Dopo tre giorni Silvio Berlusconi torna ospite da Barbara D’Urso per “recuperare” le eccessive gaffes lanciate contro M5s e soprattutto gli italiani – «non capiscono nulla, sono fuori di testa a votare Di Maio» – e rilanciare la campagna elettorale in Sardegna e verso le Europee: il Cav torna a Domenica Live e di riprende di nuovo il palcoscenico di “casa sua” andando a ruota libera sulla politica italiana ma con un “freno diplomatico” maggiore rispetto all’ospitata a Pomeriggio 5. Si parte con il caso Diciotti, con il voto imminente del M5s sulla piattaforma online di Rousseau: «Gli atti dei politici che loro compiono nell’interesse del Paese non possono essere dettati dai giudici e magistrati. I grillini che hanno sempre sostenuto di mandare i politici a processo, ora dovranno votare sulla loro piattaforma una clamorosa presa in giro per tutti quanti: ma loro stessi dicono che se nel voto passerà la richiesta di procedere contro Salvini potrebbe anche cadere il Governo. Alla Lega dico, ora staccate la spina». Inevitabile poi passare al tema “del momento”, ovvero le prossime Regionali di Sardegna: Berlusconi rilancia il suo sostegno ai pastori, «costretti a protestare perché nessuno li ascoltava: ora però si dovrà intervenire perché il latte sardo sia preservato. Noi ci siamo mossi con Tajani in Europa parlando con il Ministro dell’Agricoltura che ha messo a disposizione soldi per campagne di promozione per i prodotti sardi (e non solo, ndr) sul mercato di tutta Europa».



TASSE, REGIONI E SARDEGNA

Un Berlusconi one-man-show prosegue senza particolare contraddittorio nel salotto di Domenica Live «la situazione non è buona, le regioni del Sud soffrono di più e anche in Sardegna come in Abruzzo il problema principale è la mancanza di lavoro e da troppi cittadini disoccupati: sono 115mila, per far sì che nascano nuovi posti di lavoro nella bella Sardegna servono investimenti e dunque serve una fiscalità di vantaggio». Il leader di Forza Italia spiega come vada ridotto quello che pagano le aziende sarde al fisco italiano: «poi bisogna rendere più conveniente alle aziende di andare in Sardegna, e si può farlo tassando e decontribuendo la pensione pagata ad un giovane. Noi l’abbiamo proposto su scala nazionale». Ma dove si trovano i soldi? Secondo Berlusconi è semplice, tramite fondi europei e Flat Tax: e così riparte il discorso elettorale già visto un anno fa, «potremmo riuscire a recuperare quei fondi combattendo anche l’evasione fiscale. Dobbiamo fare come Kennedy, Reagan, Tatcher e Putin: in pochi anni potremmo recuperare introiti maggiori del 30%». Dopo un appello affinché i cittadini sardi scelgano il candidato sardo (già Partito D’Azione) Christian Solinas per rilanciate il tema della sanità, dell’energia e del turismo, eccolo tornare sul tema prefetto in questi ultimi mesi: l’attacco diretto ai grillini (anche se finora non ha giovato molto in termini di ritorno di consenso..): «lo scorso 5 marzo è stato il risultato di una delusione e arrabbiatura degli italiani contro la politica. Disgustati non hanno votato ma molti hanno dato voto al M5s; il centrodestra ha avuto la maggioranza ma non assoluta, la Lega è andata con i grillini ed è nato il Governo più incredibile, assurdo e pericoloso per il nostro Paese».



L’ATTACCO AL MOVIMENTO 5 STELLE

In conclusione, Berlusconi facendo sforare i tempi imposti da Domenica Live, aggiunge «siamo messi peggio nel 1994 quando i comunisti rischiavano di prendere il potere. Oggi il pericolo vero è che questi sono comunisti ma incapaci, non sanno fare nulla: in Parlamento quando parlano non si può non ridere, non sanno l’italiano, la storia, l’economia, sono come i bambini dell’asilo. Quando penso a loro mi viene in mente come gli italiani siano saliti su un pullman guidato da gente che non lo ha mai guidato e pure senza patente». L’ex Cav scende in campo in Europa (di nuovo) per andare a cambiarla, o quantomeno lui afferma così: «l’Ue è un fallimento e va cambiata: unica difesa, unica moneta e unica politica. Con le nostre pressioni la Merkel per fortuna ha cambiato idea ed è orientata a sostenere un’unica potenza militare. Attenzione che il vero pericolo è la Cina e l’Occidente è diviso, gli Usa sbagliano a fronteggiarli da soli: l’unico modo di contrastare la Cina ed è di unificare l’Occidente, insieme agli Usa e alla Russia che non è più in grado di fronteggiare l’economia americana e cinese». Quando poi la D’Urso in assoluto ritardo gli ricorda ironicamente che il figlio Piersilvio la caccerà per non aver rispettato gli stacchi pubblicitari, Silvio sornione rilancia «Ci sono momenti in cui la democrazia e la libertà valgono più della pubblicità».

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