Ha scatenato vibranti polemiche l’incontro di Parigi tra i due esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, e i gilet gialli, presente anche il leader dei ‘liberi’ Cristophe Chalençon. Nessuna alleanza alle Europee, secondo i gilet jaunes, mentre in Italia si è scatenata la bagarre politica. Ira del Partito Democratico, ecco le parole di Lia Quartapelle: «Solo a me preoccupa che Di Maio si è trovato “d’accordo su tutto” con Chalencon, il leader dei gilet gialli che ha invocato la guerra civile e la sostituzione del primo ministro francese con il capo di stato maggiore dell’esercito?». Critica anche Annalisa Chirico, giornalista de Il Foglio: «Luigi Di Maio, in versione barricadera, incontra a Parigi il leader di un movimento straniero che ha invocato l’intervento militare contro il legittimo governo di quel paese. Di Maio forse dimentica di essere il vicepremier italiano. Noi invece ce lo ricordiamo ogni giorno». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GILET JAUNES: “NO ALLEANZE ALLE EUROPEE”
La grande apertura del Movimento 5 Stelle deve fare i conti la parziale chiusura dei gilet gialli. Chalecon, il leader dei gilet jaunes “liberi”, ha sottolineato che i due movimenti sono «praticamente d’accordo su tutto», ma ha aggiunto: «Non parliamo ancora di alleanza, ma certamente di dialogo». Il faccia a faccia con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista è durato due ore e mezza «senza alcun tema di attrito», ribadendo che alle Elezioni Europee non ci sarà alcun asse. Dura la presa di posizione del Partito Democratico, che critica aspramente il M5s per il summit con chi ‘invoca la guerra civile’. Ecco le parole di Davide Faraone: «Mentre l’Italia è bloccata, isolata, che fanno Cip e Ciop? Un salto in Francia dai gilet gialli e si fanno immortalare con #Chalencon, quello che invoca la guerra civile e che ha lanciato un appello ai militari in caso Macron non si fosse piegato. Capito in che mani siamo?». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“MOLTE LE POSIZIONI E I VALORI COMUNI”
«E’ appena terminato l’incontro tra Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Christof Chalencon, uno dei leader dei gilet gialli nella periferia di Parigi. Molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l’ambiente»
, questa la nota diramata dall’ufficio stampa di Luigi Di Maio al termine del summit tra M5s e gilet jaunes. Chalecon, definito il leader dei gilet ‘liberi’, nelle ultime settimane si è distinto per aver parlato di «guerra civile inevitabile» e in un recente post su Facebook ha commentato: «Lancio un appello a Macron o, se non vuole piegarsi, ai militari. Oggi spetta ai militari entrare in gioco per consentire l’insediamento di questo governo», chiedendo «un governo di transizione per sentire e ascoltare il popolo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SUMMIT M5S-GILET JAUNES A PARIGI
Nuovi sviluppi sull’asse Movimento 5 Stelle-gilet gialli
. Luigi Di Maio nelle scorse settimane ha offerto sostegno ai gilet jaunes, mettendo a disposizione anche la piattaforma Rousseau, e, dopo l’iniziale no di Drouet, le distanze sembrerebbero essere state colmate. Oggi, a sud di Parigi, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico e Alessandro Di Battista hanno incontrato il leader dei gilet gialli Cristophe Chalençon e i candidati alle elezioni europee della lista RIC di Ingrid Levavasseur. Come riporta Adnkronos, l’ufficio stampa del vicepremier ha parlato di «clima di grande entusiasmo», sottolineando: «Molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle tante battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l’ambiente». All’incontro hanno anche partecipato gli eurodeputati del MoVimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo, Tiziana Beghin e Ignazio Corrao.
DI MAIO-DI BATTISTA E GILET GIALLI: LE REAZIONI
«Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi»
ha scritto su Twitter Luigi Di Maio, pubblicando una foto che lo ritrae insieme agli esponenti dei gilet gialli. Un nuovo incontro si terrà nelle prossime settimane a Roma ma non mancano le polemiche per la “mossa” dei grillini. Mara Carfagna di Forza Italia ha attaccato: «La nostra politica estera: Vladimir Putin e George W. Bush che si stringono la mano a Pratica di Mare. La loro politica estera: difendere un dittatore comunista come Maduro e incontrare i Gilet Gialli. L’Italia è rossa di vergogna». Anche il Partito Democratico, con Ivan Scalfarotto, ha criticato aspramente Di Maio e Di Battista: «Un Vicepresidente del Consiglio in genere va all’estero in missione, in visita ufficiale, per incontrare il governo locale. Invece i nostri fanno “un salto” (!) in Francia per incontrare un movimento come i gilet gialli. Siamo ufficialmente in un film di fantascienza».
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