Anche il Partito Democratico dice la sua sul caos analisi costi-benefici della Tav. Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio, ha annunciato su Facebook: «Sto cercando di contattare l’ambasciata francese per verificare la possibilità di poter visionare, in qualità di deputato delle Repubblica Italiana, l’indagine costi benefici sulla Tav che ancora una volta il ministro Toninelli non ha voluto inviare al Parlamento nonostante le continue richieste pervenute anche da esponenti del suo stesso governo. Confido nella sensibilità politica dell’Ambasciatore che rappresenta, ad oggi, l’unico cittadino sul territorio nazionale ad aver ricevuto questo documento». Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni: «Se la Lega crede sia opportuno far cadere il governo per la Tav per noi non è un problema. A noi interessa fare le opere che migliorano la vita quotidiana dei cittadini, come la Asti-Cuneo, la Roma-Pescara, i collegamenti ferroviari per Matera e le autostrade digitali per le quali abbiamo appena semplificato gli iter autorizzativi», le parole dell’esponente M5s ai microfoni del Corriere della Sera. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL COMMENTO DI TONINELLI

Nessuno ha visto l’analisi costi benefici sulla Tav, al di fuori del ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli. Stamane il titolare del viminale, Matteo Salvini, era a Terni per un appuntamento con i suoi elettori, ed ha ammesso di non aver ancora potuto visionare l’analisi di cui sopra: «Perché – si chiede il vice presidente del consiglio – dei numeri che riguardano il futuro degli Italiani sono conosciuti prima a Parigi che a Roma? Io non cambio idea, l’Italia sulle grandi opere pubbliche deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro». Pronta è arrivata la replica del collega Di Maio (che potete trovare subito qui sotto), e successivamente ha parlato anche lo stesso Toninelli, che ha provato a dare una spiegazione a Salvini: «Abbiamo dato la relazione prima alla Francia – le parole a margine di un evento flashmob del Movimento 5 Stelle in piazza del parlamento – perché si tratta di un trattato internazionale. Oggi consegniamo l’analisi costi benefici sulla Tav alla commissione Ue, poi la darò a Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Matteo deve avere ancora un po’ di pazienza, quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TAV, ANALISI COSTI-BENEFICI: SCONTRO DI MAIO-SALVINI

Si riaccende lo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle sulla Tav. Matteo Salvini non ha preso bene la trasmissione dell’analisi costi-benefici alla Francia e sul tema è intervenuto anche il collega vice premier Luigi Di Maio: «Neanche io l’ho letta». Il leader politico grillino ha poi aggiunto nel corso della conferenza stampa indetta alla Camera: «Quando mi sveglio la mattina penso che da Roma a Pescara ci vogliono sei ore di treno, non al buco Torino-Lione: penso a collegare gli italiani con gli italiani e non gli italiani con i francesi. In questo Paese ci sono ben altri problemi: dopo un po’ gli italiani si stancano di dover parlare sempre della stessa cosa. Come ha sottolineato il Mit, siamo in totale simmetria comunicativa: perché alimentare quotidianamente sempre lo stesso dibattito? Andiamo avanti con i temi su cui siamo d’accordo e sulle priorità – conclude Di Maio – la Tav è un tema che ci vede divisi e sembra quasi che lo faccia appositamente ad alimentare un tema che ci vede divisi». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

LA RABBIA DI SALVINI

Fa discutere l’analisi costi-benefici commissionata dal ministro Toninelli riguardante la tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Lione a Torino e viceversa. In base ai dati stilati, emergerebbe un surplus negativo di 7 miliardi di euro per l’Italia, il che andrebbe ulteriormente a corroborare la tese del Movimento 5 Stelle, da sempre “No Tav”. Il documento sta creando non poco dibattito sul web e stamane ne ha parlato anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, che intervenendo da un comizio a Terni si è detto sorpreso dalla mossa del partito guidato da Di Maio: «Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro…». Il leader del carroccio non avrebbe quindi visto la relazione stilata, che sarebbe stata spedita immediatamente a Parigi. Salvini ha parlato anche delle insinuazioni in merito al possibile “scambio” Tav-Diciotti, e a riguardo il ministro ha spiegato: «Il prossimo che ne parla lo querelo. Perché non sta né in cielo né in terra. Magari quella era la vecchia politica. Io sono assolutamente sereno e tranquillo – ha aggiunto – ho fatto e farò il ministro dell’interno per difendere la sicurezza del Paese». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TAV, ANALISI COSTI-BENEFICI: IL COMMENTO DI ZAIA

L’analisi dei costi e dei benefici sulla Tav è stata consegnata al governo francese. Stando al documento stilato dal ministro dei trasporti Toninelli, il treno ad alta velocità comporterebbe un saldo negativo di 7 miliardi di euro. Un’analisi che ovviamente fa piacere al Movimento 5 Stelle, da sempre contraria alla Tav, un po’ meno a quasi tutti gli altri, a cominciare dalla Lega, che all’opposto dei grillini è favorevole alla costruzione del treno veloce. «A noi piacerebbe andare a Lione in treno, perché abbiamo difficoltà anche per arrivare a Milano», le parole del governatore del Veneto, Zaia, per fare il verso alle dichiarazioni di Toninelli dell’altro ieri («Chi se ne frega di andare a Lione»). Zaia ha aggiunto: «Da Venezia a Torino è ununicum imprenditoriale e sociale – ha proseguito Zaia – è fondamentale ricordare che queste opere sono strategiche perché entrano in un itinerario internazionale. Se quando hanno fatto l’Autostrada del Sole, in un momento in cui solo un italiano su dieci aveva l’auto, avessero fatto l’analisi costi-benefici oggi saremmo il terzo mondo». Simile il pensiero di Massimo Zanon, presidente di Confcommercio, secondo cui le grandi opere vogliono dire sviluppo, non fermarsi, far crescere l’Italia: «Lo sguardo è puntato sul Piemonte ma la Tav non è solo Torino e Lione – afferma, come riporta il Corriere della Serainteressa direttamente anche altre regioni, Veneto e Friuli comprese, collegamento indispensabile con il Nord Europa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TAV, ANALISI COSTI-BENEFICI CONSEGNATA ALLA FRANCIA

Continua rovente il dibattito sulla Tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Lione a Torino, e di conseguenza la Francia all’Italia. Nella giornata di ieri è stata consegnata all’ambasciatore francese, Christian Masset, l’analisi costi e benefici, un documento che è rimasto secretato ma di cui sono trapelate le cifre da fonti attendibili: ammonterebbe a 7 miliardi di euro il saldo negativo fra il costo di realizzazione dell’opera e appunto i suoi benefici. In attesa di comprendere meglio questi dati, e di capire l’eventuale mancato incasso di accise e pedaggi, la palla passa nelle mani di Parigi e quindi di Bruxelles. Nei prossimi giorni si terrà un incontro fra il ministro Toninelli, e la collega francese Borne, mentre già nelle prossime ore si potrebbe avere un contatto con l’Unione Europea. A metà febbraio, probabile meeting a tre fra Italia, Francia e UE, per tirare (forse) definitivamente le somme. Nel frattempo il Movimento 5 Stelle starebbe pensando di “gonfiare” ancora di più l’analisi di cui sopra, presentandola in pompa magna così come fatto con il reddito di cittadinanza. La cosa certa è che la luce in fondo al tunnel, non della Tav, non sembra intravedersi ancora. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TAV, ANALISI COSTI BENEFICI: 7 MLD DI PERDITE

L’analisi costi-benefici è stata consegnata alla Francia: attesi aggiornamenti nei prossimi giorni sul futuro della Tav, con lo scontro tra Lega e M5s che sta tenendo banco a Roma. Intervenuto ai microfoni di Ansa, l’esperto di trasporti e docente dell’università di Torino Francesco Ramella: «Sono a Roma a definire quello che dobbiamo raccontare a Bruxelles. Non sono ancora a Bruxelles ma posso dire che sono al ministero, e non in gita scolastica. Al momento non sono state prese decisioni e non ci sono novità a mia conoscenza». I grillini fanno muro, mentre il Carroccio spinge per la Torino-Lione. Armando Siri, braccio destro di Matteo Salvini, ha commentato: «Abbiamo impegni chiari con i francesi, per non parlare dei soldi che perderemmo. Non si può cancellare la Tav per decreto», riporta Wall Street Italia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

ANALISI COSTI-BENEFICI CONSEGNATI ALLA FRANCIA

Il momento ufficiale è (quasi) arrivato: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha consegnato l’analisi costi-benefici relativa alla Tav Torino-Lione all’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset: ad annunciarlo lo stesso Mit tramite una nota ufficiale, «Oggi il Mit ha condiviso con il Governo francese, nella persona dell’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, l’analisi costi-benefici sul progetto Tav Torino-Lione, come concordato dai Ministri Borne e Toninelli, prima della sua validazione e pubblicazione da parte del Governo italiano. È il punto di partenza di un’interlocuzione tra i due esecutivi. A breve sarà fissato un incontro bilaterale». Il Ministro Toninelli ha poi fatto sapere sempre tramite nota del Mit che a breve verrà fissata la data del bilaterale per discutere della Grande Opera tra Italia-Francia, simbolo di battaglie politiche sempre più aspre all’interno della maggioranza gialloverde: il M5s, come noto, non vuole continuare i lavori della Tav mentre Salvini con l’ultima visita venerdì scorso ai cantieri di Chiomonte si è schierato apertamente con l’Ue e lo stesso Governo francese, «la Tav va fatta, un accordo lo si troverà».

TAV VERSO BOCCIATURA: SALVINI, “NO SCAMBI CON DICIOTTI”

Arrivando a Siena per un incontro con il sindaco Luigi De Mossi, il Ministro Salvini ha replicato alle domande dei cronisti che ancora riproponevamo la possibilità di uno “scambio” tra Tav e Diciotti: «La rinuncia alla Tav può essere una sorta di merce di scambio con M5s su caso Diciotti? Chi la pensa così andrebbe curato, perché pensare che si metta sul mercato, come in un suk, una grande opera necessaria al paese e un processo, proprio non ha capito niente, né di me né del Governo». Per Salvini le gallerie è sempre meglio «finirle piuttosto che lasciarle lì», lancia l’ennesima frecciatina ai colleghi-rivali di Governo, e aggiunge subito «Cambiare idea ogni tanto è segno di intelligenza, farlo ogni settimana è segno di incertezza. Io il cantiere Tav l’ho visitato, c’è, c’è una galleria lunga sette chilometri sul fronte italiano, e venti su quello francese. Io le gallerie preferisco finirle». Critiche feroci a Toninelli e alla analisi costi-benefici arrivando anche da Forza Italia e Pd: come è noto infatti dal Presidente Ponti fino a quasi tutti i componenti della commissione posta dal Mit, le teorie No-Tav sono la maggioranza all’interno della squadra selezionata da Toninelli (altro contrario all’opera tra Torino e Lione). «La Tav è un’opera fondamentale. E se dovessimo seguire le argomentazioni di Danilo Toninelli, saremmo ancora all’età della pietra», dice la capodelegazione di Forza Italia Elisabetta Gardini all’Europarlamento.