, oggi si deciderà chi sarà il prossimo governatore della Regione. Elezioni importanti per tutti i partiti politici, chiamati a un altro test dopo la consultazione di due settimane fa in Abruzzo. Ricordiamo che il territorio della Sardegna è ripartito nelle otto circoscrizioni elettorali di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari. Il complesso delle circoscrizioni, equivalenti alla vecchia suddivisione degli enti locali, forma il collegio unico regionale ai fini del calcolo dei voti attribuiti ai candidati alla carica di Presidente della Regione e dell’attribuzione e del riparto dei seggi tra le coalizioni e i gruppi delle liste. Qui di seguito i seggi assegnati: Cagliari 20, Sassari 12, Nuoro 6, Olbia-Tempio 6, Oristano 6, Carbonia-Iglesias 4, Medio Campidano 3, Ogliastra 2 e, infine, il seggio destinato al secondo piazzato tra i candidati presidenti. (agg di Massimo Balsamo)
COME FINÌ NEL 2014
E’ corsa a sette alle elezioni regionali in Sardegna, importante test elettorale dopo la consultazione in Abruzzo. Come vi abbiamo spiegato, è eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti, se il candidato eletto ottiene almeno il 25 per cento dei voti, con le liste che lo appoggiano destinate ad avere la maggioranza dei seggi in consiglio. Cinque anni fa prevalse il Centrosinistra con Francesco Pigliaru: 42,45 per cento di consensi, con il Partito Democratico che si è attestato al 22,07 per cento. Ugo Cappellacci del Centrodestra si fermò al 39,65 per cento, con Forza Italia primo partito della coalizione (18,52 per cento). Michele Murgia fermo al 10,30, Mauro Pili al 5,72 per cento, in coda l’indipendentista Pierfranco Devias (1,03%) e il candidato di Movimento Zona Franca Luigi Amedeo Sanna (0,84). (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ELEZIONI SARDEGNA 2019: LISTE E CANDIDATI
Come si vota all’appuntamento atteso dalla Sardegna per domenica 24 febbraio. Le Elezioni Regionali dove si attende il rinnovo del Consiglio Regionale (ricordiamo, Regione a Statuto Autonomo) e soprattutto l’elezione del nuovo Presidente di Regione dopo l’esperienza del Governo Pd con Francesco Pigliaru alla guida dell’Isola negli ultimi 5 anni. I seggi resteranno aperti dalle ore 7 fino alle 22, con lo spoglio che comincerà però lunedì mattina a partire dalle ore 06:30. Prima di capire quando e come si vota per le Regionali – con tutte le istruzioni che potete trovare qui sotto – occorre ricordare che in lizza vi sono ben 7 candidati con diverse liste ad essi collegati: Massimo Zedda (sindaco di Cagliari, sostenuto da Pd, Liberi e Uguali, Campo progressista e altre sei liste di centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Christian Solinas (Partito d’Azione, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e liste di centrodestra), Mauro Pili (Sardi liberi, Unidos e Progres), Paolo Maninchedda (Partito dei sardi) Andrea Murgia (Autodeterminatzione) e infine la lista Sinistra sarda che candida Vindice Lecis, sostenuto anche da Rifondazione e Comunisti italiani. Il sistema elettorale vigente in Sardegna prevede l’elezione diretta del Presidente con l’eletto che ottiene la maggioranza relativa dei voti: se il presidente eletto ottiene una percentuale di preferenze compresa tra il 25% e il 40%, le liste a lui collegate ottengono di diritto la maggioranza dei seggi all’interno del consiglio regionale pari al 55%. Nel caso in cui il candidato superasse il 40% la percentuale dei seggi sarà del 60%. La soglia di sbarramento prevista per le Regionali è del 10% per le coalizioni, del 5% per le singole liste non coalizzate.
SCHEDA ELETTORALE: COME SI VOTA IN SARDEGNA
Per poter votare alle Elezioni Regionali in Sardegna occorre presentarsi presso il proprio seggio elettorale muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o si sia deteriorata, come segnala la sezione “Come si vota alle Regionali” sul portale della Regione Sardegna, «si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo rivolgendosi, anche negli stessi giorni della votazione, all’Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali». Ad ogni singolo elettore viene consegnata un’unica scheda di colore verde dove si può esprimere il proprio voto sia per un candidato alla Presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali, anche non collegata al Presidente votato. In Sardegna è previsto infatti il voto disgiunto, con l’elettore che può dunque votare una lista (e un voto di preferenza) e un candidato presidente non collegato; è possibile esprimere poi uno o due voti di preferenza per i candidati consigliere delle liste circoscrizionali indicando il cognome ovvero il nome e il cognome dei candidati prescelti. Nel caso di due preferenze per consiglieri regionali, esse devono seguire la regola di genere per cui i due consiglieri dovranno essere di sesso diverso nella stessa lista circoscrizionale.