Il ritorno di Pierluigi Bersani, anche se in realtà non se n’era mai andato: a Stasera Italia ieri l’ex Segretario Pd (l’ultimo vincitore delle Primarie dem prima di Matteo Renzi) ne aveva per tutti, da Salvini all’altro Matteo fino al voto di domenica passando per la vicenda migranti. Da questa cominciamo: «Bisogna tirar via l’acqua buona, se c’è l’acqua cattiva vado con il badile», non è Crozza a parlare ma proprio Pierluigi Bersani che commenta così il rischio della sicurezza legato all’arrivo dei barconi sul nostro territorio. Il concetto viene poi spiegato subito dopo, «I barconi non ci sono già con Minniti, problema è che abbiamo 600mila irregolari, dove ci sono i buoni, i meno buoni e i cattivi». Poi il mirino si sposta su Salvini e qui tira in ballo la vicenda dello Ius Soli, scatenando tra l’altro la replica dello stesso Ministro su Twitter: «Se fossi al governo farei subito lo Ius Soli. L’80% degli italiani è contrario? Non me ne frega niente!», attacca Bersani, con Salvini che replica subito «Se queste sono le “democratiche” proposte della sinistra allora governiamo per i prossimi 50 anni. Un bacione anche per Bersani». Un concetto forte ma non certo l’unico avanzato dall’ex leader Pd nel programma di Barbara Palombelli.
BERSANI, M5S E LO STREAMING PRE-RENZI..
«Non andrò a votare, mi sembrano primarie problematiche. Per rispetto credo sia giusto che io stia a casa, ma la gente del centrosinistra fa bene ad andare. Se avessi voluto dire la mia sarei stato lì», spiega il deputato Leu alla conduttrice di Stasera Italia, non prima di affondare il colpo sull’eventualità di un’alternativa nel centrosinistra più vicino a Macron (come vorrebbe Renzi), «Se c’è chi vuole fare un partito di matrice centro-macroniana, che lo faccia, poi si troverà contro i sovranisti, ma il problema sono interni al centro sinistra perché se poi partono gli ostracismi di chi vuol fare il centro senza la sinistra, o addirittura un partito di sinistra senza la sinistra». Insomma, sinistra ok ma “neo-renzismo” o cose simili assolutamente no: per questo motivo resta importante l’elezione del Segretario Pd, con Zingaretti vincente infatti potrebbe tradursi un “ritorno in casa” di Bersani e tanti altri, fuggiti proprio per l’incompatibilità con Matteo Renzi. Un Bersani che torna di moda però su più fronti, come del resto osserviamo dall’intervista odierna di Roberta Lombardi (l’avversaria interna al M5s Lazio di Virginia Raggi) su Repubblica: «parto sempre dalla mia esperienza di streaming con Bersani nel 2013, in cui lui non ci propose di fare un Governo assieme ma di adottare tecniche parlamentari per far nascere un suo esecutivo. […] Un’offerta non proprio irresistibile, anche se oggi sarei più diplomatica». Per la Lombardi quel no fu giustissimo, «come gli anni del renzismo hanno dimostrato»: in maniera molto intelligente però il conduttore di Studio 24 su Rai News24, Roberto Vicaretti, nota una semplice ma banale constatazione: «E, invece, cara @robertalombardi “gli anni del renzismo” hanno dimostrato proprio il contrario perché il via libera a un governo #Bersani avrebbe arginato gli anni del renzismo. Contenti voi».
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