Lo aveva promesso in campagna elettorale e appena eletto mantiene subito quanto affermato: Vito Bardi ha rilasciato la sua prima lunga intervista al programma Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 dove tra un frizzo e un lazzo ha dato diversi spunti per provare a capire chi il prossimo Presidente della Basilicata per i prossimi 5 anni. «Ho festeggiato poco, con un brindisi al massimo», con Geppi Cucciari e Lauro che incalzano ironicamente «con un ‘Amaro Lucano’?» e Bardi ci sta, replicando subito «Quello è fisso, lo bevo da sempre. Mi ricordo che mia nonna me lo faceva bere anche quando avevo 10 anni. A dieci anni? Si, quando la andavo a trovare, qualche volta, me ne dava un po’. Era un qualcosa di ‘nascosto’, lei era contenta di usarmi un piacere…». Poi il discorso scivola sui diretti avversari, con i più “amareggiati” secondo Bardi che starebbero più in casa M5s: «Trerotola, il candidato del centrosinistra, mi ha telefonato, invece Mattia, dei Cinquestelle, non mi ha chiamato. Forse visto che il divario tra noi è così alto non ha ancora avuto la forza di telefonarmi, magari lo farà domani». Primo progetto da lanciare nelle prime settimane da Governatore? «Una ferrovia oppure migliorare l’aeroporto, una struttura e una pista di 1000 metri. Allungandola di 200 metri sarà possibile cominciare con gli ATR da 47 posti». (agg. di Niccolò Magnani)



QUI I RISULTATI UFFICIALI, I SEGGI ELETTI E I VOTI DEI PARTITI

BARDI ELETTO GOVERNATORE

Ha vinto lui, come ampiamente previsto ma con numeri importanti che confermano l’ottimo trend del Centrodestra nelle Elezioni Regionali: Vito Bardi è il nuovo Governatore eletto della Basilicata dopo il boom della Lega, la tenuta di Forza Italia e la crescita di Fratelli d’Italia. Con il 41,97% delle preferenze (quando mancano pochissime sezioni ancora da scrutinare), il generale si appresta a Governare per i prossimi 5 anni nella regione lucana con la sconfitta manifestata e già ammessa dai rivali candidati, Trerotola in testa: «abbiamo scritto la storia: la Basilicata è pronta per il cambiamento. Chiamerò Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per fare una grande festa» sono le primissime parole filtrate ieri dal Comitato di Bardi, aggiungendo poi «Al primo posto nell’agenda c’è il lavoro. I giovani saranno presenti e dovranno avere opportunità in questa terra. Trasparenza, meritocrazia e legalità saranno al centro. La regione è di tutti e io sarà il presidente di tutti». Non solo, nella prima conferenza stampa da Governatore eletto della Basilicata, è ancora Bardi a sottolineare «la nostra coalizione è l’unico orizzonte stabile e sicuro di buon Governo. Ringrazio tutti i candidati, straordinari, e ringrazio Berlusconi, Salvini e Meloni che si sono spesi in prima persona per affermare la credibilità e la serietà di questa Regione dopo decenni di Centrosinistra. È una giornata storica».



IL GENERALE CHE NON HA VOTATO

Un piccolo “giallo” sulla votazione del candidato Bardi è stato “risolto” questa mattina a Matera quando è stato visto a passeggio assieme alla famiglia: il favorito per la poltrona di Governatore della Basilicata non ha votato perché ancora formalmente non risiede nella Regione lucana. In sostanza, spiega l’Ansa, Vito Bardi non è riuscito a veder perfezionato l’intero iter burocratico-formale per il cambio si residenza e quindi non ha potuto prender parte alla votazione delle Regionali che si appresta, secondo le stime della vigilia, a poter vincere nei risultati delle prossime ore. Questo tardo pomeriggio si trasferirà a Potenza dove potrà prepararsi nella sua sede elettorale alla notte elettorale incombente. Il 68enne è potentino d’origine ma residente a Napoli negli ultimi anni e per questo motivo ancora non è stato formalizzato il suo cambio di residenza avvenuto nelle scorse settimane. (agg. di Niccolò Magnani)



IL CANDIDATO CHE AMA IL NAPOLI

Vito Bardi è il candidato presentato dal centrodestra per le elezioni regionali in Basilicata, in corso di svolgimento oggi, domenica 24 marzo. Dopo Abruzzo e Sardegna la coalizione composta dalla Lega, da Forza Italia e da Fratelli d’Italia, punta al nuovo colpaccio, e per farlo ha presentato l’ex generale della guardia di finanza, classe 1951. Nato a Potenza, originario della Lucania, Barti è entrato in politica “dalla porta principale”, ed è stato scelto direttamente dal Cavaliere, Silvio Berlusconi, lui che è in quota ai forzisti. Ha quattro lauree, in Economia e commercio, Giurisprudenza, Scienze internazionali e diplomatiche, e Scienze della sicurezza economica e finanziaria, ed è sposato da più di 35 anni con due figli adulti: «Ho servito lo Stato con passione e determinazione – fra le sue parole riferite più spesso durante i recenti comizi elettorali – mettendomi al servizio della collettività, senza mai risparmiarmi». Come ricorda l’agenzia Ansa, Bardi utilizza frequentemente anche lo slogan “Presente”, ed ha un unico vizio, il calcio: «Ho una grande passione per questo sport – dice l’ex generale delle fiamme gialle – le uniche pause me le concedo quando gioca il mio Napoli». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

VITO BARDI, CANDIDATO CENTRODESTRA IN BASILICATA

Risponde al nome di Vito Bardi il candidato governatore del centrodestra per le elezioni regionali della Basilicata di domenica 24 marzo. E’ lui il prescelto da Silvio Berlusconi, su indicazione della versione lucana di Forza Italia, sostenuto da una coalizione che si presenta compatta nel tentativo di strappare una regione governata dal centrosinistra ormai dal 2009. Bardi è riuscito ad aggregare attorno alla sua figura non soltanto il partito del Cavaliere, che prima di essere costretto ad uno stop forzato per motivi di salute legati ad un’ernia inguinale si è speso in lungo e in largo in regione, ma anche la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, oltre che le liste Idea e Basilicata Positiva. Quello lucano sarà un test importante per tutto il centrodestra ma in particolare per Forza Italia: dopo i successi nelle regionali abruzzesi e sarde, una vittoria in Basilicata consentirebbe infatti a Berlusconi, principale sponsor di Bardi, di affermare la propria centralità rispetto ai due “alleati” così poco convinti dell’opportunità di mantenere vivi i rapporti con il “vecchio” centrodestra di stampo berlusconiano.

VITO BARDI, CANDIDATO PRESIDENTE CENTRODESTRA IN BASILICATA

Ma chi è Vito Bardi, il candidato governatore della Basilicata espressione del centrodestra? Si parla di un generale della Guardia di Finanza, nello specifico del Corpo d’Armata (in congedo), nato a Potenza il 18 settembre del 1951. La sua lunga carriera militare ha avuto inizio nel 1967, all’età di 16 anni, quando venne ammesso alla Nunziatella conseguendo il diploma di maturità classica. Negli anni a venire Bardi ha conseguito 4 lauree (Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Internazionali e Diplomatiche e Scienze della Sicurezza Economica Finanziaria), un master alla Bocconi in Diritto Tributario dell’Impresa e l’abilitazione alla professione forense. Ricca di lustro anche la carriera militare di Bardi, nominato Tenente nel 1974, Capitano nel 1979, Maggiore nel 1986, Colonnello nel 1995, Generale nel 2005 e poi Comandante nel 2013.

“PERCHE’ BERLUSCONI HA SCELTO ME”

Vito Bardi per due volte è stato indagato, in entrambi i casi dal pm Henry John Woodcock: nel 2011 con l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto, nel 2014 con quella di corruzione, ma tutte e due le volte la sua posizione è stata archiviata. Rispetto a queste inchieste, come riportato da Money.it, dopo la seconda archiviazione, Bardi commentò amaro:”Io mi sono ritrovato alla gogna senza poter sapere nemmeno chi mi ci aveva trascinato“. Intervistato qualche giorno fa da Il Giornale, il candidato del centrodestra alla guida della Regione Basilicata ha spiegato come mai Silvio Berlusconi abbia scelto proprio lui:”Ha esaminato a fondo il mio profilo e mi ha detto che era quello giusto per affrontare quest’avventura in una terra complessa governata dalla sinistra da 30 anni”. Secondo Bardi ci sono comunque delle priorità su cui la sua azione di governo si concentrerà in caso di vittoria:”Soprattutto infrastrutturali. A parte le strade e le ferrovie qui non esiste un vero aeroporto. Va rilanciato subito lo scalo di Pisticci. Defiscalizzazione per le aziende per creare occupazione. I giovani vanno via perché non trovano lavoro e la popolazione invecchia. Si potrebbero creare degli hub, tipo la Apple in Campania, per far sì che i cervelli rimangano sul territorio. Dobbiamo creare progettualità a medio e lungo termine. Lo spopolamento si combatte con le politiche per il lavoro, non con gli stranieri. Detto questo, qui sono benvenuti tutti, purché siano persone perbene”.