L’analisi costi-benefici è stata bocciata dalla Commissione guidata da Marco Ponti, con la battaglia politica che imperversa da settimane: importanti aggiornamenti sul fronte Tav, con il governatore della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che ha annunciato che «l’Ue aumenta la suo quota e i costi per l’Italia si dimezzano». Ecco le parole del dem su Facebook: «Il vicepresidente della Regione Auvergne-Rhone-Alp, Etienne Blanc, mi ha comunicato una buona notizia: l’Unione Europea ha confermato la disponibilità a finanziare al 50% non solo il tunnel di base della Torino-Lione, ma anche le tratte nazionali di avvicinamento. In questo modo si dimezzerebbe per l’Italia il costo della tratta nazionale, da 1,7 miliardi a 850 milioni, e si abbasserebbe di un ulteriore 10% il costo del tunnel di base».



MADAMIN SCRIVONO A TELT: “TORINO-LIONE VADA AVANTI”

Prosegue Sergio Chiamparino: «Una ragione in più perché domani Telt dia il via libera ai nuovi bandi per 2,3 miliardi per continuare i lavori in corso. Il governo Conte-Salvini-DI Maio metta da parte le pantomime elettorali, che mettono a rischio i finanziamenti europei, e si assuma la responsabilità politica di dare il via libera all’opera». Bufera politica, con M5s e Lega divisi sulla realizzazione della grande opera e con il Commissario Foietta che si è scagliato contro l’analisi costi-benefici. E alla vigilia del CdA di Telt sono nuovamente scese in campo le ‘madamin’, che hanno sottolineato: «Confidiamo fortemente nel vostro senso di responsabilità nel proseguire l’opera, che è legge dello Stato. Non esistono le condizioni per continuare a tenere in sospeso le gare d’appalto», le loro parole in una lettera a Hubert du Mesnil e Mario Virano, presidente e direttore generale di Telt.

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