Michele Santoro si scaglia contro la Lega: il conduttore televisivo ha inviato una lettera al Presidente della Camera Roberto Fico, al presidente della Commissione di Vigilanza Rai e al presidente Rai. Il motivo? «Contro di me iniziativa senza precedenti del Carroccio». Gli esponenti del partito guidato da Matteo Salvini avrebbero presentato «un’interrogazione o di un quesito in Commissione Parlamentare di Vigilanza»: «Si chiedeva alla Rai “di sapere se a Santoro sia stato affidato dal Direttore di Raidue, Carlo Freccero, il compito di lavorare a un programma d’informazione e con quali compensi”». Santoro, che si era candidato per il CdA della Rai, prosegue nella lettera, riportata dall’Huffington Post: «Non solleva, infatti, obiezioni di merito su fatti, accordi reali o (cosa che sarebbe comunque grave) trattative in corso. In assenza di qualsiasi notizia di stampa sull’argomento, utilizza voci di corridoio per diffondere falsi allarmi e costringere la Rai a chiudermi la porta in faccia. A scanso di equivoci, voglio precisare che discutere della conformità dei contratti e dei contenuti delle trasmissioni agli indirizzi parlamentari rientra perfettamente nelle prerogative della Commissione; ma ciò non può permettere di interferire sui diritti individuali e sulla libertà d’informazione che, fino a prova contraria, restano principi costituzionalmente garantiti».
ANZALDI (PD): “FRECCERO DOV’E’ FINITO?”
Prosegue Michele Santoro nella sua lettera: «”È vero che Santoro tornerà a collaborare con la Rai? E con quali compensi?”. Sono domande improponibili, ledono il diritto privato e impediscono a un professionista di svolgere liberamente la sua attività; inoltre una siffatta formulazione assume un grado di deterrenza nei confronti non di una collaborazione esistente ma di qualsivoglia ipotetica futura collaborazione, quando la Costituzione Italiana “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro, e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”». E conclude: «Noi giornalisti, in particolare quelli che lavorano o collaborano con la Rai, siamo sempre richiamati al rispetto di regole e regolamenti elaborati dai parlamentari in quanto espressione del popolo. Ma nemmeno il popolo può conferire loro l’autorità di agire offendendo i principi fondamentali a cui si ispira la nostra Repubblica. Almeno fino a quando resteremo una democrazia. Spero che il vostro intervento possa ristabilire un clima di rispetto, scoraggiare altre iniziative inopportune e fare in modo che ciascuno con le sue idee possa contribuire a far crescere civilmente e culturalmente il nostro Paese». Arrivano le prime reazioni dal mondo politico, ecco le parole del dem Michele Anzaldi: «Michele Santoro denuncia la vergognosa censura preventiva firnata Lega in Rai, ma da presidente Camera Fico arriva solo assordante silenzio. Lo stesso di Barachini e Casellati. Denuncia volto simbolo informazione non merita neanche una risposta? Fico ha così paura di Salvini? Sull’attacco preventivo senza precedenti della Lega contro Michele Santoro imbarazzante silenzio del direttore di rete Freccero, che invece tanto combattivo e loquace era stato per difendere la costosa puntata di Beppe Grillo. Dove è finito il direttore di Rai2?».