Un convegno organizzato dall’Anpi di Parma sul tema Foibe e fascismo” sta sollevando un vespaio di polemiche per l’intento alquanto chiaro dai vari interventi previsti dal programma di incontri: “Foiba di Basovizza: un falso storico”, in pratica lo stesso “messaggio” lanciato da quel post “scandaloso” lanciato negli scorsi giorni dall’Anpi di Rovigo (qui l’intero caso, nel dettaglio) dove si azzardava «le Foibe sono una invenzione dei fascisti». Ecco che prima 3 parlamentari di Lega, Forza Italia e FdI lanciano un’interrogazione in aula – rispettivamente, Barbara Saltamartini, Roberto Novelli e Tommaso Foti – e poi direttamente il Ministro degli Interni Matteo Salvini fissano il problema: «E’ necessario rivedere i contributi alle associazioni, come l’Anpi, che negano le stragi fatte dai comunisti nel dopoguerra». Polemica che si allarga in queste ore anche per le immediate risposte lanciate dal presidente dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della sezione di Parma: «non siamo negazionisti». La Presidente della Commissione Attività Produttive alla Camera, Barbara Saltamartini, ha denunciato «Ancora una volta Anpi promuove iniziative negazioniste sulle Foibe. Ancora una volta si vuole negare l’eccidio dove migliaia di nostri connazionali furono barbaramente trucidati dai comunisti titini. Vergognatevi. Basta contributi pubblici a queste associazioni».



ANPI PARMA, “NON SIAMO NEGAZIONISTI, PERÒ IL FASCISMO…”

Durissimo anche il Presidente della Regione Friuli, Massimiliano Fedriga, che non accetta la “verità” promulgata dal convegno “patrocinato” dall’Anpi di Parma «La Regione si dissocia e condanna formalmente, convegni come quello promosso dall’Anpi a Parma, il cui unico fine non è la ricerca di verità storiche bensì lo svilimento di un dramma vissuto dalle comunità italiane sul territorio nazionale e su quello dell’ex Jugoslavia». Secondo il parlamentare FI Roberto Novelli «Non è più ammissibile dare legittimità a chi nega una tragedia come quella delle foibe. Chi lo fa – a Rovigo come a Parma come ovunque – è bene che sappia che offende la memoria delle vittime, oltre che violare una legge. Con tutto ciò che ne consegue». La difesa è affidata al presidente di Anpi Parma, Aldo Montermini, raggiunto dall’Ansa questo pomeriggio dopo il dilagare della polemica: «Nessun convegno negazionista e nessuna sponsorizzazione. Siamo di fronte ad affermazioni prive di ogni fondamento. Si tratta in realtà della quattordicesima edizione di una iniziativa, promossa dal comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica, che in occasione della giornata del ricordo, invita a riflettere, oltre che sulle foibe, anche sul ruolo che ha avuto l’occupazione fascista in quelle terre».



Per il n.1 dei partigiani emiliani, l’accusa di negazionismo è un “falso” anche perché non è il primo anno che avvengono convegni del genere, con l’Anpi presente anche in passato: «E’ un’iniziativa che l’associazione porta avanti per sottolineare quello che il fascismo ha fatto sul confine Orientale, la Jugoslavia occupata e i campi nessuno può negarli come gli 800 slavi imprigionati. Insomma, da nessuna parte si troverà mai scritto che le Foibe non esistono e voglio ribadire ancora con chiarezza che Anpi Parma non sponsorizza convengo ma partecipa al convengo e all’iniziativa che si svolge da ben 14 anni». Insomma, nessuna scusa ufficiale e per di più una “parziale” condivisione delle idee negazioniste appoggiando (e partecipando) al convegno, invece che dissociarsi: per questo le critiche restano e si propagano contro l’Anpi ancora in queste ore.

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