Con 648 sezioni scrutinate sulle 681 totali si può a ben ragione definire Vito Bardi nuovo Governatore eletto della Basilicata visto il nettissimo vantaggio guadagnato nei risultati del lungo spoglio Regionali andato in scena per tutta la notte. Il candidato del Centrodestra raggiunge il 41,88%, sfondando decisamente rispetto ai rivali che si fermano al 33,30% – Carlo Trerotola – e 20,47% per Antonio Mattia. La magrissima consolazione del M5s è poter tenere il primo partito di Regione (al 20,42%) ma la Lega con un boom pazzesco è alle immediate vicinanze con il 19,12% conquistato nelle Elezioni Regionali del 24 marzo. Il crollo di Di Maio viene vissuto in due modi: sia perché è l’ennesimo dopo le Elezioni Politiche del 4 marzo e sia perché solo un anno fa, proprio in Basilicata, i grillino presero oltre il 44%. Bardi esulta, Trerotola riconosce la sconfitta e Salvini festeggia sui social «Grazie. La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l’Europa». Per il Pd risultato comunque “onorevole”, come fanno sapere dagli Enti Locali dem: «Il voto ribadisce, con il crollo del M5s, il riproporsi di un nuovo bipolarismo, con un centrodestra guidato dalla Lega di Salvini ed un centrosinistra che conferma la sua netta ripresa rispetto alle politiche. A pochi giorni dal voto c’erano 4 candidati e sembrava impossibile per noi recuperare. La strada è ancora lunga, ma è quella giusta: cambiare, ricostruire e radicare una nuova alleanza», commenta la responsabile Pd in Basilicata Marina Sereni.
QUI I RISULTATI UFFICIALI, I SEGGI ELETTI E I VOTI DEI PARTITI
BARDI OLTRE IL 41%
Netta vittoria del centrodestra alle elezioni regionali in Basilicata. Con circa il 75% delle sezioni scrutinate, il candidato Vito Bardi resta in testa con il 42.47% stando ai risultati provvisori ufficiali resi noti questa mattina da Il Sole 24 Ore. Segue Carlo Trerotola del centrosinistra fermo al 32,99% ed ancora alle sue spalle Antonio Mattia del M5s a 20,37% e Valerio Tramutoli di Basilicata possibile al 4,17%. Con l’affermazione di Bardi si raggiunge un risultato storico mentre cresce la delusione presso il Movimento Cinque Stelle che, pur essendo il primo partito in regione si ferma nel voto di lista al 20% (dopo il risultato record del 4 marzo dello scorso anno, quando raggiunse il 44% dei consensi). Intanto giungono anche le prime parole a caldo di Bardi subito dopo i primi risultati che lo danno ormai vincitore: “La Basilicata è pronta per il riscatto, abbiamo scritto la storia”, ha dichiarato emozionato come riporta Il Messaggero. “Nella mia agenda al primo posto ci sarà il lavoro, per i nostri giovani. Chiamerò subito Berlusconi, Salvini e Meloni per ringraziarli. Sarò il presidente di tutti i lucani”, le sue prime dichiarazioni. Ad esultare è anche Silvio Berlusconi parlando di un “buon governo” anche in Basilicata, mentre Trerotola riconoscendo la sconfitta si è limitato a commentare: “Farò opposizione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BARDI OLTRE IL 41%
Arrivano le prime proiezioni riguardo i risultati delle elezioni regionali in Basilicata. Secondo quelle di Consorzio Opinio per Rai, il candidato Bardi del centrodestra si attesterebbe attorno al 41,4 per cento. Secondo Carlo Trerotola al 33,9 per cento con la coalizione del centrosinistra, poi Antonio Mattia del M5s al 20% e quindi ultimo Valerio Tramutoli al 4,7 con un partito di sinistra scisso dal Pd e dal centrosinistra. Una proiezione che conferma le linee di tendenza, anticipate da Rai2, secondo cui è Bardi in testa alla corsa alla presidenza della Regione Basilicata. Ai giornalisti che a Potenza gli dicevano che i dati tendenziali danno per vincitore il rivale, Carlo Trerotola del centrosinistra ha replicato: «Se ha vinto Bardi mi congratulo con lui. Non so che altro dire, è stata una bella esperienza. Farò opposizione, lo devo ai cittadini, non è che posso dire “ho perso, vi saluto”». Parlando di dati, quelli definitivi al momenti riguardo l’affluenza, quindi con 131 comuni su 131: è del 53,58%, quindi in netto aumento rispetto al 47.60% registrato alle Regionali del 2013. (agg. di Silvana Palazzo)
I PRIMI EXIT POLLS
Chiusi i seggi elettorali per le elezioni regionali in Basilicata: la votazione è terminata alle 23, quindi è cominciato lo spoglio delle schede per arrivare ai risultati. Il centrodestra accarezza il trionfo: la coalizione composta da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni è accreditata di un risultato sopra il 40 per cento, secondo alcune stime circolate in maniera informale e riportate dal Fatto Quotidiano. Si profila un’affermazione storica per l’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi: il centrodestra potrebbe espugnare una tradizionale roccaforte del centrosinistra, peraltro mai messa in discussione. Molta prudenza ma evidente soddisfazione nel quartier generale di Bardi dopo le prime notizie sulle linee di tendenza del voto, rese note da Raidue. Il candidato del centrodestra sta aspettando i risultati con la famiglia. Marco Di Fonzo, giornalista parlamentare di Skytg24, a tal proposito ha twittato: «Secondo i più recenti sondaggi il centrodestra in Basilicata è nettamente in vantaggio, Csx segue qualche punto indietro mentre M5s è molto lontano. Ma Opinio e Rai non diffondono numeri (forse dopo la magra figura su exit poll su Sardegna un mese fa). Si aspettano le proiezioni». L’unico dato certo è quello dell’affluenza: alle ore 23 tenendo conto di 101 comuni su 131 è di 50,18 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
VERSO I RISULTATI DELLE ELEZIONI
Le elezioni regionali in Basilicata sono l’ultimo test prima delle Europee. I seggi chiudono alle 23 per i cittadini lucani che devono eleggere il nuovo governatore. Alle ore 19 l’affluenza era del 40,13 per cento. Questo in base ai dati del Viminale, che tengono presente 119 comuni su 131. Nelle precedenti consultazioni regionali del 2013, alle ore 12, era stato registrato il 5,79 per cento in tutta la regione (finale 47,6%). Invece alla stessa ora l’affluenza era pari al 24,4 per cento. In quelle del 2010, invece, la percentuale era stata del 7,42. E poi alle Politiche del 2018 la percentuale è stata del 16,27 per cento. C’è grande attesa per i risultati del voto anche perché la Basilicata sin dal 1995 è stata saldamente in mano alla forza di centrosinistra. In tutte le elezioni regionali dal 2000 in poi, il “suo candidato” non ha mai ottenuto meno del 60%, portando la regione a essere considerata “rossa” al pari di quelle del Centro Italia. (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA ORE 19 AL 39,7%
Si conferma assai positiva la tornata elettorale in Basilicata sotto il profilo dell’affluenza: anche alle ore 19 è buono il dato degli aventi diritti al voto che si sono presentati ai seggi, visto che in tutta la regione il dato registrato dal Portale Eligendo del Viminale è del 39,73%. A quattro ore ancora dalla chiusura delle Elezioni Regionali, i risultati parziali dell’affluenza mostrano un dato solo 8% meno delle votazioni finali delle precedenti Regionali in Basilicata (che si erano concluse al 47,65 degli aventi diritto al voto): per la provincia di Matera l’affluenza sale al 40,82% mentre per quella di Potenza si “arresta” la spinta registrata alle ore 12, ora al 39,24%. Se si entra nel contenuto specifico delle singole città, la Capitale della Cultura europea 2019 presenta un buonissimo 44,39% nelle circoscrizioni cittadine mentre il capoluogo Potenza “domina” ancora con il 53,99% autentico “boom” per tutta la piccola regione lucana. Primi exit poll saranno pubblicati già dopo le ore 23 con la chiusura dei seggi e le prime stime registrate dai vari istituti di statistica nazionale e locale.
BECCHI, “SUCCESSO COMUNQUE PER SALVINI”
Più del doppio delle ultime Elezioni Regionali Basilicata: sono questi i risultati parziali dell’affluenza registrata alle ore 12, un vero e proprio “boom” che arriva in “controtendenza” rispetto a quanto avvenuto negli ultimi mesi di scandali nella regione lucana. I cittadini vogliono invertire la rotta e per questo, al momento, si sono riversati alle urne con un buon numero di partecipazione oltre al 13% degli aventi diritto al voto: dopo l’ennesima pseudo violazione del silenzio elettorale (ha fatto appello al voto ma sui canali social, dove la legge ancora è carente nelle normative) da parte del Ministro Salvini, si attendono i prossimi dati dell’affluenza alle ore 19 per poter iniziare ad avere uno scenario più delineato della presenza o meno in massa della Basilicata alle urne per eleggere il proprio nuovo Governatore. Secondo Paolo Becchi (ex M5s) la vittoria del Centrodestra non è scontata vista la scelta di candidare un volto in ottica Forza Italia e non Lega (per gli equilibri interni alla coalizione eterogenea): «A confrontarsi saranno quindi il centrosinistra unito e il vecchio centrodestra. Un vincitore comunque in Basilicata c’ è già: Salvini. Se perde il candidato di Forza Italia, sarà un segnale ulteriore del declino di Berlusconi. Se, invece, vince, Matteo potrà sempre dire di aver contribuito con fedeltà alla vittoria di un candidato del Cavaliere», spiega su Libero il professore ex “ideologo” del M5s.
AFFLUENZA ORE 12 AL 13,31%
Alle ore 12 in Basilicata hanno votato per le Elezioni Regionali 2019 il 13,3%
degli aventi diritto al voto, in ribasso rispetti alle precedenti ma è in linea con le aspettative della vigilia. Nella 100 comuni della provincia di Potenza, il dato si ferma al 13,42% mentre nei 31 Comuni di Matera la percentuale resta al 13,08% fino alle ore 12: nelle due principali città della Basilicata, il dato di alza a Matera dove hanno votato il 15,36% degli aventi diritto al voto, mentre nel capoluogo Potenza addirittura i votanti sono stati il 21,3%, record in tutta la Regione per queste prime ore di voto di queste Amministrative. Una curiosità da segnalare è il mancato voto del candidato Governatore del Centrodestra, Vito Bardi: il Generale non ha potuto votare perché ancora formalmente non risiede in Basilicata e non è stato ancora perfezionato il cambio di residenza per ragioni tecniche e burocratiche. In serata andrà a Potenza dove poi seguirà nel propria sede elettorale la nottata elettorale.
LA “QUOTA” 20%
‘Quota’ 20%
: in attesa dei primi dati sull’affluenza alle Elezioni in Basilicata, secondo il Messaggero tale cifra potrebbe essere quella che farà la differenza nei risultati di queste Regionali (lo spoglio subito dopo la chiusura dei seggi questa sera alle 23, ricordiamo): se infatti Salvini raggiunge il 20% dimostrerebbe il totale successo in una Regione e un’area d’Italia, il Sud, dove la Lega storicamente non avrebbe mai pensato di poter vincere. Non solo Lega però, il 20% è legato anche a Di Maio: se infatti il M5s dovesse scendere dal 44% di un anno fa attorno al 20% di oggi, difficile sarebbe riuscire a ritenere i grillini in grado di rialzare il Movimento dopo i flop continui di Friuli, Abruzzo, Trentino, Molise, Sardegna ed eventualmente anche Basilicata. I 4 candidati hanno tutti già votato nei seggi e nelle ultime ore è giunta anche l’appello al voto, classico, del leader leghista sui propri account social: «amici Lucani, dopo 30 anni di sinistra, 5 minuti del vostro tempo e portiamo il modello di buongoverno della Lega anche nella vostra splendida terra: sanità, infrastrutture, tutela dell’ambiente, dignità, Futuro. E i Pittella-boys saranno solo un triste ricordo!», scrive Salvini su Twitter.
SFIDA PD-M5S PER IL SECONDO POSTO?
Sipario alzato sulle urne e prime votazioni in atto: è sfida a tre, anche se gli analisti danno già la vittoria alle Regionali in Basilicata al Centrodestra a guida Salvini. Pd e M5s andrebbero in lizza per il secondo posto, per la sesta volta consecutiva dopo i risultati delle Elezioni Politiche del 4 marzo 2018. Un anno fa in Basilicata DI Maio ottenne il 40,3% ma oggi rischia, esattamente come in Sardegna, un tracollo di voti difficile da digerire per la base grillino: per il Centrosinistra invece la possibilità di vincere la sfida con il M5s lucano di Mattia potrebbe diminuire il senso di doppia sconfitta che già aleggia in casa dem. In Basilicata il Pd e i suoi “fratelli” vincono ininterrottamente dal 1996 e in secondo luogo con la vittoria eventuale qui il Centrodestra unito opererebbe il sorpasso nella guida delle Regioni in Italia, 10 contro le 9 a guida dem. In casa Forza Italia, invece, si vivono ore di attesa per capire se potrà esserci un riscontro positivo degli azzurri in terra lucana o se invece la subalternità al Carroccio proseguirà anche in queste Regionali, consegnando a Salvini lo scettro unico delle decisioni in vista delle prossime Europee 2019.
GLI ULTIMI SONDAGGI
Urne aperte per tutti i lucani dalle ore 7 alle ore 23 per le Elezioni Regionali Basilicata 2019: si vota per eleggere la carica del nuovo Governatore (ovvero il Presidente della Giunta Regionale) e i 20 nuovi membri del Consiglio Regionale dopo la guida Pittella conclusasi in maniera choc con l’arresto del Presidente lucano lo scorso luglio (fatto che ha slittato il voto delle Regionali fino al 24 marzo, rispetto all’iniziale data di novembre 2018). Lo spoglio elettorale con la diretta dei relativi risultati inizierà subito dopo la chiusura dei seggi nelle vari circoscrizioni delle due provincie presenti in Basilicata, Matera e Potenza: dallo scandalo sanità – che ha travolto la precedente giunta – alle prestazioni del M5s, qui negli ultimi anni molto forte, fino alle dinamiche interne del Centrodestra finora vincente in tutte le consultazioni Regionali dopo le Elezioni Politiche del 4 marzo scorso. Sono tutti i temi principali di una consultazione tutt’altro che “prevedibile”, vedendo anche gli ultimi sondaggi emersi prima del voto regionale: secondo i dati espressi da Venum 3.0srl per la rete televisiva La Nuova Tv (citata da Today.it) condotti prima del silenzio elettorale, Bardi (Centrodestra) è dato al 28,67%, Trerotola (Csx) al 26,14, Mattia (M5s) al 16,51% e Tramutoli (Possibile) al 3,8%.
ELEZIONI REGIONALI BASILICATA 2019: I 4 CANDIDATI PRESIDENTE
Il voto delle Elezioni in Basilicata è un grande banco di prova nazionale per la tenuta del Governo da un lato e per la possibile crescita del Partito Democratico dall’altro, come visto in parte anche durante le ultime Regionali in Sardegna: dopo le campagne elettorali condotte da Salvini, Zingaretti e Berlusconi tra Matera e Potenza, al momento meno “presente sul campo” i leader M5s, che però viaggiano storicamente con un ottimo rapporto elettorale con la cittadinanza lucana. Al netto dei possibili risultati che usciranno dal prossimo spoglio saboto dopo il voto, ecco tutti candidati con le relative liste di preferenza: l’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi per il Centrodestra (Lega Salvini Basilicata, Fratelli d’Italia, Forza Italia per Bardi, Basilicata Positiva-Bardi presidente e Idea-Un’altra Basilicata); Carlo Trerotola per la coalizione di Centrosinistra (Comunità democratiche, Avanti Basilicata, Basilicataprima, Verdi-Realtà Italia, il partito socialista italiano, i progressisti per la Basilicata e Trerotola presidente); Valerio Tramutoli appoggiato dalla lista di sinistra La Basilicata possibile (Sinistra alternativa) Antonio Mattia del Movimento 5 Stelle.
AFFLUENZA E COME SI VOTA
Per comprendere come si vota alle Elezioni Regionali in Basilicata, urge sapere che per effetto della nuova legge elettorale è abolito il voto disgiunto mentre sorgono novità sui meccanismi della parità di genere, con la doppia preferenza e le quote inserite nelle liste. Sono anche cambiati il numero dei seggi spettanti alle due provincie-circoscrizioni: dei 20 consiglieri finali nella Giunta da eleggere, 7 saranno per Matera mentre 13 per Potenza. L’elettore può esprimere il suo voto facendo un segno sul nome del candidato Governatore, e il suo voto non andrà a nessuna lista collegata; mentre può fare un segno su una lista e automaticamente il voto andrà al Presidente collegato. Ricordiamo che come per le altre votazioni Regionali, non sono previsti ballottaggi dunque verrà eletto il candidato Governatore con il maggior numero di voti: cambia invece il Premio di maggioranza, con un meccanismo a scalare spiegato dal portale della Regione Basilicata «Se il candidato presidente sarà eletto almeno con il 40% dei voti, avrà garantiti almeno 12 seggi; con il 30%, 11 seggi; con meno del 30%, saranno garantiti solo 10 seggi (in questo caso la maggioranza sarebbe garantita dal seggio del presidente stesso)». In nessun caso comunque la maggioranza potrà contare più di 14 seggi: come ogni appuntamento elettorale, infine, saranno disponibili durante la giornata di voto tre indicazioni parziali sull’affluenza alle urne, alle ore 12, alle 17 e alle 23, chiusura dei seggi.