Rocco Casalino non ci sta a passare per il “deus ex machina” che ha organizzato il finto depistaggio sul fronte Rimborspoli, “costringendo” Giulia Sarti a denunciare l’ex fidanzato. «La deputata si è coperta dietro il mio nome con l’ex compagno, io tutelo il M5s, non i parlamentari», fa sapere in una nota il portavoce del Movimento e del Premier Giuseppe Conte. Intimato dalle Iene sul fronte Rimborsopoli, Casalino ha poi aggiunto come «Se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l’avrei immediatamente riferito al Capo politico e ai Probiviri. Io non tutelo i parlamentari, ma il Movimento, come sanno tutti». Il Partito Democratico intanto ha chiesto al Presidente del Consiglio di riferire in Aula sulla posizione di Rocco Casalino nell’affaire Giulia Sarti la quale, dopo la nota di ieri e la sospensione, non ha più voluto commentare nulla in merito lasciando “fermi” anche tutte le pagine social dal 25 febbraio scorso in poi.
L’EX DI SARTI, “ORA MI PRENDO LA RIVINCITA”
Riesplode come un fulmine a ciel sereno il caso rimborsopoli nel Movimento 5 Stelle: Giulia Sarti, uno dei volti più noti all’interno degli stessi pentastellati, si è autosospesa dal M5s e si è dimessa dal ruolo di presidente della commissione giustizia. E’ questo il tornado che giunge a seguito dell’esito dell’inchiesta sui rimborsi gonfiati, che ha stabilito come sia stata la stessa Sarti ad appropriarsi indebitamente di importanti somme di denaro, e non l’ex fidanzato, come invece sostenuto inizialmente dalla stessa grillina. «Adesso mi voglio prendere una rivincita – le parole di Bogdan Andrea Tibusche, l’ex compagno della Sarti, ai microfoni del Corriere della Sera – mi hanno massacrato, mi hanno fatto passare per un delinquente. ma ora voglio parlare di tutto, racconterò e farò anche altri nomi. Ora però mi godo quello che è successo, sono felicissimo, finalmente mi sono tolto questo peso». Il legale Mario Scarpa, che rappresenta Tibusche, ha spiegato che il suo cliente è al momento fuori dall’Italia, «ma presto tornerà perché stiamo valutando se presentare una denuncia per calunnia oppure chiedere un risarcimento. Il mio cliente in questa storia ha subito danni pesantissimi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RIMBORSOPOLI, GIULIA SARTI AUTOSOSPESA DAL M5S
Tiene banco in casa M5s lo scandalo rimborsi, con Giulia Sarti che si dimessa da presidente della Commissione Giustizia e si è autosospesa dal Movimento. Vi abbiamo raccontato il retroscena de Le Iene con l’incontro con Rocco Casalino, il programma di Italia 1 che ha precisato: «Avremmo voluto farle ulteriori domande, e le avevamo dato appuntamento proprio fuori dalla Camera dei deputati terminati i lavori. Ma a quel punto è scomparsa e non è stata più reperibile». Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera del Pd, ha commentato: «Dopo le dimissioni e le dichiarazioni della presidente della commissione Giustizia, Giulia Sarti, il portavoce di palazzo Chigi Rocco Casalino e la responsabile comunicazione del Movimento 5 stelle Ilaria Loquenzi devono chiarire ai magistrati se hanno fatto pressioni su una deputata della Repubblica per dichiarare il falso. È inevitabile che Casalino e Loquenzi vengano interrogati al più presto. Anzi, farebbero bene a presentarsi spontaneamente di fronte ai pm di Rimini, in ossequio alla trasparenza». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FILIPPO ROMA DA CASALINO
Dopo la notizia dell’autosospensione della deputata Giulia Sarti dal Movimento 5 Stelle sono ancora “Le Iene” a lanciare l’ultima “polemica” preannunciando novità sul fronte “Rimborsopoli”: qualche minuto prima di questa decisione, scrivono Le Iene sul loro portale web, l’ex Presidente della Commissione Giustizia era al telefono con Rocco Casalino «che la informava che davanti a lui c’era Filippo Roma de Le Iene con in mano i messaggi che potrebbero scagionare il suo ex fidanzato Bogdan Andrea Tribusche dall’affaire Rimborsopoli». Il messaggio fatto leggere a Casalino è quello che la Sarti avrebbe mandato all’ex fidanzato all’epoca dei fatti, «Tesò, mi hanno chiesto di denunciarti per salvarmi la faccia»: Bogdan avrebbe poi risposto se erano state le Iene ad intimarla a fare un’uscita del genere, ma secondo quanto riportato dal Corriere dei Romagna, Giulia Sarti avrebbe risposto «No, no, me lo ha chiesto Ilaria con Rocco per salvarmi la faccia». A quel punto Filippo Roma prova ad incalzare Casalino su questi messaggi ma lui mostra la chat completamente cancellata, come scrivono ancora Le Iene sul loro sito: poi la chiosa, che riportiamo per intero «Casalino chiama Giulia Sarti, che informata che c’è lì Filippo Roma scoppia a piangere. E poco dopo esce l’agenzia con le dimissioni», e così si spiega anche il perché di quella precisazione finale fatta dalla Sarti nella nota ufficiale, «Né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata».
GIULIA SARTI SI AUTOSOSPENDE DAL M5S
Il caso Rimborsopoli nel M5s è tutt’altro che esaurito e dopo oltre un anno arriva una svolta clamorosa: dopo la richiesta di archiviazione dell’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan, la deputata grillina Giulia Sarti ha annunciato di essersi autosospesa dal Movimento 5 Stelle e congiuntamente anche dalla Presidenza della Commissione Giustizia alla Camera. La portavoce M5s aveva denunciato più di 12 mesi fa il suo ex fidanzato – consulente informatico di origini rumene – per aver annullato alcuni bonifici inviati dalla Sarti al fondo per il micro credito del Mef, l’obbligo sottoscritto da ogni parlamentare dei Cinque Stelle all’inizio di ogni legislatura. Furono Le Iene a scoperchiare l’inchiesta “Rimborsopoli” proprio su tutti quei parlamentari grillini che non risultavano adempienti alla regola interna del Movimento fondato da Beppe Grillo e Roberto Casaleggio: tra di loro c’era proprio Giulia Sarti che però incolpò l’ex fidanzato di aver bloccato e annullato quei bonifici per appropriarsi della cifra (circa 20mila euro). Un anno fa, quando i pm lo interrogarono, Bogdan spiegò che se avesse agito sul conto corrente della deputata M5s tra le più strette collaboratrici di Bonafede e Di Maio, «lo avevo fatto con la consapevolezza di lei e avendone le password». Consegnò ai giudici anche l’intera chat in cui Giulia Sarti annunciava la querela per potersi togliere dall’imbarazzo delle restituzioni “fantasma”.
LA NOTA DI GIULIA SARTI: “MI AUTOSOSPENDO DAL M5S”
Oggi la decisione ultima del procuratore capo, Elisabetta Melotti e del pm Ercolani, che hanno firmato la richiesta di archiviazione: «non vi furono reati» e ora sarà solo il Gip a dover decidere se vi siano opposizioni alla richiesta o la completa archiviazione. «A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della Commissione giustizia della Camera e, a tutela del MoVimento 5 Stelle, mi autosospendo». Questa la nota con la quale Giulia Sarti, portavoce del MoVimento 5 Stelle e presidente della Commissione giustizia, di fatto “ammette” le proprie colpe: «In questa occasione, tengo anche a precisare che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata», conclude Sarti. Interpellato dall’Adnkronos, Andrea Bogdan lascia intendere che il caso non finirà qui «ci saranno sviluppi»: insomma, la Sarti che si è sempre difesa dall’accusa di “furbetta” contro il suo stesso Movimento, oggi vive il momento di massima difficoltà lasciando un partito – in attesa della decisione dei probiviri e del Garante M5s (Beppe Grillo) – già di per suo sconvolto dalla batosta in Sardegna e dalla riorganizzazione voluta dal vicepremier M5s.