«Grazie a tutti voi per la fiducia e la speranza che avete riposto in me»
, così su Facebook il neo presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. Il candidato del Centrodestra ha sbaragliato la concorrenza di Zedda e Desogus con il 47,8 per cento dei consensi. Grande soddisfazione in casa Forza Italia, con il leader Silvio Berlusconi che ha commentato in una nota: «Per la Sardegna oggi comincia una stagione nuova, tornerà a crescere, risolverà i suoi problemi con il modello di buon governo del centrodestra che funziona in tante regioni italiane. Il centrodestra si conferma anche in Sardegna la maggioranza naturale degli italiani che in tutte le tornate elettorali regionali dopo il 5 marzo 2018 hanno premiato l’unità della coalizione. In questo ambito si è confermata essenziale la funzione di Forza Italia che anche in Sardegna ha dato vita a liste civiche con suoi esponenti che naturalmente sul piano politico vanno sommate ai voti di Forza Italia. Desidero congratularmi con Christian Solinas e con tutti gli eletti di Forza Italia e del centrodestra. Ringrazio anche le azzurre e gli azzurri della Sardegna, i nostri candidati, il coordinatore regionale, i parlamentari, gli amministratori locali e i molti militanti che ho visto impegnati con generosità e dedizione durante la campagna elettorale. A tutti loro voglio ribadire che sarò vicino al nuovo governo regionale per garantire la realizzazione concreta del nostro programma». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ZEDDA AMMETTE LA SCONFITTA
Ora anche il candidato sfidante riconosce la sconfitta e dunque si può dirlo in attesa della conferma matematica certa: Christian Solinas è il nuovo Governatore della Sardegna avendo vinto, anzi stravinto, le Elezioni Regionali assieme al gruppo unito del Centrodestra (con Lega trainante). «Il risultato dà la vittoria al centrodestra», ha spiegato poco fa dalla sua sede elettorale Massimo Zedda, mentre il vincitore Solinas ha fatto sapere «Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia, è stato premiato il progetto di governo che abbiamo presentato. Non ho mai visto un testa a testa, che non rispondeva al vero, 14 punti di vantaggio rappresentano un dato incontrovertibile». Dopo uno spoglio durato praticamente tutta la giornata (e non è ancora finito, siamo a 1472 sezioni scrutinate su 1840), il candidato del Cdx ora nuovo Presidente ha ottenuto il 47,8% mentre Zedda e il Pd si fermano al 33,1%: crollo totale del M5s, l’unico giudizio che era chiaro fin dai primi exit polls, addirittura troppo “teneri” con il risultato di Desogus. Per Salvini comunque dopo i risultati delle Regionali «non ci sarà nessuna ripercussione nel Governo. Presto vedrà Di Maio per i prossimi passaggi economici. Confortarlo? Non c’era bisogno lo facessi io: sull’esecutivo abbiamo dato entrambi la nostra parola e la manterremo». Sul fronte delle singole liste, Pd in testa al 13,1%, Lega all’11% appena davanti al Partito d’Azione (la lista del Governatore eletto Solinas), mentre crolla il M5s al 9% dopo aver preso il 40% solo 12 mesi fa.
SALVINI, “LEGA-PD, SIAMO 6 A 0”
Quando ormai si è giunti al giro di boa dello spoglio Regionali, si può ormai dire che Christian Solinas sia il nuovo Presidente della Regione: a metà delle sezioni scrutinate, a 1187 su 1840 totali, il candidato del Centrodestra è al 47,7% mentre il sindaco di Cagliari del Pd non riesce ad andare oltre il 33,2%. Il crollo del M5s è invece sotto gli occhi di tutti, con un 11,2% preso dopo che solo nel marzo 2018 Di Maio aveva raccolto il 40% su tutta l’isola sarda: «E’ un risultato netto e chiaro e per M5s non è quello delle aspettative, ma vorrei chiarire che non ero già convinto di perdere: sapevo già che sarebbe stata una partita molto difficile», ha fatto sapere il candidato grillino Desogus, molto amareggiato per il risultato non del tutto aspettato in queste Elezioni Regionali. Per il leader della Lega invece è l’ennesimo nuovo trionfo elettorale dopo le ultime Politiche Nazionali: «Dalle politiche a oggi, se c’è una cosa certa è che su sei consultazioni elettorali la Lega vince 6 a zero sul Pd» attacca Matteo Salvini spiegando come «Anche sull’isola, dopo il Friuli, il Molise, Trento, Bolzano e l’Abruzzo, i cittadini hanno scelto di far governare la Lega. E come in Abruzzo, anche in Sardegna è la prima volta che ci presentiamo alle regionali. Grazie a tutti». Guardando i dati calcolati da YouTrend solo Lega e FdI tengono “botta” dopo un anno: M5s perde 297mila voti, Pd 29mila, Forza Italia 69mila.
SPOGLIO ANCORA AL RILENTO
Manca ovviamente ancora l’ufficialità
dato che, come già detto, lo spoglio delle schede per quanto riguarda le elezioni Regionali 2019 andate in scena ieri in Sardegna procede davvero a rilento. Infatti con poco più del 30% delle sezioni scrutinate (720 su 1840) il candidato del centrodestra, Christian Solinas, veleggia verso la vittoria con un notevole margine rispetto alo sfidante espressione del centrosinistra, Massimo Zedda: 48,15% a 32,90% il risultato parziale, mentre si conferma il notevole distacco di Francesco Desogus del Movimento 5 Stelle che si ferma al momento all11%. Insomma, ancora una volta è stato sovvertito quando dicevano gli exit poll che parlavano di uno scarto davvero minimo tra Solinas e Zedda e nell’ordine di un solo punto percentuale. (agg. di R. G. Flore)
CDX AVANTI COL 47,24%
Continua, seppure a rilento per via del complesso meccanismo previsto in questo caso, lo spoglio delle schede relativo al voto di ieri per le Regionali 2019 in Sardegna: quando sono ancora 299 su 1840 le sezioni scrutinate continua a essere in vantaggio il candidato della lista di centrodestra, Christian Solinas col il 47,24% delle preferenze staccando così per adesso Massimo Zedda, sindaco di Cagliari ed espressione della ‘coalizione’ di centrosinistra di quasi 12 punti percentuali (34,03%). Confermato invece il pessimo risultato di Francesco Desogus, candidatosi tra le fila del Movimento 5 Stelle, che al momento raggiungerebbe solo il 10,86% di consensi. Molto più staccati nelle retrovie invece Paolo Maninchedda del Partito dei Sardi (2,83%), Mauro Pili (Sardi Liberi, 2,51%) e le altre liste. Per quanto riguarda gli altri dati che stanno arrivando dall’isola, pare che siano state scrutinate quasi 100mila schede mentre sono solo 72 i Comuni, su un totale di 377, che hanno completato le procedure. (agg. di R.G. Flore)
SOLINAS DAVANTI A ZEDDA
Quando le sezioni scrutinate in Sardegna sono 121 su 1840 i risultati e la forbice dei due candidati favoriti si allargano sempre più: Solinas arriva al 48,57% delle preferenze con 15.673 voti mentre il suo diretto avversario del Centrosinistra Zedda non va oltre il 33,42% con 10.784 voti. Si conferma assai negativo il dato del M5s, stimato al 10,57% con 3411 voti, mentre le schede bianche registrate sono state per ora 292 e quelle nulle 35 (quello nulle con errori all’interno sono 748) riporta la Regione Sardegna. Al momento sono solo 33 i Comuni su 377 che hanno completamente concluso tutte le operazioni di scrutinio: il ritmo dello spoglio è al rilento perché si è deciso di effettuare i dati solo in forma aggregata a ci si aggiunge la necessità di scrutinare «ogni scheda contestualmente per i voti per il presidente e per i voti di lista», spiega Repubblica. La procedura è lunga e complicata dal fatto che la legge elettorale sarda prevede il voto disgiunto e le preferenze: Luigi Di Maio, a differenza di quanto avvenuto in Abruzzo, interviene già a fare un primo commento al disastro (per ora) occorso al M5s, e spiega «per il governo non cambia nulla. Io non vedo nessun problema. Ovviamente i dati ufficiali non si conoscono ancora. Ma noi siamo ‘positivi’ perché per la prima volta in Sardegna entriamo con consiglieri regionali».
PRIMI RISULTATI ELEZIONI REGIONALI
Sarà uno spoglio lungo e al rilento quello delle Elezioni Regionali Sardegna 2019: dopo la chiusura dei seggi ieri sera alle 22 e l’uscita dei primi exit poll che davano una sfida con testa a testa tra Christian Solinas (candidato Presidente del Centrodestra unito) e Massimo Zedda (sindaco di Cagliari, candidato dal Centrosinistra), stamane alle 7 i seggi sono stati riaperti per lo spoglio in diretta per le prossime ore. I primi risultati ufficiali arriveranno non prima del pomeriggio, ma intanto i primi dati che emergono danno un vero grande sconfitto: il Movimento 5 Stelle, dato sia negli exit poll che nelle prime sezioni scrutinate con voti dimezzati se non peggio rispetto alle Politiche di un anno fa. Il dato definitivo dell’affluenza alle Regionali ha visto una positiva partecipazione alle urne: su 1.470.401 aventi diritto si sono recati alle urne 790.709 elettori, ossia il 53,77%. I dati saranno aggregati secondo quanto stabilito dal sistema elettorale della Regione con Statuto Speciale: i Comuni che hanno da una a 10 sezioni forniranno il dato ad ultimazione delle operazioni (100%), quelli tra 11 e 30 sezioni quando si arriverà al 50% dello scrutinio, mentre per i Comuni più grandi quando si arriverà al 25%.
I PRIMI DATI
svolte dal consorzio Opinio Italia, Solinas dovrebbe stanziarsi tra il 36,5 e il 40,5%, mentre Zedda per il Centrosinistra è al momento tra il 35 e il 39%: ben più indietro il Movimento 5 Stelle che con Francesco Desogus otterrebbe tra il 13,5 e il 17,5%. Attenzione però con i dati delle prime sezioni scrutinate nelle 8 circoscrizioni elettorali in Sardegna: Pd-LeU sono in vantaggio guardando le prime 6 sezioni, con un 42,91%, Solinas 38,19% e Desogus al 9,85%. Seguono Paolo Maninchedda (PdS) 5,54%, Mauro Pili (Sardi liberi) con il 1,64%, quindi, Vindice Lecis (Sinistra Sarda) con l’1,02% e Andrea Murgia (Autodeterminazione) con lo 0,82%. Dati troppo isolati e troppo “esigui” per poter dare un segnale generale sui punti che già emergevano con gli exit poll: le liste del Centrodestra fanno benissimo, molto meno bene il candidato Presidente Solinas, mentre è al contrario la situazione nel campo del Centrosinistra con il grande recupero di Zedda che però potrebbe non bastare al termine dello spoglio, in diretta per tutto il giorno con aggiornamenti anche qui sul nostro portale.
SPOGLIO REGIONALI SARDEGNA: M5S IL VERO SCONFITTO
«Due sono i dati di queste regionali in Sardegna: il crollo disastroso dei 5 Stelle e un certo rallentamento dell’effetto Salvini – spiega Francesco Giro, senatore di Forza Italia -. Non si conosce ancora il risultato elettorale e c’è già la tentazione di lasciare ‘solo’ Solinas. Ora alle europee può accadere davvero di tutto. Chi nel voto di maggio pronosticava una marcia trionfale dei giallo-verdi credo che abbia, da oggi, più di un motivo per dubitare». I grillini e Di Maio rischiano di prendere una nuova batosta dopo le Elezioni in Abruzzo, mentre per la Lega il dato è tutto da attendere per capire quanto il “traino Salvini” sia servito per vincere le Elezioni Regionali e guadagnare la poltrona del Governatore con Christian Solinas. Secondo Enrico Letta, ex premier Pd (che ieri ha polemizzato con il silenzio elettorale “rotto” dal Ministro Salvini), un dato su tutti è da considerare: «Quello che mi colpisce è l’estrema volatilità del voto. C’è chi prende il 40% a marzo e dopo pochi mesi perde tutto. Vedo che la Lega prende piede, quindi il M5S deve interrogarsi sulla sua strategia. Fin qui poi vedo un’ottima performance del centrosinistra».