A due giorni dalle elezioni regionali in Basilicata, che hanno visto la vittoria della coalizione di centrodestra, il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, analizza la sconfitta. Parlando ai microfoni del Corriere della Sera, il grillino sottolinea come quella del M5s sia comunque una vittoria, tenendo conto del fatto che il partito “corre da solo”: «Per quanto mi riguarda: noi corriamo con la nostra lista, altri fanno le ammucchiate. Piuttosto che governare insieme a Berlusconi, il M5S se ne va all’opposizione. Sono scelte di campo. Noi siamo autonomi, con qualche difetto come tutti, ma siamo autonomi, non abbiamo bisogno di Berlusconi». Il ministro del lavoro invoca quindi una nuova legge che possa premiare il partito e non la lista, e che secondo lo stesso evidenzierebbe le reali preferenze degli italiani. Di Maio sembra poi punzecchiare il collega Di Battista, parlando su Facebook: «questo è il momento di non mollare, questo è il momento di dare ancora di più. Non ci sono viaggi da fare…». Quasi esplicito al riferimento al “gemello” del Movimento, che molti all’interno dello stesso partito, vorrebbero in prima linea per le Europee del prossimo 26 maggio: ma Dibba la pensa diversamente… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VOTO BASILICATA: IL COMMENTO DI SALVINI

La vittoria del centrodestra alle elezioni regionali della Basilicata non cambia gli equilibri all’interno della maggioranza, quindi i rapporti con il Movimento 5 Stelle. Lo ha dichiarato Matteo Salvini nella conferenza stampa in cui ha analizzato l’esito del voto. «A livello di governo non cambia nulla, l’ho detto prima lo ribadisco ora, ma è chiaro che è una soddisfazione per la Lega e per il centrodestra», ha spiegato il ministro dell’Interno. «Gli unici veri sconfitti sono gli amici del Pd che continuano a festeggiare anche dopo la sconfitta. E allora auguro una lunga serie di onorevoli sconfitte con festeggiamenti», ha proseguito il leader della Lega. In merito all’esito del voto ha precisato: «Non è un voto di pancia e rabbia, ma di speranza, futuro e prospettiva». In merito invece al risultato del Movimento 5 Stelle, Salvini ha proseguito: «Non commento i dati altrui, ma comunque non mi preoccuperei al posto di Di Maio. Non hanno tradizione di governo a livello locale e regionale, e comunque hanno ottenuto un buon risultato. Gli sconfitti sono altri. Direi che si va avanti tranquillamente così». (agg. di Silvana Palazzo)



QUI I RISULTATI UFFICIALI, I SEGGI ELETTI E I VOTI DEI PARTITI

DI MAIO “M5S PRIMA FORZA”, TAJANI “FINE GOVERNO”

Elezioni Regionali in Basilicata: la Lega esulta, il M5s smentisce il crollo e Forza Italia rilancia la “fine” del governo gialloverde. Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno commentato con soddisfazione i risultati della tornata regionale, con gli azzurri che rilanciano un esecutivo di Centrodestra: «Il voto in Basilicata conferma che gli italiani vogliono un governo di centrodestra e che la stagione del governo Lega-M5S è alla fine. Forza Italia determinante per la vittoria. Congratulazioni a Vito Bardi», le parole del vicepresidente di FI Antonio Tajani. Sulla stessa linea d’onda Fratelli d’Italia, ecco il commento di Giorgia Meloni: «Storica vittoria in Basilicata: la sinistra perde la sua l’ultima roccaforte. Fratelli d’ItaIia raddoppia i voti e conferma la sua crescita. Grazie di cuore ai lucani per la loro fiducia e buon lavoro al generale Vito Bardi. Saremo suoi alleati per ridare dignità alla Basilicata!». Infine il Partito Democratico, con Nicola Zingaretti che “consacra” i dem come unica alternativa al Cdx: «La Basilicata conferma che l’alternativa al centrodestra e a Salvini siamo noi. Il Pd e il nuovo centrosinistra devono diventare più forti. Salvini va fermato a cominciare dalle europee, con una lista nuova e un programma di grande rinnovamento». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SALVINI: “BASILICATA? 7-0 AL PD”

Le reazioni della politica nazionale – assieme alla lunga campagna elettorale con i volti più importanti dei partiti presenti sul territorio prima del voto – confermano come le Elezioni Regionali in Basilicata abbiano avuto tutt’altro che una dimensione “locale”: in vista delle Europee e dopo il bis Abruzzo-Sardegna, il voto di Potenza e Matera rappresentava uno snodo assai delicato e importante dal punto di vista strategico e politico. Salvini stravince “lo snodo”, il M5s lo perde, il Pd lo “accarezza”: sintesi strana, converrete, ma che rispecchia quanto visto nelle urne lucane dove la Lega si conferma straordinariamente in crescita nell’un tempo inarrivabile Sud Italia: il candidato Vito Bardi (scelto da Berlusconi) diviene Governatore e la Lega raggiunge il 19% su scala regionale, autentico boom. «GRAZIE! La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l’Europa», scrive su Facebook il Ministro degli Interni notevolmente soddisfatto dei risultati regionali. Roccaforte del Centrosinistra, considerata l’Emilia Romagna del Sud, la Basilicata rappresenta la settima regione conquistata dal Centrodestra a danno del Pd e soci: inevitabile che nel Governo qualcosa possa di nuovo “modificarsi”, specie in vista dell’appuntamento decisivo delle Europee che potrebbe dare ben più di un verdetto qualora si confermasse la potenza da fuoco di un Cdx a traino Lega.

CRISI M5S, DI MAIO “MA QUALE CROLLO, SIAMO PRIMI..”

«Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata.  Gran parte della stampa parla di “voti dimezzati in un anno” e di “crollo”, ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro, anche quelle con i portavoti di Pittella. A Matera siamo oltre il 30%! Ed è un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così!»: lo scrive questa mattina su Facebook il Ministro del Lavoro nonché leader M5s Luigi Di Maio che vede nei risultati lucani una spinta non ancora crollata del suo Movimento. La realtà dice che hanno perso in un anno davvero il 24% dei consensi, e rimangono prima forza nella Regione per 1% a vantaggio della Lega: insomma, da festeggiare c’è molto poco anche se di certo il risultato è “migliore” di quanto visto in Abruzzo e Sardegna. Resta un M5s comunque al terzo posto e con un “rinnovato” bipolarismo che ormai si conferma scenario costante in quasi tutte le Regionali svoltesi tra il 2018 e il 2019: Piemonte, Emilia e prima le Europee daranno forse il “polso” giusto della situazione anche interna al Governo, con Salvini sempre più “tentato” di mollare gli ormeggi per tornare nella casa finora semprevincente, ovvero il Centrodestra.