M5s gilet gialli, Jerome Rodrigues mette nel mirino il leader pentastellato Luigi Di Maio dopo l’incontro a Parigi con Chalencon. Intervistato da Il Foglio, l’esponente dei gilet jaunes ha spiegato: «Il vostro ministro ha fatto una cazzata. Christophe Chalençon non è il portavoce del movimento dei gilet gialli, non esistono portavoce tra i gilet. È stato un errore, non ho la minima idea del perché Di Maio lo abbia incontrato. Incontrare una persona che dice di avere dei paramilitari pronti a fare un golpe è un fatto deplorevole». Diventato l’idolo mediatico del movimento di protesta francese dopo essere stato ferito all’occhio da una pallottola di gomma della gendarmerie, Rodrigues ha aggiunto a proposito della crisi tra Francia e Italia delle ultime settimane: «Ognuno dovrebbe interessarsi dei propri affari».
JEROME RODRIGUES: “GILET GIALLI ALLE ELEZIONI EUROPEE”
«Saremo sicuramente presenti alle elezioni europee», l’annuncio di Jerome Rodrigues, con i gilet gialli che non hanno alcuna intenzione di fermare l’ondata di protesta nei confronti di Emmanuel Macron, che «non ha più la legittimità di governare il paese perché spara sul suo popolo, altro che Venezuela». E il popolo transalpino ha voglia di cambiamento: «Per la strada mi fermano, mi riconoscono e mi dicono di continuare a combattere per i gilet gialli». E, come dicevamo, Jerome è il nuovo idolo del movimento di protesta dei gilet, come del resto testimonia un siparietto nel corso dell’acte X: «Sono il responsabile dell’organizzazione della manifestazione. Ti dò il mio numero di telefono. Se hai il minimo problema, dì che conosci Jérôme! Non pensarci due volte a chiamarmi!».