Gazebo e seggi “aperti”, scrutatori pronti (anche uno d’eccezione a Roma, Carlo Calenda) e Primarie cominciate (qui tutta la diretta con i risultati): resta da capire come il fattore affluenza peserà ed eventualmente influenzerà l’esito finale delle consultazioni per il Congresso del Partito Democratico. L’obiettivo, rilanciato da Martina e Zingaretti, raggiungere 1 milione di elettori ad oggi sarebbe considerato un successo: 2 milioni e mezzo di persone nel 2015, 1,8 milioni nel Renzi-bis del 2017, il dato e gli elettori del Pd scendono da anni ormai, specie dopo le sconfitte anche clamorose delle ultime annate. Se fosse però oggi più di un milione l’elettorato che si presentasse ai gazebo e seggi, per i vertici dem non sarebbe una sconfitta bensì la conseguenza di un tentativo, magari timido, di “rilancio” verso le importanti e decisive Elezioni Europee 2019.



L’APPELLO DI ROMANO PRODI

E’ tutto pronto per le primarie del Pd. A partire dalle ore 8 di domani mattina, fino alle 20 di sera, in oltre 7 mila seggi di cui 150 all’estero in tutto il mondo, si potrà apporre la propria preferenza su uno dei tre candidati alla segreteria generale, leggasi Zingaretti, Martina e Giachetti. In totale saranno circa 35mila i volontari che parteciperanno alle operazioni di voto, secondo quanto spiegato dal partito stesso, mentre gli elettori previsti dovrebbero essere circa un milione. Nel corso della giornata si eleggeranno anche i mille componenti dell’assemblea nazionale del partito democratico che si riunirà a pochi giorni dal voto, il prossimo 17 marzo, per ratificare i risultati del gazebo e proclamare ufficialmente il nuovo segretario. Se nessuno dei tre leader dovesse superare il quorum del 50%, a quel punto saranno i delegati a votare il leader. «Votate, votate, votate – l’appello di Romano Prodi, ex presidente del consiglio ed ex Ulivo – il Partito Democratico è l’unico riferimento alternativo in un Paese che ha problemi crescenti. Il Partito Democratico è l’unica ancora di salvezza per un Paese che ormai ha problemi crescenti e difficili». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PRIMARIE PD, DOVE E COME SI VOTA?

Inizia il conto alla rovescia in casa Pd per le primarie. Da domani mattina, in migliaia di piazze italiane, si potrà apporre la propria preferenza su chi dovrà guidare la rinascita Dem. Anche a Napoli ci saranno i gazebo preposti, ma l’organizzazione nel capoluogo campano starebbe procedendo a rilento: «È inconcepibile che a 48 ore dal voto a Napoli – denuncia Tommaso Ederoclite, presidente provinciale del Pd – la commissione provinciale di garanzia non abbia ancora consegnato e pubblicato i seggi». A poche ore dal voto non è quindi ancora chiaro dove si possa votare a Napoli e provincia, una situazione che Ederoclite definisce «Incresciosa ed umiliante, determinata dai continui, irresponsabili scontri tra fazioni in commissione congresso». Un giallo nel giallo visto che l’elenco dei seggi è già disponibile online sul sito nazionale delle primarie alla voce “trova il tuo seggio”. Una situazione paradossale che speriamo si possa risolvere al più presto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PRIMARIE PD, COME E DOVE SI VOTA

Domenica 3 marzo in 7mila tra gazebo e seggi preparati nei circoli dem vanno in scena le Primarie Pd per l’elezione del nuovo Segretario e della conseguente formazione dell’Assemblea Nazionale. Per capire come si vota i 3 candidati – che ricordiamo sono il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, l’ex Segretario reggente Maurizio Martina e l’ex radicale e candidato al Comune di Roma Roberto Giachetti – ci sono poche e semplici indicazioni confermate anche dalle scorse Primarie dove trionfò Matteo Renzi: l’elettrice/elettore deve portare con sé il documento di identità e la tessera elettorale, che serve a verificare se il seggio è giusto. Il voto sulla scheda che verrà consegnata ai gazebo del Partito Democratico o nei circoli dem si esprime tracciando un unico segno su una delle liste di candidati: votando il candidato segretario automaticamente si vota anche la lista a lui collegata con i delegati che di conseguenza entreranno in Assemblea Nazionale (composta in tutto, da regolamento, da 1000 membri). Per votare è richiesta una donazione di 2 euro, tranne che per gli iscritti al Partito Democratico che dunque dovranno dimostrare tramite tessera o semplice generalità (nome e cognome) la propria iscrizione al Pd. Ricordiamo che per vincere il Segretario dovrà aver ottenuto il 50 per cento più uno dei componenti dell’assemblea nazionale, attraverso il meccanismo delle liste collegate: se così non avverrà, i primi due più votati saranno scelti in ballottaggio (dai soli delegati) all’interno dell’Assemblea Nazionale del prossimo 17 marzo.

COME SI VOTA? CHI PUÒ VOTARE ALLE PRIMARIE PD: IL NODO ISCRIZIONI

Alle Primarie Pd – dove sarà possibilità votare dalle 8 fino alle ore 20 – possono votare senza doversi registrare sul portale online allestito per l’occasione, tutti i cittadini che «dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd, di sostenerlo alle elezioni e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico degli elettori». Per tutti gli altri resta il consueto “nodo” delle iscrizioni-registrazioni: i ragazzi tra i 16 e 18 anni, gli studenti e lavoratori fuorisede e gli immigrati comunitari ed extracomunitari regolari possono votare solo se si sono registrati sul sito https://www.pdprimarie2019.it. Attenzione, la scadenza era entro il 25 febbraio scorso alle ore 12 dunque se non si è riusciti a pre-registrarsi – e si rientra in quelle categorie – non sarà possibile esprimere il proprio voto alle Primarie. Da ultimo, per trovare il proprio seggio della propria città è indispensabile consultare il portale delle Primarie Pd https://www.pdprimarie2019.it inserendo il proprio comune e il numero della sezione elettorale (lo trovate sulla vostra scheda elettorale, ndr). A quel punto si clicca sul pulsante “trova il tuo seggio” e uscirà in automatico il seggio corrispondente (gazebo o Circolo Pd) dove potersi recare a votare.