Ha vinto l’avvocatessa liberale ambientalista e moderata Zuzana Caputova ma non è riuscita a conquistare la maggioranza assoluta e perciò sarà necessario un ballottaggio il prossimo 30 marzo 2019 contro il secondo classificato alle Elezioni Presidenziali in Slovacchia, Maroš Šefčovič: i risultati diffusi questa mattina da Bratislava danno dunque una corsa a due anche se la disparità di voti presi dai due candidati “favoriti” è stata netta ed evidente. 40,5% per la Caputova, solo il 18,7% per il candidato presidente del centrosinistra di “Direzione Socialdemocrazia”. Una sfida particolare quella slovacca dato che il Presidente ha un ruolo, per costituzione, cerimoniale e di rappresentanza ma ha un peso rilevante su tutto ovvero il potere di veto esercitabile sulla nomina di giudici e magistrati. Per la 45enne bionda avvocatessa, di orientamento liberale ed europeista, la candidatura è stata un po’ a sorpresa emersa all’interno del piccolo partito Slovacchia Progressista dopo l’omicidio nel febbraio 2018 del giornalista Jan Kuciak mentre stava indagando su un intricato caso di corruzione tra politici e uomini d’affari in Slovacchia e in Europa (con echi fino alla ‘ndrangheta in Calabria).
BALLOTTAGGIO IL 30 MARZO
Il popolo slovacco ha manifestato per mesi contro il Governo e i vecchi partiti sorti in Slovacchia dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della dominazione Urss: con l’investitura di una valanga di voti per la candidata Presidente Caputova, la Slovacchia tenta insomma di uscire dalla morsa e dal sospetto di una corruzione dilagante in ogni strano della pubblica amministrazione, anche se non sarà facile. L’affluenza alle urne è stata del 46,04% mentre il ballottaggio tra i primi due classificati dopo i risultati delle Elezioni Presidenziali si terrà il 30 marzo prossimo: secondo l’ex Presidente Ivan Gasparovic, riportato dall’agenzia Tasr, «Il nuovo presidente slovacco avrà un mandato molto difficile, soprattutto in termini di politica estera, e dovrà essere cauto e deciso sulle questioni interne». L’ex Capo di Stato non aveva lasciato indicazioni di voto mentre il suo successore, nonché Presidente uscente Andrej Kiska aveva sostenuto la campagna elettorale della Caputova: «Molte delle cose promesse dai candidati in campagna elettorale non sono realizzabili perché le effettive competenze del presidente non lo consentono», ha commentato ancora Gasparovic. Decisivo sarà anche il ruolo che il nuovo Presidente dovrà dare all’interno delle indagini ancora tutt’altro che “chiarite” sulla morte del povero giornalista assieme alla sua fidanzata: esattamente come avviene a Malta con l’attentato contro Daphne Caruana Galizia, i rapporti tra politica interna ed europea sono alla base degli intrighi politici e giudiziari più pericolosi per questi due Paesi.