Si apre con una smentita la giornata di ennesima tensione all’interno del Governo gialloverde, questa volta del Ministro Giovanni Tria che si è trovato “tirato in ballo” nei retroscena sui quotidiani per quanto avvenuto all’interno della riunione di Governo ieri sera a Palazzo Chigi. Dopo il flop M5s in Sardegna e la conseguente sferzata di Di Maio sul nuovo Movimento che sarà, dopo il successo di Salvini e le ultime stoccate del Ministro dell’Economia al collega dei Trasporti Toninelli sulla Tav, il premier Conte ha convocato tutti per una riunione di “sistema” in cui fissare il punto per le prossime settimane. Dal Decretone alla legittima difesa (ieri rinviata proprio per la “maretta” interna alla maggioranza), passando per gli “spettri” sulla Manovra bis richiesta dall’Europa oltre alle prossime nomine: tutto insieme, tutto da decidere e tutto da dirimere con due gruppi di maggioranza, Lega e M5s, agli attuali antipodi di successo e consenso. In tutto questo il Messaggero (e non solo) oggi riportavano di tensione fortissima nel vertice di Palazzo Chigi con Tria furioso contro soprattutto il M5s e Di Maio, «Ma così non si può andare avanti. Voi pensate che il problema è la Tav. Certamente lo è, ma non il solo. E’ tutto bloccato, fermo!». Non solo, Tria avrebbe anche detto «Guardate che loro vi hanno già abbandonato» dove per “loro” intende associazioni di artigiani, commercianti, industriali, insomma l’Italia produttiva.
LA SMENTITA DI TRIA E LO “STALLO”
Il titolare del Mef è dunque costretto alla smentita ufficiale con una nota proprio in riferimento al vertice-furia di ieri sera con Salvini, Di Maio e Conte: «Non ho mai parlato di aumenti dell’Iva né di manovre sui conti pubblici – non c’è nessun contrasto in seno al governo su questi temi. Temi che peraltro ieri non sono stati oggetto di nessuna decisione», spiega Giovanni Tria non prima di smentire anche i presunti incontri con imprenditori a Milano, «non ho mai riferito di presunte discussioni avute nel corso di una presunta cena con imprenditori a Milano. È una cena mai avvenuta, è mesi che non sono a Milano». Insomma, niente Manovra bis (per ora almeno, come già detto dallo stesso Tria qualche giorno fa) e neanche aumenti dell’Iva: «Nessuno verrà mai a investire in Italia se il Paese mostra che un governo che cambia non sta ai patti, cambia i contratti, cambia le leggi e le fa retroattive», questo era però stato ieri la “tirata d’orecchi” fatta da Tria contro Toninelli e l’intero gruppo M5s che preferisce bloccare le opere anziché dare il via libera così necessario per far ripartire la nostra economia. Ma allora questo vertice di Palazzo Chigi, di cosa ha parlato? Al momento sappiamo solo che tra le nomine in discussione, solo Tridico all’Inps ha ottenuto il via libera, mentre su tutte le altre (Snam, Fincantieri e molt’altro) lo stato è ancora servito. In attesa che passi in questi giorni il Decretone, l’impressione è che i rapporti interni tra Lega e M5s debbano ancora essere ben ricalibrati..