” (secondo i giudici di Catania) sulla nave italiana della Guardia di Finanza, la “Diciotti”. «Il presidente della Giunta per le immunità del Senato Maurizio Gasparri informerà la presidente del Senato affinché invii ai giudici di Catania gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e  DaniloToninelli che sono stati allegati alla memoria difensiva del vicepremier Matteo Salvini», riporta la nota ufficiale questa mattina.

GASPARRI ACCOGLIE RICHIESTA GRASSO IN GIUNTA

Grasso aveva proposto tale azione in concordanza con l’ex M5s Gregorio de Falco (anche lui in Giunta): se infatti Salvini viene accusato di “sequestro di persona”, allora anche Conte e i due ministri dovrebbero ricevere lo stesso iter giudiziario prima di potersi esprimere sulle eventuali responsabilità e colpe. Di contro però Gasparri ha ribadito «alla luce delle argomentazioni fin qui evidenziate, l’opportunità che la Giunta proponga all’assemblea il diniego della richiesta di autorizzazione a procedere». Conte si era definito in quei documenti responsabile per quanto deciso da Salvini e in quanto tale potrebbe anche essere “attenzionato” dalle stesse inchieste del Tribunale dei Ministri di Catania. E il M5s cosa farà, visto che rappresenta il vero punto politico di una questione che potrebbe dilaniare il Governo gialloverde nelle prossime settimane? «Abbiamo trovato un accordo, sicuramente», sottolinea Giarrusso (M5s) e aggiunge «avrete novità presto».