Targa “portabile” per le auto. La novità è stata proposta dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli oggi al Senato. Il governo sta lavorando ad un progetto di portabilità delle targhe, ma bisognerà aspettare il testo della norma per capire se si tratterà di una equiparazione rispetto a quanto accade negli Stati Uniti, dove la targa personalizzata è un segno distintivo che molti apprezzano. Il ministro ha parlato per ora di una misura che porterà a breve «un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini: ossia la portabilità della targa quando si cambia auto». Le targhe seguiranno dunque la storia del proprietario del veicolo, non saranno rigidamente legati alla vita del mezzo. La targa dell’automobile diventerà quindi un po’ come il numero telefonico, quindi portabile. In questo modo gli automobilisti quando cambieranno auto, in particolare acquistando o vendendo una usata, conserveranno la targa passandola da un veicolo all’altro. Una novità che potrebbe far risparmiare tempo e denaro ai cittadini.



TARGHE “PORTABILI” PER AUTO: LA PROPOSTA DI TONINELLI

Questa soluzione è stata pensata per snellire la burocrazia. In realtà non si tratta di una novità assoluta, perché il Codice della Strada attualmente in vigore prevede già che le targhe vengano considerate personali e che quindi possano essere gestite liberamente dal cittadino che ne è titolare. Ma la norma, seppur presente, non è stata mai applicata dai governi precedenti per diversi motivi, tra cui l’ampia casistica che potrebbe venirsi a creare con conseguente carico di lavoro sugli organi che sono deputati a dirimere le questioni sulla portabilità. Il deputato e portavoce di Forza Italia alla Camera e al Senato Giorgio Mulè attende il testo della norma «per comprendere effettivamente che cosa intenda fare e soprattutto come intenda accordare questa idea con quella del collega di governo Matteo Salvini». Inoltre, ha posto l’accento sulla presenza stabile sul territorio italiano di vetture circolanti con targa estera segnalando a Toninelli il fenomeno crescente. «Serve a colpire i casi di cosiddetta esterovestizione, cioè dei furbetti che evadendo fisco e multe girano con targhe straniere in Italia, ma sono residenti nel nostro Paese. Tale intervento ha comportato e sta comportando una serie di problemi concreti».

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