Bagarre politica dopo le parole di Matteo Salvini sulla riapertura delle case chiuse, anche i cattolici si schierano contro il ministro dell’Interno. Nel suo editoriale su Terris, don Aldo Bonaiuto ha commentato: «Colpisce la concezione sbagliata di coloro che pensano che il drammatico fenomeno della prostituzione schiavizzata si possa combattere riaprendo le case chiuse. Il business del mercimonio umano, così evidente a chiunque, non si può trasferire nelle casse di uno Stato che rischia di diventare il ‘pappone’ di giovani donne che, per vari motivi, sono costrette in prostitute». Prosegue il sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII: «Dietro a ogni essere umano che si prostituisce c’è sempre un drammatico stato di bisogno e, nella maggior parte dei casi, una condizione di sfruttamento, assoggettamento, schiavitù», sottolineando che «invece di prospettare investimenti sui più deboli, bisognerebbe innanzitutto lottare al fine di contrastare, sia i vari racket della prostituzione che i clienti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IRA PD

Nuova lite Lega-Movimento 5 Stelle, l’apertura di Matteo Salvini al ritorno delle case chiuse non è passata inosservata ai grillini. E anche il Partito Democratico si è scagliato contro il segretario federale del Carroccio, ecco le parole di Valeria Valente: «Giù le mani dalla Merlin! Salvini ancora una volta propone di riaprire le case di prostituzione. “Un modo per dare più libertà e più protezione alle donne”, dice. Altro che libertà: permettere allo Stato di guadagnare sul corpo delle donne si chiama sfruttamento, non libertà!». Questo il commento dell’ex ministro Valeria Fedeli: «No a un disegno preciso che dal ddl Pillon fino alla Merlin calpesta i diritti, la dignità, la libertà e i corpi delle donne». Infine, segnaliamo il comunicato congiunto del Segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani e della Responsabile del Coordinamento Donne della Cisl, Liliana Ocmin, nel quale si spiega che «all’uscita estemporanea del Ministro Salvini sul dramma della prostituzione, la Cisl ed il Coordinamento nazionale donne Cisl rispondono che continuiamo ad essere contrari alla riapertura delle case chiuse». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SALVINI: “SI ALLA RIAPERTURA DELLE CASE CHIUSE”

Matteo Salvini non l’ha mai nascosto ed è un suo antico cavallo di battaglia fin dai tempi in cui era consigliere nel Comune di Milano: la riapertura delle case chiuse. Si tratta dell’abbattimento della Legge Merlin che dal 1958 aboliva la regolamentazione della prostituzione, ed è un tema caro alla Lega: Salvini oggi a margine della consegna di Costa Venezia a Monfalcone ha ribadito la sua “battaglia” rispondendo ad una domanda specifica di alcuni cronisti in merito alla ricorrenza dello scorso 20 febbraio. «Ero e continuo a essere favorevole alla riapertura delle case chiuse», ha spiegato Salvini ammettendo anche subito dopo come «Non c’è nel contratto di governo, perché i 5S non la pensano così, però io continuo a ritenere che togliere alle mafie, alle strade e al degrado questo business, anche dal punto di vista sanitario» sia la strada giusta. Per la Lega, come è noto, il modello austriaco sulle case d’appuntamento è quello più efficiente: nello stesso tempo, con una battuta, Salvini è ben conscio che al momento ci sono problemi ben maggiori «Però non aggiungiamo problema a problema.. Chiudiamo quelli aperti, prima di riaprire le case chiuse».



PROSTITUZIONE, SCONTRO SALVINI-M5S

Da pochi giorni sono passati esattamente 61 anni dalla legge Merlin che prevedeva la chiusura delle case di tolleranza e l’introduzione, di fatto, di una serie di reati legati alla prostituzione. Un tema però sempre discusso, specie con l’esplodere della presenza di prostitute ai cigli della strada, con relative problematiche di sicurezza sia per le stesse donne che per i “clienti” che incappano nel reato di favoreggiamento della prostituzione. Intanto dal Veneto arriva il primo parere positivo e favorevole alla proposta di Salvini (circa un mese fa la Lega mise in campo un’iniziale legge che potesse portare alla liberalizzazione per combattere l’esercizio della professione secondo le modalità vigenti): «Esprimo grande soddisfazione per il parere favorevole espresso dalla quinta commissione sulla mia proposta di legge per la disciplina dell’esercizio della prostituzione: credo sia doveroso proporre soluzioni concrete a questo problema, che la legge Merlin ha solo aggravato», spiega Antonio Guadagnini, consigliere regionale di “Siamo Veneto” protagonista della relazione che prevede la creazione di un albo delle prostitute e l’ergastolo per chi invece ne sfrutta la prostituzione minorile.