Christian Solinas è il nuovo presidente della Regione Sardegna, il candidato del Centrodestra si è imposto nettamente sugli avversari con oltre il 48 per cento. Intervenuto in conferenza stampa, ha commentato: «Ringrazio tutti gli elettori che hanno voluto dare fiducia a me e alla coalizione. Il mio pensiero va alla gente comune. Ai sardi che gioiscono e soffrono per tirare avanti con la famiglia e cercare un lavoro e che hanno a che fare con la sanità e con i trasporti. Tutti temi che hanno bisogno di discontinuità e cambiamento». Una battuta sugli avversari: «A tutti i sacerdoti del testa a testa voglio dire che i sardi hanno premiato chi è stato tra la gente, da nord a sud, da est ad ovest, incontrando persone, nelle piazze e nelle case, stringendo mani e facendo selfie». Come riporta L’Unione Sarda, il nuovo governatore si è soffermato sulle priorità: «Da domani si comincia a lavorare per dare risposte a tanti temi. Partiremo dal problema della sanità, per riformarla, così come riformeremo gli enti locali, per eliminare il superfluo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SOLINAS VERSO LA VITTORIA

Christian Solinas, candidato governatore del centrodestra alle elezioni regionali della Sardegna, era il favorito dai sondaggi e la primissima fase dello spogliosembra confermarlo. L’uomo che ha messo insieme la coalizione composta dai partiti di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, veniva dato dagli exit poll realizzati da Opinio Italia e diffusi ieri sera dalla Rai con un consenso compreso tra il 36,5% e il 40,5%, di poco avanti rispetto al candidato del centrosinistra, Massimo Zedda, dato tra il 35% e il 39%. Quando sono state scrutinate solo 2 sezioni nel Sulcis e nell’Oristanese, Solinas ha ottenuto il 47,4% delle preferenze, a fronte del 34,81% di Zedda. Numeri che come ricorda Repubblica sono ancora troppo parziali per fornire un valore generale, ma confermano la tendenza che vedrebbe in testa il candidato della coalizione di centrodestra. Sarà lui il nuovo presidente della regione Sardegna? (agg. di Dario D’angelo)



CHRISTIAN SOLINAS CI CREDE

Elezioni regionali in Sardegna, è Christian Solinas il candidato presidente del Centrodestra: il segretario del Partito Sardo d’Azione ha messo d’accordo Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con Matteo Salvini che punta su di lui dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi. Eletto senatore della Repubblica nelle liste della Lega nel collegio plurinominale Sardegna – 01, l’ex Assessore dei Trasporti e consigliere regionale ha le idee chiare sul progetto che attende la sua possibile giunta: «C’è una grande voglia di discontinuità e cambiamento nei sardi, la speranza di un progetto politico che dia a tutti l’orgoglio di restare in quest’isola, trovare l’aspirazione dei propri sogni realizzata, poter gioire del fatto di essere sardi e di non fuggire dopo aver studiato e visto i sacrifici della famiglia per la sua istruzione. Sicuramente sulla sanità andrà abrogata la riforma della rete ospedaliera che ha creato tanti danni, dobbiamo tenere i presidi e le cure più vicine al territorio e ai pazienti».



CHRISTIAN SOLINAS, CONFERENZA CON I LEADER DEL CENTRODESTRA

Giovedì si è tenuta la conferenza stampa dei leader del centrodestra insieme al candidato governatore Christian Solinas, che ha ribadito: «E’ una campagna elettorale importante per dare discontinuità a cinque anni di governo Pd e Centrosinistra che hanno creato disastri veri in settori strategici della nostra isola». Ecco l’analisi di Giorgia Meloni: «C’è un presidente uscente del Pd che non si è ripresentato, evidentemente consapevole di non poter rivendicare cinque anni di buon governo. Come per l’Abruzzo, pensiamo che con un governo regionale capace si possano cambiare le sorti di questo territorio. La Sardegna ha una distanza ampia tra la sua ricchezza e la sua ricchezza potenziale, si può davvero fare la differenza. La prima cosa che noi vogliamo fare è colmare il gap che purtroppo allontana la Sardegna dalla possibilità di competere alla pari con le altre regioni».

BERLUSCONI: “PROGRAMMA SCRITTO E CONDIVISO

Queste le parole di Matteo Salvini: «Poche parole ma fatti concreti. Sono orgoglioso di non aver usato la forza o i manganelli, ho sempre detto mai un manganello ai danni di un pastore, preferisco la fatica e l’incontro. Le posizioni erano lontane e si sono riavvicinate. C’è bisogno di più energia e c’è bisogno di dire dei sì: c’è chi dice di no al metano in Sardegna e questo non è possibile. Servono più strade, più porti e più aeroporti: abbiamo tutte le buone intenzioni di fare l’accoppiata governo della regione Sardegna e governo Nazionale. Se i governatori del Pd non si ricandidano vuol dire che si vergognano per quanto fatto». Ed ecco l’endorsement di Silvio Berlusconi, che si è soffermato anche sulla protesta dei pastori sardi: «Il programma della prossima giunta di Centrodestra lo abbiamo scritto e condiviso tutti insieme. Abbiamo trovato un candidato che crediamo sia ottimo non solo per vincere le elezioni ma anche per governare bene cinque anni. Abbiamo avuto un colloquio interessante con il ministro dell’agricoltura in Europa, che invierà in Sardegna una formazione di esperti per cercare di dare una mano e ci ha messo a disposizione una parte importante di quei 191 milioni per la promozione dei prodotti europei, in particolare per i prodotti sardi e per quell’ottimo prodotto che è il pecorino romano».