Bagarre in aula alla Camera per la scelta del governo di porre la fiducia sul dl Semplificazioni, con annesso respingimento della questione pregiudiziale di costituzionale presentata da Forza Italia. Vi abbiamo parlato del caos legato al concorso dei nuovi agenti di Polizia, con il sindacato Anip che si è scagliato contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Se l’emendamento dovesse andare avanti per volere della Lega e con quel contenuto lontano dal sentire dei poliziotti, il su segretario Salvini non dovrà mai più indossare la nostra divisa, avendo ingiustamente infranto il sogno di migliaia di ragazze e ragazzi che volevano e potevano indossarla a buon diritto». I partiti di opposizione continua a contestare la decisione dell’esecutivo M5s-Lega: attesi aggiornamenti nelle prossime ore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DL SEMPLIFICAZIONI, GOVERNO PONE FIDUCIA

E’ bagarre alla Camera, opposizioni contro il governo M5s-Lega: l’esecutivo gialloverde ha posto la fiducia sul dl Semplificazioni. Il decreto ieri è stato esaminato in Commissione attività produttive dopo aver ricevuto il via libera dal Senato il 29 gennaio 2019 e l’annuncio del ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha fatto scattare le vibranti proteste del Partito Democratico e di Forza Italia. Pentastellati e Carroccio hanno raggiunto negli scorsi giorni l’accordo sugli emendamenti da tagliare dopo i dubbi del Quirinale, con il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha optato per una moral suasion per asciugare il testo in vista dell’esame parlamentare.



DL SEMPLIFICAZIONI: RABBIA FI E PD

Enrico Borghi del Partito Democratico ha denunciato l’espropriazione del Parlamento ed ha commentato: «E’ diventata consuetudine da parte del governo del cambiamento di non dare al Parlamento la possibilità di esprimersi, in questo caso su un provvedimento sul quale è dovuto intervenire anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella». Federica Zanella ha rincarato la dose: «Ennesima fiducia posta sul decreto semplificazioni. Ma i 5 stelle non erano quelli che saltavano sui banchi del Governo contro una prassi definita antidemocratica? Adesso che ci sono loro è diventata democratica? È questo il cambiamento promesso?….IMBARAZZANTI». Queste, invece, le parole del forzista Simone Baldelli: «Ministro fa cadere il velo di ipocrisie del suo partito. Siamo in tempi di saldi e il ministro applica il tre per uno, mette una fiducia al prezzo di tre». Ricordiamo che negli ultimi giorni si è discusso molto del rischio legato al concorso dei nuovi agenti di Polizia, con «alcuni emendamenti del dl semplificazioni che non chiariscono i criteri di scorrimento della graduatoria». Lo stesso Franco Gabrielli aveva commentato: «Le strade sono due: rifare il concorso oppure attingere da chi ha passato solo la prima prova».

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