Il Partito Popolare Europeo ha deciso di non decidere: o meglio, in merito alla “querelle” Viktor Orban slitta tutto a dopo le Europee per capire se il movimento Fidesz potrà rimanere o meno all’interno del Ppe. Le premesse parevano essere più “roboanti”, con il Presidente uscente della Commissione Europea (anche lui Ppe) che aveva consigliato l’espulsione immediata del Presidente d’Ungheria: e invece alla fine l’assemblea politica del Ppe ha deciso di sospendere Fidesz del premier ungherese Viktor Orban dal Partito Popolare Europeo. Secondo quanto riportato dalle agenzie Ue, la condotta del movimento negli anni più vicini a Visegrad e ai sovranisti che non ai valori del Ppe, sarà monitorata da un collegio composto da tre probiviri che al termine dell’indagine riferiranno alla Presidenza Ppe con un report dettagliato. Tradotto per comuni mortali non politichesi, Orban se non si autoescluderà (e finora non l’ha fatto) potrà parteciperà alle Elezioni Europee assieme al Ppe come qualsiasi altro partito europeo federato alla famiglia dei Popolari (Forza Italia e Udc in Italia, ndr).
JUNCKER CONSIGLIAVA L’ESPULSIONE DI ORBAN
Una sospensione di fatto “concordata” che vede raggiungere un compromesso che evita al Ppe l’imbarazzo di uno strappo così forte alla vigila del decisivo voto di fine maggio: dopo le Elezioni il collegio dei probiviri deciderà se il partito di Orban potrà restare o meno all’interno del Ppe. Il testo oggi è stato approvato dal Partito Popolare con 190 voti a favore e 3 soli contrari: la sospensione di Fidesz ha “effetto immediato”. In mattinata facendo parecchio discutere, il Presidente Jean Claude Juncker ha dichiarato «Consiglio ai miei amici del Ppe di espellere Fidesz, il partito di Orban». A quanto poi si è appreso dall’Ansa, il leader dei Popolari Manfred Weber avrebbe invece pensato alla soluzione “a metà” che con la sospensione sostituisse l’espulsione voluta da una parte del Ppe. È prevalsa la linea del candidato alle Elezioni Europee e in questo modo Fidesz di sicuro perderà il diritto di voto all’interno delle prossime riunioni di partito: non è invece chiaro se con la sospensione Orban perderà anche il diritto di proporre candidati per i posti da Eurodeputati, con la vicenda che dovrà ovviamente essere riaggiornata a breve per dirimere un punto forse decisivo verso il voto del 27 maggio.