Il premier Giuseppe Conte ha parlato per la prima volta in maniera esplicita del suo futuro, smentendo di lavorare a progetti alternativi. Lo ha fatto a Lecce, dove è stato protagonista di un viaggio molto delicato. Qui il Movimento 5 Stelle soffre una crisi di consensi per le promesse non mantenute in campagna elettorale. Dopo un incontro con le associazioni degli olivicoltori, ha annunciato lo stanziamento di maggiori risorse contro la Xylella, la batteriosi che sta decimando gli ulivi pugliesi. «Questa tragedia che si è diffusa andava estirpata, andava aggredita prima. Con questo governo abbiamo un decreto legge e in sede di conversione ho assicurato che raccoglieremo tutte le istanze». Gli stanziamenti, spiega Il Fatto Quotidiano, passeranno da 30 a 150 milioni di euro nel 2020 e altri 150 milioni arriveranno nel 2021. «Chiederemo anche altre risorse all’Unione europea». Soddisfatto il governatore Michele Emiliano: «Mi auguro che si possa arrivare alla quota di 500 milioni come richiesto. Come vedete la mobilitazione di tutta la Puglia e degli agricoltori salentini è servita finalmente a scuotere il governo».
CONTE “NON LAVORERÒ A UN ALTRO GOVERNO”
«Io personalmente l’ho detto, non ho la prospettiva di lavorare a una nuova esperienza di governo. La mia esperienza di governo termina con questo»: così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato oggi a Lecce nella visita assieme al Ministro del Sud Barbara Lezzi, in tour per la Puglia per provare a “recuperare” i consensi perduti dopo i primi mesi di Governo in cui le grandi promesse del M5s ai pugliesi sono state tutte, o quasi, disattese. Prima di scendere nel contenuto delle nuove promesse-firme fatte dal Premier, è utile considerare come Conte abbia voluto “smontare” le voci che lo davano in rampa di lancio addirittura con sue liste per le prossime Europee: in merito alle ambizioni personali del Premier, la replica secca arriva ai cronisti giunti a Lecce «In questo momento abbiamo una grande chance, siamo al governo e non si può passare in una prospettiva di governo futura, gli italiani ci renderanno conto di cosa abbiamo fatto oggi, ieri, domani mattina. Non bisogna pensare come la vecchia politica e iniziare a lavorare per un domani sarebbe una prospettiva completamente sbagliata».
LE PROMESSE DI CONTE IN PUGLIA
È evidente lo stato di crisi del M5s specie in Puglia dove Di Battista, Grillo e la stessa Lezzi avevano spiegato in campagna elettorale per le Politiche come la Tap andava fermata, l’Ilva chiusa e gli ulivi salvaguardati da chi voleva intervenire per contrastare la Xylella: nel giro di pochi mesi è saltato quasi tutto e Conte oggi ha dovuto annunciare 300 milioni contro la stessa Xylella e 30 per le compensazioni sui lavori per la Tap, non proprio facile da “digerire” per l’elettorato pugliese. Sull’Ilva poi ribadisce che «il problema salute rimane» senza però ritenere fallimentare l’operato di Di Maio, «ha fatto l’impossibile per il nodo-Ilva». Per Conte però non ha senso “salvare il Movimento”, per il semplice fatto che «stiamo parlando di sondaggi. I sondaggi di oggi potrebbero non essere quelli di domani o dopodomani . La cosa migliore è che io personalmente, tutti gli esponenti del Movimento 5 stelle, ma anche ovviamente gli esponenti della Lega lavorino per gli italiani». L’intento del Premier è quello di “serrare” le fila in un periodo in cui, tra Tav e Regionali in Basilicata (e non solo) il livello degli scontri tra Salvini e Di Maio è salito vertiginosamente.