Silvio Berlusconi è convinto che presto possa esserci una rottura nel governo tra Lega e M5s. «Penso che saranno i fatti che ho cercato di descrivere che costringeranno la Lega a cambiare posizionamento e a venire con noi», ha dichiarato il leader di Forza Italia nell’intervista rilasciata a Pomeriggio 5. Lo scontro potrebbe consumarsi subito sulla Tav. «Il blocco dell’opera e delle altre infrastrutture sono molto distanti dal programma della Lega – sostiene Berlusconi – ci saranno tantissimi leghisti che imporranno un cambiamento e una maggioranza insieme a Forza Italia». A proposito delle elezioni regionali in Sardegna, invece, ha proseguito: «Ho dentro il mio parco un Nuraghe, ho sempre sperato di andarci a vivere ma sono ancora nel campo di battaglia: dico ai miei amici sardi di non fare i masochisti domenica e di votare per Forza Italia, che ha messo in campo le persone migliori. Gli unici che potranno portare la Sardegna a non avere 115 mila disoccupati e a migliorare la situazione di sanità e trasporto». (agg. di Silvana Palazzo)
SILVIO BERLUSCONI A POMERIGGIO 5
Silvio Berlusconi a Pomeriggio 5: il leader di Forza Italia mette nel mirino il Movimento 5 Stelle e invoca la caduta del governo. Il Cavaliere si è espresso così sulle parole di Matteo Salvini, che ha affermato che non ci sono rischi per l’esecutivo: «Deve tenere buoni i grillini, è un errore grave pensare che questo possa essere vero. Le elezioni in Sardegna confermeranno che il Centrodestra è la maggioranza, a separare Lega e M5s saranno i fatti: questo esecutivo non potrà continuare. I grillini sono per questo onesti: si sono presentati dicendo di non “volere lo sviluppo ma la decrescita felice”. Sono contro lo sviluppo e gli imprenditori, come l’antico comunismo vogliono una distribuzione diversa della ricchezza e non vogliono che la ricchezza cresca. Vogliono che il benessere venga spartito con loro stessi. A loro non importa niente dello sviluppo, ma una decrescita felice». Continua Silvio Berlusconi, parlando delle elezioni regionali in Sardegna: «La Sardegna è bellissima, dico che per quanto riguarda le coste se si dovrà costruire, bisognerà stare attenti alla qualità di ciò che si costruisce: è il modo in cui l’uomo si inserisce nell’ambiente che bisogna guardare con grande attenzione. Chi andasse a costruire qualcosa, dovrebbe essere il primo a preoccuparsi che l’ambiente intorno a lui migliori: proponiamo che ci siano commissioni a giudicare».
“M5S SPINTO DALL’INVIDIA SOCIALE”
L’ex presidente del Consiglio torna poi sull’esecutivo gialloverde: «Io sono convinto che questo governo cadrà, ma non per una decisione dei componenti del governo ma saranno le cose che andranno male a convincere l’esecutivo ad andare a casa. Adesso c’è anche la certezza che dopo marzo ci sarà bisogno di un correttivo nella manovra economica: questo correttivo significa una necessità di inserire da 7 a 15 miliardi in più. Se questo governo sarà ancora in cattedra, i grillini aumenteranno le imposte e ricorreranno quasi sicuramente a un’imposta patrimoniale. La patrimoniale è un’imposta vergognosa: va a tassare quei guadagni già tassati dallo Stato nel momento in cui un padre o una madre sono riusciti a realizzarli». Ancora sul M5s: «Sono spinti in maniera chiara dall’invidia sociale: l’87 per cento dei parlamentari dell’altra legislatura non aveva fatto neanche una dichiarazione dei redditi in tutta la vita. Non erano mai riusciti a fare nulla di buono in tutta la loro vita. Quello che è grave è che sono dei dilettanti assoluti: non sanno niente di pubblica amministrazione. Sono dei buoni a nulla, un grave pericolo sull’Italia e sull’Europa».