Intervenendo durante le audizioni in Commissione Lavoro del Senato sul “Decretone”, il responsabile pagamenti mobile e digitale di Poste Italiane, Marco Siracusano, ha precisato diversi aspetti che riguarderanno il Reddito di Cittadinanza. In attesa che dal 6 marzo parta l’effettivo invio delle domande ufficiali per il Rdc, sono diversi i punti ancora poco chiari in merito a come effettivamente funzionare la carta emessa da Poste Italiane con caricato la quota del Reddito di Cittadinanza che spetta ai singoli richiedenti. La presentazione-show di Conte e Di Maio qualche giorno fa ha illustrato nel dettaglio vari passaggi dell’iter di richiesta e annunciato diverse novità sul fronte della Card ma ancora capire come funzionerà al 100% non è possibile/dato saperlo: Siracusano allora ha illustrato in Commissione Lavoro alcuni dettagli tutt’altro che marginali nel costruire l’impianto-monstre della misura bandiera del Governo gialloverde. In primo luogo, con la carta RdC «non si possono fare acquisti online o all’estero» come invece accade per una qualsiasi carta PostePay alla quale assomiglia molto, non solo nella grafica. Non si potrà inoltre fare più di un bonifico al mese, né sarà possibile trasferire denaro, ha spiegato il responsabile Poste davanti ai senatori.
LE ALTRE PRECISAZIONI DI POSTE ITALIANE
Altri punti cardine nell’utilizzo della Card del Reddito di Cittadinanza riguardano la consegna della stessa: l’operatore delle Poste consegnerà sia la carta che il Pin una volta accertati i requisiti del beneficiario della misura assistenziale. In merito al saldo rimasto si potrà poi controllare tanto sul portale del Ministero tanto presso i vari uffici e sportelli Poste Italiane. Nel contratto ufficiale stilato tra Governo e Poste, così come previsto dalla gara indetta da Consip, PI percepirà 1,17 euro per ogni card emessa: «Non succederà che abbiamo esaurito le carte, abbiamo implementato una procedura per avvertire il cittadino che la card e’ pronta e in quale ufficio postale ritirarla», ha spiegato ancora Siracusano in audizione. Da ultimo, se con la Card RdC si preleverà da un bancomat di una normale banca italiana o estera, si pagherà una commissione pari a 1,75 euro: per questo motivo, una parte del reddito di cittadinanza quindi potrà essere prelevata dai bancomat. Non si pagherà alcuna commissione invece se si preleverà da un qualsiasi sportello bancomat di Poste Italiane: «Da quello che è emerso finora, la cifra massima che dovrebbe poter prelevare per spese ‘extra’ è di 100 euro», conclude il responsabile “Pagamenti” di Poste.